DICIASSETTE.

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Martedì 30-07, 11:27
Mi sveglio e sono sola in camera.
Scendo e guardo in giro, non c'è nessuno, che sta succedendo? Risalgo e vedo Nicolas seduto in un salottino. Dovrei chiedergli cos'è successo... Sarà molto imbarazzante, ma ce la posso fare, poi non posso rimanere tutto il giorno in camera senza sapere niente.
-Ehm... Ciao... Ma ci siamo solo noi?
-Sí. Gli altri sono andati a vedere dei negozi, ma stavi dormendo e non abbiamo voluto svegliarti. Poi ci spiaceva lasciarti qua da sola e quindi ho deciso di restare a casa.
Che carino.
-Oh, ehm... grazie. Io scendo a fare colazione in cucina.
Mentre faccio colazione sento della musica. Sta suonando. Mi viene un sorriso ebete.
Finisco e vado a lavarmi in bagno. E io sono andata in queste condizioni da Nicolas? Mi viene da ridere al solo pensiero. Mi metto una maglietta larga a vado a sedermi sul terrazzino.

Martedì 30-07, 13:11
Dopo un po' che sto là arriva Nicolas. È un po' imbarazzato, ma viene a sedersi vicino a me.
-Dopotutto sono rimasto a casa per non lasciarti sola. - mi dice mentre si sistema meglio sulla sedia.
Restiamo seduti là per un po' di tempo, poi inizia a guardarmi. Sta sorridendo come un cretino. Non capisco, sono sporca in faccia? Ho qualcosa nei capelli? Mi infastidisce.
-Che vuoi? - sono un attimo perplessa.
-Che bella la tua maglietta.
Abbasso lo sguardo. Oh, cazzo. È la sua, quella nera dei Pink Floyd. Arrossisco subito, dopo aver litigato con lui ho continuato ad usarla come pigiama o per stare in casa senza far caso a di chi fosse...
-Nah, non arrossire, dolcezza. - la smetterà mai di chiamarmi così? - Come ti ho già detto molte volte, mi piace. Non mi hai più ridato la mia felpa preferita, comunque.
-Mmm, quella è rimasta a casa mi spiace, probabilmente non la riavrai mai.
Quella felpa... Mi ricordo quando mi aveva detto che stava meglio a me...
-No, Maddi. Ce l'ho io. - dice Virginia. E questa da dove è uscita?
-Da dove sei sbucata? - le chiede Nicolas, anche lui stupito come me.
-Ero venuta a chiamarvi per mangiare.
-Da quanto tempo sei lì?
-Ho sentito solo le ultime due frasi. La felpa, l'ho portata io. L'avevo vista prima che partissimo nel tuo armadio e... L'ho presa, pensavo potesse essere utile. Se vuoi la vado a prendere.
-Ehm... Sí, ok. - risponde lui.
Cavolo ora non è più mia. Era il mio pigiama preferito.

Venerdì 02-08, 23:46
Stasera siamo usciti, così ho messo una gonna di jeans nera e una maglietta verde. Siamo in un locale che mi ricorda molto quello in cui ero andata con Nicolas e i suoi amici, quando... avevamo finto di essere fidanzati.
Sono al bancone del bar e il barista mi sta continuando a offrire da bere. Io continuo ad accettare, oggi è stata una giornata di merda, ho di nuovo litigato con Nicolas perché faceva il geloso, e invece ora sta a ballare con mille ragazze in mezzo alla pista. Incoerente.
Non mi sono mai ubriacata, ma in fondo una volta nella vita si può fare. Dopo qualche bicchiere inizio a vedere tutto sfocato, ma riesco comunque a riconoscere quegli occhi azzurri, i suoi, che mi guardano preoccupati.
Da lì non ricordo più nulla.

Quel giorno di pioggia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora