Deja vu

Parte17

Parte 17

Tommy (POV)/Franci (POV)

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Tommy

Siamo seduti sul mio letto uno di fronte all'altro ma nessuno dei due sembra aver voglia di cominciare a parlare per primo. 

Lo guardo attentamente cercando di non perdere nessun particolare del suo volto, mi concentro sui suoi occhi che quando c'è il sole diventano di colore verde scuro, lo avevo notato al GF quando ci stendevamo al sole per abbronzarci. Vedo che non è più arrabbiato come prima ma sembrerebbe disposto ad ascoltarmi e, se è il caso, a controbattermi come solo lui sa fare.

Ma come cazzo ho fatto in quest'ultimo periodo a preferire uno stallone palestrato a Francesco? Anzi, come ho potuto tradirlo con uno qualsiasi? Lazzaro aveva ragione, certe volte la mia testa (che lui ha chiamato 'ormoni') mi manda fuori binario. E su un'altra cosa Laz ha avuto ragione: devo scendere da questo piedistallo che può solo allontanarmi dagli altri e iniziare a lavorare duramente per potermi disintossicare, ritrovando il vero Tommy.

Ovviamente non condividerò questi pensieri con il mio agente. Dirgli che aveva ragione? MAI!

La voce di Fra mi riporta alla realtà.

"Vuoi spiegarmi perché hai sentito la necessità di cercare 'compagnia' a Roma mentre rifiutavi di venire da me qui a Milano? Eri preso da quel tizio con cui ti ho visto?"

"Aspetta Fra, non ero e non sono mai stato preso né tanto meno innamorato di Manuel, era forse la novità del momento. Ero rimasto solo a Roma e lui è un tipo attraente ma nulla di più"

"Credi che tra noi due ci fosse un momento di crisi?"

"Da parte mia forse un po' di stanchezza che non ho saputo gestire. In quel periodo ho probabilmente mischiato lo stress da lavoro con la sensazione che tu non mi mancassi, non era così ma non me ne accorgevo"

"Ti ho detto o fatto qualcosa che può averti ferito e allontanato da me?"

"Assolutamente no Fra, sei sempre stato presente anche se non potevi esserci di persona e qualche volta le tue parole al telefono mi confortavano parecchio"

"E allora perchè?"

"Non so Franci, davvero non riesco a capire cosa mi stesse succedendo. Analizzando ora quello che ho vissuto nelle ultime settimane mi rendo conto che a Roma ero nervoso, stressato, quasi isterico. Con il sesso mi sfogavo e mi giustificavo col fatto che dopo mi sentivo meglio. Mi sono perfino convinto che il mio non era un vero tradimento nei tuoi confronti "

Per qualche minuto rimaniamo in silenzio, ognuno perso nei propri pensieri. Poi Fra riprende:

"E ora, a che punto siamo io e te?"

"Voglio riconquistarti perché sei il mio uomo, Francesco, l'amore della mia vita. Colui con cui voglio vivere il resto della vita invecchiando insieme" e detto questo ricomincio a piangere, sto decisamente diventando una piattola.

Fra mi allunga i fazzoletti di carta e prendendone uno ci tocchiamo involontariamente la mano. Una scossa elettrica passa dalle sue dita alle mie. Ci guardiamo per qualche istante poi lui fa la prima mossa. Si avvicina e mi prende il viso tra le mani baciandomi con dolcezza.

Un brivido mi corre lungo la schiena, come cazzo ho fatto a rinunciare a tutto questo, a rischiare addirittura di perderlo? Che coglione megagalattico che sono stato. Mai più!

Dopo il primo momento di sorpresa ricambio subito il bacio che da timido diventa via via sempre più passionale, rimaniamo avvinghiati senza staccare le labbra e lo spingo sul letto, mi ci butto sopra preso ora da una irrefrenabile voglia di fare l'amore con lui.