Sabato 23-03, 13:27
-Quello era Nicolas Cataldi? - chiede Pietro mentre ci sediamo.
-Non so il suo cognome, ma credo di sì. Perché?
-Non è in un bel gruppo... stai attenta ok? - sorrido, lo adoro quando si preoccupa per me. Ripenso alle parole di Nicolas.
-Tranquillo, loro non li conosco nemmeno. Ho solo fatto la strada con lui qualche volta e mi ha detto che i suoi amici sono dei cazzoni, quindi dubito che li conoscerò mai. - dico appoggiando la testa sulla sua spalla mentre lui mi avvolge un braccio intorno alla vita.
-Meglio così. Lui mi è sempre sembrato quello più a posto, ma comunque non dargli subito confidenza.
-Non preoccuparti, Pie.
Mi dà un bacio sulla testa.
-Piccola, sta arrivando il mio autobus. Vieni a cena da me e resti la notte?
-Certo, vengo alle 20. Ci vediamo. - gli dò un bacio e torno verso casa.Sabato 23-03, 19:48
Prendo l'autobus e quando arrivo trovo Pietro ad aspettarmi alla fermata. Mi prende lo zaino e dopo avermi lasciato un bacio sulla fronte ci dirigiamo verso la sua villetta.
-Questo weekend i miei sono fuori per lavoro, direi che ora ordiniamo una pizza e ce la mangiamo guardando un film, ok? - mi chiede.
-Sìsì, perfetto.
-Tu una con le patatine?
-Mi conosci bene. - rispondo ridendo. Ordina le pizze e dopo che abbiamo scelto il film e stiamo per farlo partire arrivano.
-Vai tu? - mi chiede. Annuisco e mi dirigo verso la porta.
-Hey, grazie. - dico al fattorino porgendogli i soldi.
-Hey. - dice lui ammiccando. Lo ignoro ma dopo che vedo che rimane fermo davanti alla porta mi innervosisco. Sto per dirgli un delicatissimo "Che cazzo vuoi?" quando sento un braccio intorno alla vita, Pietro.
-Ciao, bello. - gli dice prendendogli le pizze di mano e sbattendogli la porta in faccia. Scoppio a ridere, lo adoro quando fa il geloso.
-È proprio vero che le persone iniziano a cagarti quando se fidanzata, prima uno strafigo fa la strada con me, poi questo ragazzo con quegli occhi da Dio, cavolo eh.
Mi guarda male.
-Sto scherzando, tranquillo, non ti sostituirei mai, per di più a malapena li conosco. - dico scoppiando a ridere.
Mi viene vicino sorridendo spavaldo.
-Tanto so che nessuno mi può superare, Maddi. - ora sto ridendo ancora più forte.
-Cosa stai insinuando, piccola bastarda? - inizia a rincorrermi per tutta la casa finché non arrivo in camera sua senza via d'uscita. Mi prende in braccio e mi butta sul letto, con lui sopra che si regge sui suoi gomiti.
-Tu ami me, e poi sei la mia piccola. Solo mia. - dice prima di baciarmi.
Mi piace il modo in cui lui fa il geloso, perché dimostra di esserlo pur non togliendomi la libertà che mi spetta, come ha fatto quando mi ha vista con Nicolas. Dó voce ai miei pensieri.
-Nonostante io non sia di nessuno, amo quando sei geloso. Comunque sto morendo di fame. - dico seria.
Scoppiamo a ridere in contemporanea, poi lui si alza e mi porge una mano per aiutarmi. Ci dirigiamo in cucina dove ci aspettano le nostre pizze e dopo aver preso anche le nostre bibite ci buttiamo sul divano e facciamo partire il film.Sabato 23-03, 23:14
-Non può finire così... Lui
non può lasciarla da sola...
Sto piangendo per questo stupido film, dove ovviamente uno dei due muore.
-Hey, piccola, non ti preoccupare. Non è reale questa storia.
Ed ecco che compare la scritta sullo schermo. "Inspirato ad una storia vera". Non ci credo. Sto piangendo più di prima e Pietro mi sta abbracciando consolandomi.Domenica 24-03, 00:18
Alla fine ho pianto per tipo un'ora ma finalmente riesco a non pensarci.
-Ho fame. - dico.
-Andiamo, c'è del gelato in freezer.
Sorrido felice ci dirigiamo in cucina dove prendiamo la vaschetta con due cucchiai e torniamo in camera.
-Mi sono dimenticato la panna, è vero che tu la adori. Vado a prenderla.
Quando torna iniziamo a mangiare.
-Hey, non finire tutta la nocciola! - gli urlo. È il mio gusto preferito e ne rimane pochissimo.
-Oh, va bene. Io non ho più voglia di gelato, passami la panna.
-Nemmeno questa devi finirla eh. - ma non faccio in tempo a dirlo che se la sta già spruzzando in bocca.
-Fof roffere le falle Maf. - dice con la bocca piena in quello che dovrebbe essere un gentilissimo "Non rompere le palle Mad." che mi fa scoppiare a ridere.
Amo questi momenti, quando mi dimentico di tutto, come se il resto del mondo non esistesse.

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Quel giorno di pioggia.
Romantik"E ora mi ritrovo a pensare a quel giorno. Quel giorno di pioggia. Quando ci siamo incontrati per la prima volta. Se non avesse piovuto, o se io avessi rifiutato di stare con lui sotto all'ombrello, niente di tutto questo sarebbe successo."