«Dray andiamo alla festa di Blaise»
«assolutamente no, te lo scordi»
«perché no ?»
«perché è un pervertito del cazzo e sono geloso»
«ma dai Dray giuro che gli sto lontano non sono mai andato ad una festa di così alto livello. E poi puoi far vedere a Blaise di chi sono» dico sfoggiando il mio miglior sorriso malizioso.
Sembra pensarci un'attimo poi viene verso di me e si allunga per darmi un bacio ma al posto di darmelo mi sussurra a un centimetro dalla mia bocca:
«sei gia mio e non ho bisogno di dimostrarlo a nessuno capito» mettendomi poi una mano nell'interno coscia.
«e no ragazzo tu mi dici di no, ti dico di no anch'io» dico togliendo la sua mano dal mio corpo
«stai facendo sul serio» si tira su con una faccia seria
«si, finché non mi dici di sì non mi puoi toccare e la festa è tra 5 giorni» incrocio le braccia e sorrido fiero, lui sbuffa ed esce dalla stanza scazzato. Credo che mi dirà di sì molto presto.«HARRYYY» sento urlare dalla cucina, mi alzo dal letto e corro in cucina per vedere che cosa è successo. Lo trovo seduto per terra sul tappeto con le mani sulla faccia:
«che è successo» chiedo avvicinandomi a lui preoccupato.
«mi manchi» alza la faccia e mi fa il musetto provando ad addolcirmi
«stupido scemo pensavo ti fossi fatto male» gli do una pacca sulla testa e mi siedo sul divano cercando di calmare i battiti.
«posso almeno baciarti ?» mi chiede io gli faccio no con la testa e lui abbassa di nuovo lo sguardo triste.
«abbracciarti ?» faccio di nuovo no con la testa allora lui si alza e viene verso di me
«va bene andremo alla festa, ma sappi che se vedo qualcuno vicino a te la festa finisce male e ti dico di sì solo per non riesco a starti lontano nemmeno per cinque minuti.» detto questo mi fa alzare, mi prende in braccio e mi porta in camera mentre io rido e gli bacio il collo.«Draco siamo a casa» sentiamo delle voci provenire dal piano di sotto.
Draco spalanca gli occhi e si alza mettendosi più in fretta possibile dei pantaloni, dato che eravamo entrambi nudi.
«cazzo cazzo cazzo, harry devi andartene tipo adesso»
«i tuoi genitori ?» chiedi alzandomi dal letto
«si ma devi andartene dopo ti chiamo e ti spiego tutto giuro» mi dice lanciandomi i pantaloni e una sua camicia
«come me ne vado scusa» chiedo ancora mentre mi festò freneticamente
«c'è una scala antincendio che scende dal mio balcone vai giù di lì».Sbuffo, prendo la mia roba ed esco dalla portafinestra di camera sua, mi viene dietro, mi prende un polso mi ferma e mi bacia
«ti chiamo appena posso, ti amo» spalanco gli occhi e rimango immobile scioccato da cosa fosse appena successo, lui chiude la porta e rimane bloccato per qualche secondo rendendosi conto di cosa aveva appena detto ma non si gira riprende a camminare e corre, molto probabilmente al piano di sotto.
Io ho il cuore che batte a mille ma sono anche triste perché non posso essere lì a baciarmelo tutto, devo dirlo ad hermione in questo esatto momento. Prendo il telefono e la chiamo.
«harry ?»
«hermione dove sei»
«in campagna da mia nonna perché»
«PERCHÉ QUANDO HO UN ASSOLUTO BISOGNO DI TE TU SEI A MIGLIAIA DI CHILOMETRI DA QUI» urlo al telefono
«ei ei che succede»
«Draco mi ha appena detto ti amo ma non ho potuto ricambiare perché se ne è andato e non ha detto ai suoi che sta con me da mesi oramai quindi non so se essere incazzato nero o felicissimo, andare a suonare a casa sua e davanti ai suoi genitori baciarlo e dirgli che è l'amore della mia vita ma non posso perché dve avere la possibilità di fare coming out tranquillo quindi devo aspettare e starmene nel mio senza dire nulla aspettando che lui chiami» finisco e riprendo fiato accorgendomi che ho detto tutto d'un colpo
«ok respira e spiegami meglio la situa che ho capito meno di zero di quello che mi hai detto»
«ero a casa sua ed eravamo nel letto tranquilli, entrano i suoi genitori in casa e mi dice di andarmene dalla scala antincendio di camera sua»
«eh poi»
«poi mentre stava chiudendo la finestra mi ha detto "ti amo"e poi se ne è andato senza che potessi dirgli nulla, e alla fine ho chiamato te»
«è una cosa bella cioè tu lo ami ?»
«si da morire mi ucciderei per lui, farei sette volte il giro del mondo di corsa per lui lo amo da pazzi vado in tilt appena lo vedo e ho capito cosa vuol dire casa con lui»
«eh allora qual è il problema»
«è che sono incazzato nero ma allo stesso tempo vorrei saltargli addosso e non staccarmi più» dico con più calma in modo che capisca
«allora aspetti semplicemente che si faccia vivo e ci urli contro e poi gli dici che lo ami» mi risponde
«grazie della soluzione. Herm devo correre se no perdo il pullman ti scrivo se si fa vivo ciao» non alle lascio nemmeno rispondere e stacco e comincio a correre.
Arrivo a casa e mi preparo per scendere al bar, in cui tutte le sere mi spacco letteralmente la schiena.
Tony, il titolare, mi ha dato turni in meno ma con più ore dato che devo studiare e non posso andare tutti i giorni. In poche parole devo andare in tardo pomeriggio e non di sera per finire dopo le due di mattina.Per fortuna ho finito il turno, stasera non c'era quasi nessuno, saluto Tony e ritorno a casa mia, mi cambio e mi siedo sul divano accendo la tv e sto lì. Draco non mi ha ancora chiamato e sono passate ben 6 ore da quando mi ha detto che lo faceva oramai ci ho perso le speranze. Anche se mi sono appena seduto spengo la tv e vado in camera, per stasera non lo voglio sentire.
Mi metto nel letto e guardo un po' instagram nella speranza che il sonno si faccia sentire ma il nulla totale. All'improvviso sento qualcosa sbattere conto la finestra anche in modo parecchio forte ma, essendo buio, non vedo un gran che; accendo la luce del comodino e vado a vedere cos'è che mi stava spaccando la finestra, neanche il tempo di alzarmi che di nuovo qualcosa contro la finestra, apro la finestra e c'è il genio della lampada con dei sassi in mano.
«ciao potty» mi dice con la faccia da sbruffone
«è tardi tornatene a casa» rispondo arrabbiato
«dai harry fammi salire e ti spiego» è diventato serio
«cretino» dico e chiudo la finestra vado vero la porta e apro il portone del palazzo dal citofono, aspetto che salga e poi apro la porta.
«il campanello non ti piaceva» dico una volta che è entrato, nemmeno lo saluto.
«volevo essere più romantico» lui si toglie la giacca e si siede sul divano io lo guardo faccio una faccia indifferente e vado in cucina per evitarlo lui mi corre dietro e mi abbraccia facendo aderire perfettamente i nostri corpi, mette la testa sulla mia spalla e comincia a lasciare piccoli baci sul collo.
«draco smettila» dico provando a fare il serio ma la mia voce trema, è difficile resistere al suo tocco, molto difficile. Non mi ascolta. Ma sentendo la mia voce sorride e continua più intensamente, a quel punto mi sale il nervoso perché sta cercando di evitare il discorso quindi prendo un po' di coraggio e mi stacco bruscamente dicendo:
«ho detto smettila» con il tono leggermente più alto. Lui si rattrista e ritorna a sedersi sul divano, io continuo per la mia strada.
«scusami» sobbalzo quando lo sento, mi giro e lo vedo sullo stipite della porta.
«glielo hai detto ?» chiedo diretto così almeno posso saltargli addosso prima, nel caso la risposta sia quella che voglio ovviamente.
«si giuro» mi risponde, essendo girato di spalle faccio un piccolo sorriso in modo che lui non lo veda ma non voglio dargliela vinta subito.
«perché non lo hai detto prima ?» chiedo ancora.
«perché tutte queste domande ?» chiede lui scocciato.
«perché non hai detto prima ai tuoi genitori che stai con un ragazzo ?» sottolineo l'ultima parte perché è quello il vero problema. Lui abbassa di nuovo lo sguardo e comincia a parlare:
«i miei sono severi harry, troppo. Dopo la storia della festa sono sempre sotto contro controllo e da quel giorno mi hanno ripetuto più volte che sono delusi da me e dirgli che stavo con un ragazzo avrebbe aumentato la loro delusione, ma adesso glielo detto perché ti amo Harry non mi interessa di loro sono delle merde tu sei tutto» dice tutto d'un fiato. Quando finisce la frase ricomincia a respirare, mi giro e vedo che sta piangendo ma non lo vuole far vedere. Vado verso di lui e prendo la sua faccia tra le mie mani, gli asciugo la lacrima con il pollice e lo bacio dolcemente per fargli capire che ero lì con lui, solo noi due e non sarei andato da nessuna parte. Mi avvolge le braccia alla vita e mi tira di più verso di lui e, ovviamente direi, sento che si sta eccitando anche se un secondo prima piangeva, quanto è lunatico sto ragazzo.
Mi stacco per riprendere fiato e sorrido, mi avvicino al suo orecchio e gli sussurro:
«ti amo anche stupido idiota»
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Menta e mela verde
FanfictionCome sarebbero draco ed Harry in una classica storia americana: Draco il classico figlio di papà, quarterback della squadra di football acclamato da tutte le ragazze, famoso e ricco insomma. E Harry ragazzo orfano vive solo in un appartamento pagato...