3. Remember the past

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Mi sdraio sul letto ed indosso le cuffiette,facendo partire la riproduzione casuale. "The Nights" di Avicii, si irradia nelle mie orecchie ed un verso mi colpisce particolarmente:"He said, one day you'll leave this world behind, so live a life you will remember".
Ora mi chiedo: come faccio a vivere una vita che ricorderò? Di sicuro ciò che ho vissuto durante la mia non me lo scorderò mai, ma perché bisogna per forza far qualcosa per ricordare la propria vita per sempre? E chi la propria vita non se la volesse ricordare,come il sottoscritto? Insomma, ho fatto tantissime cazzate negli ultimi tre anni e di sicuro non me le voglio ricordare, anche se,purtroppo, è inevitabile.
Inserisco la ripetizione ed ascolto la medesima canzone per non so quanto tempo.
Ripenso alla settimana che si è appena conclusa. Baylee è tornata da 7 giorni e da 7 non ci parliamo più. Perlomeno, io non ci parlo più.
E sì, l'ho chiamata con il suo nome; ho deciso che il suo nome non deve essere infangato solo perché lei è una persona orribile. Provo rancore per lei? Sì,ovvio. La odio? No. Ho risposto a questa domanda qualche giorno fa, quando Ryan mi ha fatto la sua lezione di psicologia, e come sempre aveva ragione: "Odi il fatto di non riuscire ad odiarla, te lo avevo già detto" mi ha detto. A quel punto l'ho ringraziato e sono tornato a casa mia a crogiolarmi nel dolore. Sono patetico, eh?
Comunque sia, Ryan ha perfettamente ragione.
Il suo pensiero mi ricorda il giorno in cui ho conosciuto Baylee: io avevo appena compiuto 16 anni e la stessa sera del mio compleanno, chiesi a mia madre se potevo andare in discoteca. Mi rise in faccia e mi disse che avrei fatto meglio ad andare a studiare perché se mi avessero bocciato ci sarei andato sicuramente in discoteca, a pulire i bagni.
Comunque, quella sera mi chiusi in camera e non scesi nemmeno per la cena. Poi,mi arrivò un messaggio di Ryan che mi diceva che c'era un falò sulla spiaggia, senza alcool e senza droga. All'epoca sua madre lo teneva talmente sotto controllo, che ogni qualvolta andasse ad una festa, lei andava a controllare il luogo dove si svolgeva per controllare che non ci fosse nulla di anormale.
Così decisi che ci sarei andato pure io, al falò. Per fortuna la mia camera era al piano terra, così potetti uscire dalla finestra senza fratturarmi qualche arto.
Al falò c'erano poche persone, più che altro ragazzi della mia scuola. Parlai un po' con Ryan e poi presi un bicchiere di Coca-Cola e mi andai a sedere in riva all'oceano.
Ad un tratto, vidi una ragazza sedersi accanto a me.
"Ciao" disse con voce pimpante "io sono Baylee" mi porse la mano ed io gliela strinsi.
"Justin" dissi. Lasciai la sua mano e riportai l'attenzione sull'oceano.
"Sei arrabbiato?" chiese Baylee. La fissai con la coda dell'occhio e notai che mi stava fissando. All'epoca portavo il ciuffo lungo davanti agli occhi, sapevo che effetto facesse sulle ragazze, ma non riuscivo ad abituarmi al loro sguardo. Però, quello di Baylee era qualcosa di diverso:non era insistente, era quasi piacevole essere guardato da lei.
"Sì" risposi freddamente, prendendo un altro sorso di Coca.
"Perché?" continuò lei. Mi voltai nella sua direzione e le sorrisi, nonostante non avessi nulla per cui sorridere.
"Mia madre non ha voluto mandarmi in discoteca" sbuffo "la odio".
Baylee rise. La sua risata mi piaceva già.
"Non la odi" disse calmandosi "odi il fatto di non riuscire ad odiarla".
La guardai confuso. Il riflesso della luna sull'acqua illuminava il volto di Baylee, facendo risaltare i suoi grandi occhi marroni.
"Perché non dovrei riuscire ad odiarla?" domandai accartocciando il bicchiere di plastica ormai vuoto.
"Perché non si riesce ad odiare le persone a cui si tiene, e tu ci tieni a lei" rispose. Poi si alzò in piedi e mi salutò lasciandomi un bacio sulla guancia, dicendomi che ci saremmo rivisti a scuola il giorno successivo.
E così fu, la rividi a scuola il giorno dopo ed il giorno dopo ancora. Ci parlavamo sempre ed una sera la invitai ad uscire.
Ci frequentammo per una decina di mesi, poi lei se ne andò, senza lasciare spiegazioni.
Posso dire di aver passato il più bel periodo della mia vita con lei, ma per colpa sua ho anche passato il peggiore.
La amavo, Baylee. Tantissimo, ma non glielo dissi e di questa cosa mi pentirò per tutto il resto della mia vita.
Sospiro e mi alzo. Vado in bagno ed apro l'acqua della doccia e,dopo essermi spogliato, entro. Mentre mi insapono, prendo tra le mani la catenina che porto al collo da anni.
Me la regalò Baylee il giorno di San Valentino, qualche giorno prima che mi abbandonasse. Il ciondolo raffigura una "B" ed una "J" sovrapposte. Non l'ho mai tolto e mai lo farò, finisse il mondo.
Finisco di insaponarmi ed esco dalla doccia.
"Justin" urla mia madre dal piano di sotto. "Ryan e Chaz sono arrivati".
"Okay" urlo di rimando.
Corro in camera e mi preparo. 10 minuti dopo sono già pronto e raggiungo i miei amici al piano di sotto.
"Sei peggio di una donna, Justin" esordisce Chaz venendomi incontro per salutarmi.
"Peggio di te no,però" sorrido e lo abbraccio. Saluto anche Ryan e prendo le chiavi della moto.
"Justin" dice mio padre alzandosi dal divano. "Stai attento,per favore" mi guarda con occhi pieni di dolore e paura e non posso fare altro che annuire.
"Allora" dice Ryan una volta usciti di casa "dove ce ne andiamo di bello?" chiede.
Mi avvicino alla mia moto ed afferro il casco. "Andiamo da Rory's? Non mi va di andare in discoteca, non è serata" dico.
"Okay" dicono Ryan e Chaz all'unisono. "Facci strada" dice Ryan. Salgono entrambi sulla vecchia Rolls Royce del padre di Chaz ed io salgo sulla mia Harley.

