Sabato 04-05, 16:37
Stiamo sul divano da un'oretta. Nicolas è seduto di fianco a me e continua a guardare male le mie gambe, così impara a mentirmi.
-Facciamo merenda? - chiede Michele.
-Pensi sempre al cibo? - dice scherzando Nicolas mentre ci alziamo per andare verso la cucina. Sento lo sguardo di Leonardo sulle mie gambe, e se fino a un minuti fa ero felice di infastidire Ní, ora mi pento di non aver messo la sua tuta.
Prendiamo il gelato e ci sediamo a mangiare.
-Ho dimenticato la panna! - dice Nic. Mi alzo di scatto per prenderla. AMO LA PANNA.
-Dov'è?
-Nel primo ripiano del frigo.
CAZZO MA LEONARDO LA PIANTA?!
-Toglile gli occhi di dosso. - sento sussurrare da Ní. Lo ringrazio mentalmente mentre torno al mio posto. Ricopro il mio gelato e la passo a Bianca, che è seduta alla mia sinistra. Alla mia destra ho Nicolas che mi ruba una cucchiaiata di panna. COSA HA APPENA OSATO FARE?! Lo guardo malissimo e gli strappo il cucchiaino di mano. Allunga un dito e ne prende un po' prima di mettersela in bocca. Mi alzo e gli tiro uno scappellotto mentre lui si sporca tutte le mani cercando di prenderne il più possibile. Si alza e inizia a rincorrermi, arriviamo in camera sua dove finisco sul letto e lui mi mette le mani sulle guance sporcandomi tutta.
Ci alziamo, lui ridendo io col broncio, e andiamo in bagno a lavarci.
-Stai attenta alla mia maglietta, se osi sporcarmi gli Oasis ti ammazzo.
Lo guardo e con le mani bagnate mi tocco tutta la maglia. Ops.
Mi avvicina ancora bagnato e mi prende a sacco di patate sulla sua spalla, prima di buttarmi sul letto.
-Mettiti i pantaloni.
-Perché? - li avrei messi comunque ma mi diverto troppo ad irritarlo.
-Perché io non ti toccherei mai in nessun modo dato che hai 14 anni, ma a Leonardo non importa e, nonostante non ti farebbe mai del male, ci proverà spudoratamente con te tutto il tempo. Hai visto prima, aveva lo sguardo fisso sulle tue gambe.
-E quindi? Che ci provi.
-No. Mi dà fastidio, ok? Contenta? Volevi che lo dicessi? SÍ, MI INFASTIDISCE.
Scoppio a ridere e me li metto velocemente.
-Dai torniamo di sotto.
Appena arriviamo Veronica inizia a fissarmi. Ma la smette questa?
-Oddio, tesoro, ma quelli sono i vestiti di Nicolas? C'è stato qualcosa fra voi due?
Non so se ridere o piangere. A parte che ho 14 anni, ma questa lo chiederebbe così?
-Ehm... No... I miei erano bagnati dalla pioggia e Ní mi ha prestato i suoi. - dico arrossendo.
-Mmm, ok. - dice mettendosi un cucchiaino di gelato in bocca - Ní mi passi altra panna? - continua sbattendo le ciglia finte come un'oca.
-Non chiamarmi più così. - dice me tre gliela passa. Adesso che ci penso quando gliel'ho detto io non mi ha detto nulla. Vabbè sarà perché ci ha fatto l'abitudine.
Finiamo di mangiare il gelato e i suoi amici decidono di andare.
-Stasera usciamo? - chiede Bianca mentre li stiamo salutando nell'ingresso.
-Sí, ok. - dice Ní.
-Vieni anche tu? - mi chiede lei.
-Va bene, certo.
-Ora vi lasciamo a fare i piccioncini, a stasera. - dice Leonardo facendomi l'occhiolino, seguito dalla risata falsa da oca di Veronica. Non riuscirò mai a sopportare quella ragazza. Li salutiamo e torniamo sul letto.
-Sai che andremo nel locale dell'altra volta, vero Mads?
-Vuol dire che sarai ancora il mio fidanzatino.Sabato 04-05, 19:45
Dobbiamo essere al locale alle 20:30, dovrei andare a prepararmi a casa.
-Ní, vado un attimo a casa a cambiarmi ok?
-Ma non arriveremo mai in tempo, Mads. Ho un'idea. E se mettessi una mia maglietta tipo vestito? Le ragazze lì hanno vestiti anche più corti, e poi teoricamente sei la mia fidanzata, quindi...
Non so se me la sento di andare così... No, aspetta, non con questa, si sta alzando e sta controllando nell'armadio. Se me ne dà una un po' più lunga potrei anche pensarci, dai. Ne tira fuori una nera con davanti il simbolo dei Pink Floyd.
-Prova questa.
Vado in bagno e la provo. Non è male, mi arriva circa a metà coscia. Sul mobile del bagno trovo anche i miei gioielli che avevo tolto quando mi sono cambiata. Rimetto i miei orecchini a cerchio, la collana con la pietra azzurra e i miei anelli. Sciolgo i capelli. Fanno schifo, magnifico. Faccio velocemente due trecce dall'alto, non sono nemmeno venute bene ma meglio di niente alla fine. Esco e trovo Nicolas che si sta tirando su le maniche della camicia.
-Secondo te va bene?
-Un po' corta... Vabbè è bella ti sta bene. Vai a prendere le scarpe all'ingresso, credo siano asciutte.
Metto le mi scarpe nere e lui mi raggiunge. Ha anche lui le Vans, la camicia bianca con i primi bottoni slacciati, e dei jeans neri.
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Quel giorno di pioggia.
Romance"E ora mi ritrovo a pensare a quel giorno. Quel giorno di pioggia. Quando ci siamo incontrati per la prima volta. Se non avesse piovuto, o se io avessi rifiutato di stare con lui sotto all'ombrello, niente di tutto questo sarebbe successo."