10. Not afraid

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"Prova questo" dico passando un pezzo di sushi a Baylee.
"Ricordami perché ci troviamo qui" si lamenta afferrandolo con la punta di due dita,schifata.
Ridacchio,vedendo la sua espressione. "Perché mi ami" dico.
Baylee mi sorride dolcemente ed io ricambio.
"Mi fa schifo" commenta,osservando l'unico pezzo di salmone nel suo piatto vuoto.
"Anche a me la scuola fa schifo,ma ci vado comunque" dico. "Dài,mangia" la incito.
Lei sbuffa ed afferra il pezzo di salmone con due dita,considerando che non sa utilizzare le bacchette.
Se lo avvicina al volto lentamente e,dopo averlo annusato è fatto una smorfia, lo mette in bocca. Chiude gli occhi e mastica lentamente,come se stesse mangiando dei chiodi. È una scena esilarante, sul serio.
Dopo aver ingoiato il tutto, apre gli occhi e beve velocemente un sorso d'acqua.
"Com'era?" domando curioso.
Lei mi guarda e riduce gli occhi a due fessure. "Sarebbe anche stato buono se non ci fossero stati il salmone crudo ed il riso" risponde.
"Tesoro, è sushi,è fatto così. Altrimenti non si chiamerebbe così" dico,ridacchiando.
"Come vuoi" dice,alzandosi. "Vado al bagno,torno subito" mi sorride e si allontana.
Ne approfitto per osservare il suo sedere. Il suo sedere perfetto. Ed è mio,per sempre. O almeno spero.
Da quando siamo entrati al ristorante giapponese, non abbiamo mai smesso di parlare,ridere e scherzare. È bello essere tornati alla normalità,mi ci voleva proprio.
È ormai una settimana che io e Baylee stiamo insieme, se così si può dire, considerando che lei deve ancora scaricare Thomas. "Non lo voglio lasciare per telefono,sarebbe scortese" ha detto. "Lo farò venire la prossima settimana e ne parleremo come persone civili" ha continuato. Io ho solo annuito, non volendo contraddirla. Guai a chi contraddice Baylee, potrebbe tornarsene a casa senza palle. E io non voglio rischiare di perdere le palle, hanno ancora tanta strada da fare. Con Baylee,possibilmente.
Stando ai conti di Baylee, il signorino Von Peter dovrebbe arrivare domani,25 novembre,cioè una settimana esatta prima del compleanno di Baylee. Se Thomas oserà anche solo stare a 50 centimetri da Baylee, gli rompo le clavicole,giuro.
Vedo Baylee tornare dal bagno e cerco di rimettere i pensieri a posto, per evitare di dire qualcosa di spiacevole.
"C'è un problema" afferma sedendosi difronte a me.
"Un prototipo di bomba nucleare è finito sopra la casa di Thomas?" chiedo,ironico. Baylee cerca a stento di non ridere.
"Peggio" dice.
"Cosa c'è di peggio della sua morte? Solo la sua resurrezione, e non penso sia fattibile al giorno d'oggi. Quindi sto tranquillo" ridacchio.
"Viene oggi"dice Baylee, senza troppi giri di parole.
"Stai scherzando" sbotto. "Gli è dato di volta la nocciolina che si ritrova al posto del cervello?" domando.
"Justin,piantala" mi minaccia Baylee, puntandomi una bacchetta contro.
La guardo confuso. "Okay, scusa" dico.
Baylee posa la bacchetta e il cellulare sul tavolo.
"Mi ha mandato un messaggio. Ha detto che ha avuto degli problemi e che ha anticipato il volo.Quindi arriverà qui tra poche ore" spiega. "Mi devo preparare mentalmente,non farò mai un tempo" si lamenta.
"Lo dici a me? Dovrò ricorrere a tutte le mie forze per non cacciarlo a calci in culo" dico.
Baylee si prende la testa tra le mani e sospira.
"Dài" dico,alzandomi. "Andiamo da me" prendo la giacca e la indosso,estraendo i soldi del pranzo.
Baylee mi guarda con occhi spalancati.
"Coraggio, come se non ci fossi mai venuta, a casa mia" dico. Le porgo la mano per farla alzare dalla sedia.
"Non è questo" dice,scuotendo la testa. "I tuoi non sono arrabbiati con me?" chiede preoccupata.
"Non sono arrabbiati" rispondo. Baylee si rilassa e tira un sospiro di sollievo. "Sono incazzati neri" continuo. Baylee sbianca. "Ma non sono in casa,quindi puoi stare tranquilla" la rassicuro.
"Sei sicuro?" domanda.
"Sicurissimo" rispondo,prendendola per mano ed avvicinandomi alla cassa per pagare.

"Sicuro non ci siano?" domanda per la quinta volta Baylee.
Sbuffo e apro la porta principale.
"No,non ci sono" dico,entrando. "Dammi la giacca" dico a Baylee, allungando un braccio verso di lei. Si toglie la giacca e me la porge.
"Giuro che se arrivano,ti cambio i connotati"mi minaccia. Rido ed appendo la giacca accanto alla mia.
"La strada la sai" dico indicando il piano superiore. "Io vado un attimo a bere. Vuoi qualcosa?" domando.
Lei scuote la testa e mi sorride. "Ti aspetto" dice.
Annuisco e vado in cucina a prender un bicchier d'acqua.
"Andiamo" dico, prendendo la mano di Baylee una volta tornato in salotto.
Mi segue a passo felpato,come se avesse paura di farsi sentire. Come biasimarla, i miei la odiano,praticamente.
"Voilà" esclamo,aprendo la porta della mia stanza.
"Mi piace il blu" commenta, indicando le pareti. Si guarda un attimo intorno e nota una foto appesa al muro, di fianco al mio comodino.
"Non pensavo l'avessi ancora" dice,accarezzando la foto.
"Non l'ho mai tolta e mai la toglierò" dico,sorridendo. Lei mi sorride di rimando. Il suo sorriso è la fine del mondo,giuro.
Nella foto, c'eravamo io e e Baylee il primo giorno che siamo andati al mare insieme, quando abbiamo saltato scuola senza dirlo hai nostri genitori. Quello è uno dei motivi per il quale non vado molto a genio ai suoi genitori.
Mi siedo sul letto e guardo mentre gironzola per la stanza,attenta ad ogni minimo dettaglio.
"Posso?" chiede indicando l'iPod, collegato all'amplificatore.
"Certo" rispondo.
Fa partire la musica e,dopo aver cambiato qualche canzone, si ferma su "Love me like you do" di Ellie Goulding.
Sorrido,vedendola muovere il bacino a ritmo di musica. È adorabile e sexy allo stesso tempo. Solo lei può, solo lei.
"You're the light,you're the night,you're the color of my blood, you're the cure,you're the pain,you're the only thing I wanna touch. Never knew that it could mean so much,so much"inizia a canticchiare, mentre osserva le foto sulla mia scrivania.
Mi avvicino a lei e la abbraccio da dietro,lasciandole un bacio sulla guancia.
"You're the fear, I don't care cause I've never been so high. Follow me to the dark,let me take you past sour satellites. You can see the world you bright to life, to life" mormoro al suo orecchio.
Lei si volta e mi avvolge le braccia intorno al collo.
"So love me like you do, love me like you do. Love me like you do,love me like you do. Touch me like you do, touch me like you do. What are you waiting for?" continua, per poi lasciarmi un bacio sulla punta del naso.
"Fading in,fading out, on the edge of paradise, every inch of your skin is a holy grail I've got to find" continuo, facendole fare una piccola giravolta. Ridacchia ma continua a cantare.
"Only you can set my heart on fire,on fire. Yeah, I'll let you set the pace, cause I'm not thinking straight. My head spinning around I can't see clear no more. What are you waiting for?" L'attimo a me e le lascio un lungo bacio a stampo.
"Sei brava a cantare" le dico. Lei scoppia a ridere e si butta sul letto, attirandomi sopra di se.
La blocco,posizionando le mie braccia ai lati della sua testa e chiudendo le sue gambe tra le mie.
"E adesso?" chiedo, divertito.
Lei mi sorride e si sporge per baciarmi il collo.
"Giochiamo un po' " mormora con voce roca al mio orecchio. Che tutti i santi siano con me.
Mi afferra l'orlo della maglietta e me la sfila lentamente. Mi bacia la croce tatuata sul petto e poi mi guarda da sotto le ciglia.
"Mi piacciono,i tuoi tatuaggi" dice.
Le morsico il labbro e le sorrido.
"A me piaci tu,invece" dico.
Mi circonda la vita con le gambe e riprende a baciarmi, voracemente. L'hanno drogata e non me ne sono accorto,per caso? È come se fosse impazzita.
Sto per toglierle la maglietta, quando qualcuno bussa alla porta.
"Tesoro,sei lì?" domanda mia madre da oltre la porta.
"Cazzo" mormoro. Mi alzo velocemente dal letto ed indosso nuovamente la maglietta.
"Nasconditi sotto al letto" suggerisco a Baylee,sottovoce.
Mi guarda in cagnesco e si nasconde velocemente sotto il letto.
Faccio un bel respiro e mi sistemo la maglia. Poi passo ai pantaloni,dove noto un evidente rigonfiamento.
Bestemmio sottovoce e cerco qualcosa con cui coprirmi.
Sento Baylee ridere della situazione.
La guardo in cagnesco e mi avvicino lentamente alla porta.
"Justin" chiama nuovamente mia madre.
Apro la porta e la spalanco lentamente, stando attento a coprirmi dalla vita in giù.
"Ciao,mamma" saluto imbarazzato.
"Va tutto bene?" domanda, cercando di guardare oltre la soglia.
"Sì,hai bisogno?" chiedo.
Mi sorride. "No,ho scordato il telefono a casa e sono venuta a prenderlo. Volevo solo sapere se stavi bene" risponde.
"Sto bene. Ciao" chiudo la porta e poso l'orecchio contro il legno,sentendo i passi di mia madre scendere e le scale. Qualche minuto dopo, sento la porta di casa sbattere.
Tiro un sospiro di sollievo e poso la schiena contro alla porta.
Baylee esce e si pulisce i vestiti.
"Scusami" dico,avvicinandomi.
"Non è colpa tua,non potevi saperlo" mi sorride e mi da un bacio sulla guancia.
"Vado a darmi,mh,una sistematina"dico indicando il mio basso ventre.
Baylee ridacchia e annuisce, sedendosi sul letto.
Corro in bagno e faccio un abbondante doccia fredda.
Una volta uscito,mi copro con un asciugamano e vado in camera,dove Baylee sta armeggiando con il cellulare. Mi fissa per qualche istante, senza battere ciglio,ma poi scuote la testa e si riprende.
Mi guarda seria e sospira.
"Che succede?" domando.
"È arrivato" risponde.
Sbanco anche io. "Che cazzo c'ha, il teletrasporto?" sbotto.
"Justin,ha il jet privato,non scordartelo" dice Baylee.
"Andiamo" dico,uscendo dalla stanza.

"Lo vedi?" mi domanda Baylee,osservando i passanti.
"No" sbuffo "è la quinta volta che me lo chiedi quando lo vedo te lo-eccolo" dico. Il biondo sta correndo verso di noi, e punta la mia Baylee. Appena si accorge di me,però,rallenta ed inizia a camminare.
Ridacchio e mi do il cinque interiormente. Aspetta che ti spacchi la faccia, stronzo.
"Ciao,amore" dice Thomas, abbracciando Baylee. Sta per farle un bacio sulle labbra,ma lei si volta e fa scontrare le labbra di Thomas con la sua guancia. Devo stare calmo.
Lui la guarda confuso ma non chiede nulla.
"Justin" dice poi,porgendomi la mano,che non aspetto a stringere.
"Thomas" dico.
"Ehm,Thomas. Dovrei parlarti. Ci sediamo?" domanda Baylee.
"Certo" risponde Thomas, ignaro di ciò che sta per dirgli Baylee.
Si siedono entrambi sulla panchina mentre io mi sistemo al pianto di Baylee, in piedi, osservando ogni minima mossa del biondo.
Baylee sta balbettando qualcosa di incomprensibile, cercando di trovare le parole giuste.
"Dovete lasciarvi" intervengo.
Thomas mi guarda malissimo e passa lo sguardo tra me e Baylee.
"Sì,ecco" continua Baylee. "Io voglio stare con Justin, e preferirei ci lasciassimo e che ognuno proseguisse per la sua strada"
Thomas non batte ciglio,ma poi si alza velocemente e si avvicina pericolosamente a me.
"Che cazzo le hai detto?" sbotta rabbioso, puntandomi un un dito sul petto.
Lo allontano con uno spintone. "Ci amiamo e vogliamo stare insieme. È consensuale,quindi non rompere il cazzo" dico.
Baylee, nel frattempo, si è alzata e si è messa al mio fianco. Ha le mani sul mio bicipite e me lo stringe delicatamente.
"Tranquillo" mormora.
Thomas scuote la testa disgustato. "Siete solo due stronzi ipocriti" dice.
Mi libero dalla stretta di Baylee e mi avvicino a Thomas. Senza lasciargli il tempo di reagire, gli tiro un pugno sul naso. Probabilmente gliel'ho rotto, meglio così.
"Chiamala stronza un'altra volta, figlio di puttana, e giuro su Dio che ti strappo le corde vocali" lo minaccio.
Lui mi rivolge un sorriso enigmatico ed osserva un punto alle mie spalle.
"Grazie, Thomas, per avermi avvertito" mormora una voce,ahimè conosciuta, alle mie spalle.
"Non c'è di che, signor Cooper"risponde Thomas. Mi volto e vedo Baylee che si copre il volto con ambe le mani. Cazzo.
"Justin, da quanto tempo" dice il padre di Baylee, guardandomi con aria soddisfatta.
"Che significa?" chiedo minaccioso a Thomas.
Thomas va vicino al padre di Baylee e si volta a guardarmi.
"Diciamo che avevo qualche sospetto di ciò che volevate fare" risponde semplicemente.
Baylee corre verso di me e mi abbraccia.
L'abbraccio a mia volta ed affondo la testa nei capelli.
"Andrà tutto bene" mormoro.
"Lo so" dice. Mi da un bacio sulla guancia e e si volta verso suo padre.
"Papà" inizia con voce ferma. "Io starò con Justin, con o senza il tuo permesso" dice.
Suo padre mi guarda male,ma non dice una parola.
"Godetevi il tempo che vi rimane,ragazzi" dice suo padre, voltandosi e portandosi dietro Thomas.
Che cazzo è appena successo?
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Scusate gli errori 😖❤️

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