Una settimana dopocome sempre vado verso il mio armadietto per prendete i libri.
Sono due giorni che non sento Draco, non che mi interessi ma se fosse davvero preso da me mi avrebbe cercato in qualche modo, quindi, avevo ragione io erano tutte balle quelle di venerdì.
Con la mia chiave apro l'armadietto e un bigliettino cade per terra "ma cosa diavolo è" dico abbassandomi per prenderlo lo apro e mi metto a ridere
*Vieni oggi alle due nello spogliatoio maschile mi manchi
-Draco*
Non riesco davvero a capire perché continua a prendermi per il culo, poteva trovarlo un modo per scrivermi e adesso mi dice che gli manco come fa ad essere così sbruffone e adorabile allo stesso tempo. In più c'è l'ho con me stesso perché più penso a lui più lo voglio con me ma c'è quella piccolissima parte di me che dice di stargli lontanto e io sto ascoltando quella.
Ho passato le lezioni a pensare a lui, ci provavo a non farlo ma è totalmente impossibile non farlo. Vedo Hermione in lontananza che viene verso di me per andare a fare pranzo e dietro di lei spunta Draco, ma sto ragazzo è davvero ovunque. Ma sta parlando con la mia migliore amica, no ti prego.
<<ciao Harry>> mi saluta lei abbracciandomi e lui da dietro fa un sorrisino.
<<ho incontrato Malfoy nel corridoio può mangiare con noi ?>> mi chiede mentre malfoy continua a fissarmi. Ha proprio una faccia da culo
<<em sì certo>> rispondo non sapendo cosa fare, mi giro verso la mensa e entro seguito dai due ragazzi che parlano di football e quant'altro, odio questa situazione mi mette parecchio a disagio, per di più è quasi l'una e tra un'ora dovrei essere nello spogliatoio con il biondo platinato che c'è dietro di me.Non riesco a mangiare ho i suoi dannatissimi occhi fantastici puntati addosso. Prendo lo zaino mi alzo e prendo il mio vassoio:
<<devo finire un progetto e sono in ritardo devo andare>> dico guardando Herm e lanciando un'occhiata omicida a Malfoy per poi andarmene, lui si alza dice due cose a Hermione e mi segue.
<<cosa vuoi ancora Malfoy>> dico appena lo vedo affianco a me
<<te ma sono dettagli>> dice mettendosi le mani in tasca e seguendomi come un cagnolino.
<<fai il serio cosa vuoi>> chiedo ancora
<<che vieni con me devo convincerti in qualche modo>>
<<non è saltandomi addosso che mi convinci lo sai vero>>
<<infatti non voglio saltarti addosso a quello ci pensiamo poi>> mi prende per mano e mi porta nell'aula di storia
<<eri seduto all'ultimo banco due anni fa hai preso la prima A di storia>> poi usciamo dall'aula e qualche classe più avanti entriamo nel laboratorio di chimica
<<concorso di scienze l'anno scorso vinto da te hai costruito una auto telecomandata che si muoveva a seconda del movimento delle tue mani una figata assurda>>
Usciamo dal laboratorio e mi porta fuori da scuola e mi porta nel parcheggio, precisamente il numero 4
<<7 settembre sei arrivato con l'auto la prima volta che sei venuto a scuola con la macchina poi il giorno dopo non c'è l'avevi più non so che cosa abbia fatto>> quella macchina l'ho distrutta il giorno stesso era del mio titolare
<<due settimane fa li, per sbaglio, " indica gli spalti" sei svenuto per colpa di una mia pallonata, ancora scusa>> mi guarda poi riprende la mia mano e mi riporta dentro.
Sembra che mi stia facendo fare il giro della mia vita scolastica, non so cosa dire e non ci posso credere che lui si ricordi tutte ste cose.
Arriviamo davanti all'aula più grande della scuola la così detta "aula magna"
<<qui hai esposto il tema della terza la prof lo ha dichiarato il migliore ma tu non sei riuscito ad esporlo tutto perché sei svenuto, panico da palcoscenico>> usciamo dall'ennesima aula e mi porta allo stanzino del secondo piano.
<<e per finire il tour lo stanzino delle scope dove tu due settimana fa mi hai tirato dentro per parlarmi ma ti ho baciato, il bacio più bello della mia vita>>
Mi prende e mi tira dentro e posa lo zaino a terra, io sembro stupido non dico niente e non faccio niente aspetto solo che succeda qualcosa.
<<hai visto Potter mi ricordo ogni singola cosa e ne ho prese solo alcune ma c'è ne sarebbero a migliaia che ti saprei dire su di te qui a scuola ogni minimo dettaglio perché sono anni che mi piaci, sono anni che mi riprometto di parlarti e di dirti tutto e adesso se ne è presentata l'occasione e l'ho presa al volo -si avvicina e prende la mia faccia tra le sue mani- non ti sto prendendo in giro non potrei mai farlo, ti ho nei miei sogni e non riesco a farti uscire dalla mi testa, e tutto quello che voglio sei tu>> conclude.
I nostri visi erano a un centimetro di distanza, potevo sentire quel suo profumo forte di menta e un leggero profumo di me lo riconoscerei tra milioni perché oramai lo adoro. Non avevo ragione, lui faceva sul serio a quel punto quella piccola parte di me che diceva di stargli lontano venne totalmente schiacciata da quella che diceva di saltargli addosso e così feci.
Azzerai le poche distanze che c'erano tra di noi e stavolta finì lui contro il muro mi sentivo forte lui si lasciva fare e io ero felice di farlo. Qualcosa mi diceva di andare avanti ma approfondii solo di più il bacio facendo danzare la mia lingua con sua, le mie mani sui suoi fianchi e le sue tra i miei capelli.
Mi sentivo quasi completo.
Quando persi totalmente fiato mi staccai da lui appoggiando la mia fronte alla sua e con il fiatone mi disse
<<adesso mi credi Potter>> io annuisco e faccio un sorriso seguito dal suo.
Mi tira più vicino a lui e inizia a muovere le mani tra i miei capelli, cosa che trovo essere rilassantissima
<<da quanto tempo aspetto di farlo>> dice dandomi un bacio sul collo.
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Menta e mela verde
FanfictionCome sarebbero draco ed Harry in una classica storia americana: Draco il classico figlio di papà, quarterback della squadra di football acclamato da tutte le ragazze, famoso e ricco insomma. E Harry ragazzo orfano vive solo in un appartamento pagato...