"Eccomi qui, sono tornata. Come ti senti, Charles?"
"Mai stato meglio. Non potrò mai ringraziarti abbastanza".
"Non devi ringraziarmi, non avrei mai potuto ignorare la tua richiesta d'aiuto"
"Insomma, ti sei fidata senza nemmeno conoscermi"
"Ehm, ho approfittato un po' delle mie capacità e mi è bastato andare indietro per pochi secondi nei tuoi pensieri per capire che avresti meritato ogni tipo di aiuto. Sei buono Charles, i tuoi ragazzi sono stati molto fortunati ad averti, così come lo è Erik" sorrise ed io arrossì. Ero sempre stato un tipo emotivo e non ero mai stato bravo a nasconderlo. Ogni mio stato d'animo traspariva sul mio volto, ecco perché ero anche un pessimo bugiardo.
"Bene, dal momento che siamo in vena di emozioni e cose belle, è giunto il momento che vi presenti la mia famiglia"
Visione, Billy e Tommy entrarono in salotto. Wanda ci raccontò di loro, di come lei e Visione si fossero avvicinati e poi innamorati e di come avevano deciso di trasferirsi in Europa per ricominciare, dopo il Blip.
I due gemelli erano proprio belli ma io non riuscivo a non distogliere lo sguardo da Tommy. Mi ricordava qualcuno, qualcuno con cui avevo condiviso molto. Era simile a lui fisicamente, stessi capelli, stessi occhi, stesso incarnato chiaro, così d'istinto gli chiesi:
"Tommy, anche tu hai un dono, come la mamma?"
"Signor Charles, sì, anch'io sono speciale ma il mio è un dono diverso, se vuole posso mostrarglielo"
Sparì e riapparve davanti ai miei occhi, in un millisecondo, con un album fotografico in mano.
"Sono andato in camera mia a prenderlo" disse
"Sembra quasi che tu non ti sia mosso da qui" risposi.
"Beh, sì sono super veloce, invece Billy è più come la mamma"
Era strabiliante il modo in cui mi ricordasse Peter, che noi tutti chiamavamo QuickSilver. Non riuscivo a capire che tipo di legame ci potesse essere tra lui e questa famiglia, così lontana dal Nuovo Mondo. Mi crogiolai così a fondo nei miei pensieri che sembrai quasi aver perso il contatto con la realtà. Il legame non poteva che essere Erik, l'unica spiegazione plausibile.
"Erik, so che magari non è il momento giusto ma, dato che stiamo scoprendo tutte le carte in tavola, direi di completare l'opera. So di chiedere molto ma, per favore, vorrei entrare nella tua testa, solo per pochi minuti". Non ero sicurissimo di quello che stessi per fare, mi sembrava indelicato per Wanda, per lo stesso Erik ma pensai che quello fosse il momento della verità.
"Va bene Charles, ma che non diventi un vizio" sorrise.
Indice e medio sulla tempia ed entrai a far parte del suo passato. Le immagini scorrevano veloci e, finalmente vidi ciò che volevo vedere. Erik era uscito da un locale con una donna sottobraccio, stessi occhi di Peter, erano chiaramente ubriachi entrambi, si avviarono in un motel. Dopo questa scena, la donna non comparve più nei ricordi di Erik, evidentemente non l'aveva mai più rivista e, se fosse rimasta incinta quella notte, Erik non l'avrebbe mai saputo.
Dissi apertamente ad Erik tutto ciò che avevo visto e il sospetto che avevo maturato. Ancora una volta era rimasto inebetito. Troppi shock per una sola notte.
"Charles, se ciò che sospetti credi sia possibile, voglio assolutamente contattare Peter"
"Va bene, mi basta chiamare Hank, sarà sicuramente a scuola"
Nonostante volessi tagliare i ponti con tutti lì, il numero del mio ufficio ce l'avevo ancora ben impresso nella memoria. Wanda si precipitò a prendere il telefono, stava cominciando a realizzare tutto, le sembrava una situazione assurda, surreale. Era confusa ed emozionata e, il suo sorriso, non nascondeva la sua felicità.

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Una nuova partita
FanfictionCharles decide di trasferirsi in Europa dopo che ha affidato la sua scuola a Hank. Vuole lasciarsi la sua vecchia vita alle spalle ma Erik lo trascinerà, dopo un'inaspettata partita a scacchi, in una nuova avventura.