"Cosa ordinate, ragazzi?" domanda una cameriera che avrà all'incirca la nostra età, fermandosi al nostro tavolo.
"Io prendo una bistecca" dice Chaz.
"Anch'io" lo segue Ryan.
"Ehm, io prendo un Hamburger,grazie" dico io. Lei mi fa l'occhiolino e si allontana con le nostre ordinazioni.
"Bieber ha fatto centro" commenta Ryan dando una gomitata a Chaz. Quest'ultimo ride e da una gomitata a Ryan.
"Puoi farci un pensierino, Justin" continua Ryan.
"Siete degli idioti" dico alzando gli occhi al cielo.
"Io? Ma che ho fatto?" sbotta Chaz. "E poi nei tuoi pensieri c'è ancora Baylee, eh?" continua. Ryan gli dà uno scappellotto dietro la nuca e gli intima, a bassa voce, di tacere.
"Ma che avete contro di me?" dice Chaz con voce stridula.
Scuoto la testa e mi volto in direzione della cucina, aspettando con ansia che il mio cibo esca di lì da un momento all'altro.
D'un tratto, la campanella della porta d'entrata suona ed io mi volto in quella direzione.
Baylee sta entrando insieme ad Eve e Caileigh, le sue due migliori amiche. Approfitto del fatto che lei non mi abbia visto per guardarla attentamente. Ha più curve rispetto a tre anni fa e le stanno d'incanto ed i Jeans che indossa in questo momento gliele mettono in risalto.I capelli mori sono più lunghi e leggermente più chiari.Dire che è bellissima sarebbe un eufemismo bello e buono.
"Amico chiudi la bocca che altrimenti entrano le mosche" scherza Chaz, per poi voltarsi verso la porta.
"Amore" esorta saltando fuori dalla panca. Corre incontro ad Eve e l'abbraccia. Solo in quel momento Baylee si accorge della mia presenza. Mi guarda per qualche istante e poi torna a voltarsi verso Caileigh, la quale però, fissa Ryan con due occhi a forma di cuore. Bah.
"Scommetto due dollari che Chaz invita le ragazze a sedersi qui" dice Ryan sporgendosi verso di me sul tavolo.
"Non lo farebbe mai" dico cercando di convincermi,ma Chaz è così stupido che lo farebbe, sicuramente. Neanche il tempo di pensarlo, che Chaz trascina Eve seguita dalle altre, al nostro tavolo.
"Ho invitato le ragazze a cenare con noi" dice felice,fermandosi al nostro tavolo.
"Sei un coglione" borbotta Ryan schiarendosi la voce. Le ragazze nel frattempo prendono posto: Eve vicino a Chaz,Caileigh difronte a Ryan e Baylee al suo fianco, cioè alla mia sinistra.
La serata passa tranquilla e spensierata. Sì, per gli altri. Io sto tutto il tempo con il cellulare in mano o scambiando alcune battute con Ryan. Mi sono sbagliato se pensavo di passare una serata tranquilla.
"Ragazzi, io me ne vado" dico ad un certo punto alzandomi dalla panca. Prendo la mia giacca di pelle e la indosso.
"Di già?" domanda Ryan. "Ma sono a malapena le 11,Justin" continua.
"Sì, ma sono stanco" dico freddamente. Lascio i soldi sul tavolo e lancio una breve occhiata a Baylee.
"Ci vediamo a scuola" mi allontano ed esco dal locale.
Sto per salire sulla moto quando una voce mi blocca.
Mi volto e vedo Baylee venire nella mia direzione.
"Justin" ripete. Corre verso di me e si ferma, posando una mano sulla mia moto per riprendere fiato.
"Togli la mano dalla mia moto,Baylee" sputo con disprezzo. Non so per quanto tempo continuerò a trattare male questa ragazza,in realtà.
"Scusa" dice staccando la mano. "Volevo parlarti" continua.
"Lo stai già facendo. Ti prego di muoverti,voglio andare a casa" dico.
"Sì, scusa, ehm" si gratta la testa impacciatamente e mi devo trattenere dallo scoppiare a ridere.
"Per quanto tempo continuerai ad odiarmi?" domanda senza troppi giri di parole. -Purtroppo non ti odio- mi piacerebbe risponderle. Ma mi limito ad un: "Non lo so".
"Okay" dice lei,allontanandosi. "Un'ultima cosa" dice voltandosi. "Ti-" si schiarisce la voce "ti piaccio ancora?" domanda con voce flebile.
La guardo attentamente negli occhi. "No" dico, cercando di convincere più me stesso che lei. E poi me ne vado,lasciandola sola,nuovamente.

I would || Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora