chapter 11: la memoria

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"meglio che inizi a correre pivella"
"perché dovrei correre?"
"forse perché tra qualche secondo arriveranno i dolenti e morirai?"
"i dolenti?"
"creature che se ti pungono ti trasformano, oh senti fa come vuoi io me ne vado"
"e lui? non avrai intenzione di lasciarlo qui?!"
"è stato punto, è morto!"
"aiutami a metterlo al riparo almeno"
"È MORTO"
"MINHO CAZZO"
"d'accordo ma muoviamoci pivella"
"HO UN NOME"
"illuminami"
"daisy... credo di chiamarmi Daisy"
"BENE! daisy sbrighiamoci o verranno ad ucciderci"

I due presero l'amico che stava steso a terra e provarono a legarlo con dei rampicanti.

"sei sicura che reggerà?"
"si minho dovrebbe, ancora un'altro po tiriamolo su"

Mentre Minho e Daisy continuavano a tirare su Alby per nasconderlo fra i rampicanti in lontananza si udì un ruggito, sembrava quello dei dolenti.

"che cos'è minho"
"i dolenti STANNO ARRIVANDO, andiamocene forza"
"aspetta tiriamolo più su"
"dobbiamo andarcene Daisy, o ci uccideranno"
"ancora più su"
" no"

Minho corse via lasciando Daisy da sola che provava a non mollare la presa ma per lei Alby era troppo pesante da sollevare quindi scivolò per terra ma un dolente si stava avvicinando sempre più velocemente quindi lei decise di nascondersi sotto i rampicanti e nel mentre legava forte Alby per non farlo cadere giù.

Calò il silenzio, Daisy stava sudando ma allo stesso tempo aveva paura di essere scoperta dal dolente che le stava praticamente di fronte.
Le urla di Minho erano strazianti, sembrava come se un'altro mostro l'avesse catturato oppure ucciso.

Appena il dolente si allontanò ,lei colse l'occasione e uscì dai rampicanti, era spaventata, camminava in punta di piedi e lentamente, l'unica cosa che produceva rumore era il suo respiro ansimante, doveva trovare un posto per nascondersi o almeno un posto dove non farsi uccidere.

Mentre lei camminava intanto si sentivano le mura del labirinto spostarsi e ad ogni apertura nuove urla di dolenti rimbombavano in tutto il labirinto.

"forza Daisy mantieni la calma"

Questo continuava a ripetersi la ragazza, era rimasta da sola, Minho era chissà dove o peggio poteva essere morto, da ora in poi dovrà fare tutto da sola o almeno sopravvivere e aspettare il giorno dopo i velocisti.

Alla sua insaputa le apparse un dolente dietro che mentre si  avvicinava a lei lentamente ,stava sfoderando una enorme siringa.

Daisy iniziò a sentire qualche rumore e quindi decise di voltarsi e controllare e naturalmente vide il dolente che subito decise di accelerare con le sue 8 zampe metalliche verso di lei.

Doveva correre.
non aveva altra scelta oltre alla morte, fra le mille urla percorse l'intero labirinto con quel mostro alle calcagna, non demordeva voleva ucciderla.

I labirinto continuava a spostarsi creando punti ciechi.
Daisy capitò in uno di quelli, dalla paura decise di arrampicarsi su un rampicante situato alla sua destra.

Arrivò in cima, il labirinto continuava a spostarsi, sembrava essere una corsa ad ostacoli, salta qua salta di la, prima o poi sarebbe caduta.

Qualche secondo dopo si è ritrovata davanti ad un vuoto, il dolente era ancora dietro di lei di qualche metro, doveva decidere se saltare o restare li, doveva farlo anche in fretta o il mostro l'avrebbe uccisa lo stesso.

"Ok devo saltare"

lei fece la scelta giusta, saltò dall'altro lato del labirinto e contemporaneamente a lei saltò anche il dolente fortunatamente di fronte vi erano situati dei rampicanti che le salvarono la vita ma  salvarono anche quella del mostro.

Saltò giù alla velocità della luce e ricominciò a correre nonostante la stanchezza le stava fermando le gambe.
il dolente era ancora li, dietro di lei.

Mentre correva la ragazza rincontrò Minho, stava correndo nella sua stessa direzione, ma stava nella sezione opposta alla sua.

"MINHO SEI VIVO"
"CORRI, ARRIVIAMO LI E SUPERIAMO LA SEZIONE"
"ARRIVO"

Daisy accelerò il passo e seguì Minho, poi si fermò.

"DAISY MUOVITI O SI CHIUDERÀ LA SEZIONE E MORIRAI"
"ASPETTA ARRIVO"
"MUOVITI"

dopo aver aspettato il Dolente Daisy decise di correre attraverso la sezione , ma doveva sbrigarsi si stava chiudendo e rischiava di rimanerci incastrata.

"VELOCE DAISY VELOCE, CORRI CORRI!"

e poi si  finalmente si chiuse.
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"Thomas"
"si Newt?"
"non risco a dormire"
"ho notato"
"secondo te sarà viva la pivella?"
"non credo Newt"
"comunque Thomas stavo iniziando a pensare"
"wow tu pensi?"
"smettila di fare l'idiota Thomas e ascoltami"
"ahahaha d'accordo d'accordo ma fai in fretta che ho sonno e sono le 2"
"va bene, quella cosa della lettera no, stavo iniziando a pensare che potrebbe averla scritta anche lei"
"ora ti svegli Newt"
"lo so ma prima non ci volevo pensare ero troppo preoccupato"
"preoccupato per cosa, ormai ,mi dispiace dirlo ma è nel labirinto Newt"
"e lo so"
"se entri nel labirinto sei morto"
"con che cattiveria me lo stai dicendo Thomas"
"lo so mi dispiace, ma ora non puoi pensare ad altro, sta lì dentro o è morta o la rivedrai domani mattina"
"forse hai ragione Thomas"
"ho ragione punto Newt, ora posso tornare a dormire?"
"certo certo"
"buonanotte Newt"
"notte thomas"

verso le 4,Appena Newt si addormentò nella sua testa cominciarono ad apparire una serie di immagini tutte confuse.

Continuamente appariva una ragazza, con occhi azzurri come il cielo e i capelli lunghi e castani, aveva sempre un fantastico sorriso sulla faccia.

improvvisamente si ricordò del bar, poi della loro prima chiacchierata, del terzo piano e infine della collana che gli aveva dato proprio lei.

Si stava ricordando,ogni ora ogni minuto e ogni secondo della sua vita ,tutto.

Persino i sentimenti non potevano mancare, la sera prima di arrivare qui in radura, Lui era sul letto con lei, provava a consolarla perché non riusciva a dormire, lei lo pregava di prendere la collana nella quale aveva inserito qualcosa, un pezzo di carta, la lettera che ha letto qualche giorno prima che arrivasse una ragazza in radura.

Lei.

La ragazza che aveva sempre amato.

Never stop running //the maze runnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora