È stata una settimana pesantissima. Nel pomeriggio studiavo per l'università e la notte il copione del film. Fortunatamente ho preso il massimo dei voti nell'esame di storia del cinema e per un altro mese non devo preoccuparmi di questa materia. Non essendo esperta nel campo della recitazione e non sapendo da che scena avremmo dovuto iniziare a girare, ho studiato tutte le 110 pagine del copione e mi sono preparata al massimo, anche con l'aiuto del professore Morris. Non ho ancora avuto l'opportunità di avvisare i miei amici di questo film, ma penso che sospettino qualcosa perché continuo a rifiutare le loro uscite con la scusa del "devo studiare".
Con il pullman sono arrivata fino agli Universal Studios ed è bastato dire il mio nome per farmi entrare senza problemi. Mi sono sentita una celebrità, mi è piaciuta quella sensazione.
"Ciao, Caroline. Io sono l'assistente del regista." Una ragazza mi si avvicina sorridendomi. "Seguimi, ti porto al capannone di registrazione."
"Grazie." Le sorrido in ricambio. Questo studio sembra gigantesco, è grande quanto la mia città natale. È pieno di set cinematografici, tra questi riconosco quello di Jurassic Park. È incredibile. Volevo organizzare una gita, so che è aperto che per i turisti, ma immagino che non ne avrò più bisogno.
"La prossima volta prendiamo una macchina." Dice ironicamente la ragazza.
"Sai con chi reciterò?" Le chiedo curiosa.
"Ancora non lo sai?" Mi chiede sorpresa e in risposta scuoto la testa. "Ti lascio la sorpresa."
Capannone numero 25. Finalmente siamo arrivati, mi sembra di aver camminato per un'eternità. Che ansia. Non voglio entrare. Non voglio sapere chi sarà il collega. Perché il cuore mi batte così forte? Voglio tornare a casa, e non intendo l'università, ma la mia vera casa con mia mamma e il mio cane. Mi manca davvero tanto quel cane, chissà se si è già dimenticato di me. Carolina, concentrati. Al cane penserai più tardi.
"Sei pronta?" Mi chiede la ragazza prima di aprire la porta.
"Un po' nervosa." Le confesso.
"Andrai benissimo." Mi sorride e poi, finalmente, apre la porta facendo passare prima me. Mi ci vuole un attimo prima di mettere a fuoco l'ambiente. Il capannone è molto grande. Ci sono persone ovunque e ognuno sta svolgendo un compito diverso. Ci sono macchine da ripresa di ogni tipo. Varie attrezzature. C'è anche un tavolo pieno di stuzzichini.
"Caroline, finalmente!" Un ragazzo sulla trentina si avvicina a me sorridendomi. "Io sono il regista."
"È un vero piacere conoscerla." Gli sorrido timidamente.
"Avevano ragione. Sei identica al personaggio. Speriamo che tu sappia anche recitare." Scherza ridacchiando, io fingo una risata non sapendo bene come comportarmi e come interpretare quella battuta. "Seguimi, ti mostro il tuo camerino." Mi accompagna fino a una porta con scritto il mio nome. All'interno ci sono due ragazze.
"Loro sono la tua parrucchiera e la tua truccatrice." Il regista me li presenta. "Ti lascio a loro. Se hai domande, non esitare."
"Ho già una domanda." Lo fermo prima che se ne vada. "Che scena gireremo oggi?"
"Scena 7." Mi sorride e poi mi lascia da sola con le due ragazze che mi squadrano. Ora che le guardo meglio, si assomigliano tra di loro.
"E così tu sei la fortunata." Mi dice la parrucchiera con quasi del disprezzo nella voce. Ma chi si crede di essere?
"Michelle, non iniziare." L'altra ragazza si scusa al suo posto sorridendomi.
"Scusatemi, ma è la prima volta per me. Non so cosa devo fare." Confesso imbarazzata.
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Oscar
FanfictionHollywood è la città dei sogni. Ed è proprio qui dove si realizza quello di Carolina, ragazza timida e insicura, che frequenterà un'università di cinema e si troverà a recitare in un film. Imparerà a non avere paura, ad essere coraggiosa, ma sopratt...