DIECI.

7 2 0
                                    

Giovedì 02-05, 15:12
Oggi ho pranzato con le mie amiche, non lo facevo da tanto. Mi ha tirato su il morale, e poi loro erano più interessate a Nicolas quindi hanno parlato poco di Pietro.
A proposito ora sto andando da Nic, mi ha invitato a casa sua. Si vede che si preoccupa di come sto, è così dolce. Appena entro una bambina sui cinque anni mi si avvicina seguita dal mio amico.
-Ciao. - mi dice con la sua vocina da bambina sorridendomi.
-Ciao. - la saluto sorridendole e abbassandomi alla sua altezza.
-Hey, dolcezza, sempre in ritardo? - ok, diciamo che forse sarei dovuta essere qui alle 15...
-È la tua fidanzata Ní? - gli chiede la bambina mentre lui arrossisce.
-Ehm... Nono. Lei è una mia amica, Maddalena. Mads, lei è la mia cuginetta Alice. - dice velocemente. - Ora noi andiamo in camera mia, ok? - continua.
-No! No! Giocate con me!
-A cosa vuoi giocare? - le chiedo io. Prende la mia mano e mi trascina in quella che sembra una sala giochi per lei. Si siede vicino a una casetta con dentro dei piccoli personaggi.
-Tieni. - dice mentre mi porge la bambolina di una ragazza e dà a Nicolas un altro personaggino.

Giovedì 02-05, 17:23
Alla fine abbiamo giocato a vari giochi tutto il pomeriggio finché Alice non si è addormentata.
-Comunque tua cugina ha trovato un bel soprannome per te. Ní, è così carino.
-Non ci provare, è anche peggio di Nic.
Gli faccio gli occhi dolci finché non sbuffa. Lo prenderò come un sì. Sorrido e mi alzo dal tappeto mentre Nicolas prende in braccio Alice.
-Portiamola nel suo letto. - mi dice mentre usciamo.
Saliamo al piano di sopra e la lasciamo nella sua cameretta. Mentre usciamo incontriamo gli zii di Nic, e dopo varie presentazioni la zia mi invita a restare a dormire, dicendo che non vengono amici a casa loro da troppo e le piace avere ragazzi per casa.
-Mi farebbe molto piacere, se i miei genitori saranno d'accordo. - rispondo sorridendole, che signora gentile.

Giovedì 02-05, 22:46
I miei genitori hanno acconsentito a farmi restare qui a dormire, così, dopo aver cenato con la famiglia di Nic, siamo andati a vedere un film in camera sua.
-Facciamo un fortino? - chiedo prima di farlo iniziare. Mi guarda malissimo, e quando sono sicura che stia per dirmi di no scoppia a ridere.
-Certo. - risponde fra una risata e l'altra.
-Andiamo a prendere le coperte! - dico alzandomi di scatto e trascinando anche lui.
-Dove vai? Sono in questo armadio.
Ed ecco che partiamo subito con le figure di merda.
-Che belle le tue guanciotte rosse, dolcezza. - dice ficcandomi un dito nella guancia -Dai, vieni a scegliere le coperte.
Ne prendo due e ci mettiamo a montare tutto un po' nelle travi del soffitto, sulle sedie e ovunque riusciamo a fissare i bordi. Aggiungiamo i cuscini dentro e devo dire che è venuto benissimo.
-Perfetto, dai vieni Mads.
Entriamo e facciamo partire il film sul computer.
Quando sto per addormentarmi mi sento arrivare una cuscinata in piena faccia.
-TU, COME HAI OSATO?!
Prendo anche io un cuscino e glielo lancio addosso. Iniziamo una lotta a cuscinate finché non ci cadono i cuscini e mi inizia a fare il solletico. Rido come una pazza supplicandolo di smettere ma non mi ascolta. A un certo punto mi trovo la sua faccia a pochi centimetri dalla mia. Si avvicina sempre di più e io faccio uno scatto indietro.
Ho paura di averlo ferito.
-Scusa...
-Di cosa? - mi rendo conto solo ora di non avere una vera motivazione da dire.
-È che... Io... non me la sento sai dop...
-Mads. Tranquilla. Lo capisco benissimo, non voglio che tu ti senta forzata. - mi interrompe. Gli sorrido e lo abbraccio.
-Dormiamo? Ormai sarà l'una.
E detto questo ci sdraiamo nel fortino nonostante io non riesca a dormire. Continuo a ripensare a quello che è successo.

Quel giorno di pioggia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora