Il ragazzo nuovo

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Passarono un pò di giorni da quello che era successo con Malfoy, Sabrina ha risolto con i suoi amici, ma ha perso totalmente il rapporto che aveva con Tom, aveva passato questi giorni serenamente con i suoi amici grifondoro, passavano giornate al lago nero ghiacciato oppure a vedere gli allenamenti di quiddich.

Tutti sono riuniti in sala grande e stava ascoltando il discorso di Albus Silente tranne Sabrina che non diete molto ascolto poichè stava utilizzando il telefono per parlare con le sue amiche, "vi presento Mattheo Riddle" disse il professore quando Harry diede una gomitata a Sabrina per farla accorgere del ragazzo nuovo, lei alzò lo sguardo verso il tavolo dei professori dove c'era il ragazzo nuovo che venne smistato in Serpeverde, "pensate sia il figlio di Lord Voldermort?" disse Hermione guardando i suoi amici in cerca di una risposta rassicurante, " e di chi altro senò" rispose Fred abbastanza preoccupato, "secondo voi è qui per Harry?" disse Sabrina mentre spegnava il cellulare, "non so" disse Hermione preoccupata mentre girò lo sguardo per vedere il nuovo arrivato, seguito da tutti i suoi compagni.

Il pranzo passò molto velocemente tra una risata e l'altra e ora Sabrina e le sue sue compagne di stanza erano nella stanza dei ragazzi, Harry e Ron, che cercavano di studiare per gli esami, "domani è il ballo e non riesco a pensare ad altro" disse Ginny alzandosi dal letto di Ron e lasciando i libri, "Madonna anche io" rispose Sabrina sbuffando, "io direi pausa" rispose Ron che si alzò da terra per sgranchirsi le gambe, "mi piace come idea" lo incoraggio Harry mentre chiudeva i libri seguito da Ginny e Sabrina, "io resto qui" rispose Hermione con la testa china sui libri, "tipico" disse Ron.
Harry, Ron, Ginny e Sabrina corsero via nei corridoi vuoti e quasi bui per andare al lago nero.
Quando arrivarono al portone di ingresso per uscire, videro il gruppetto dei serpeverde in lontananza, Blaise, Pensy, Astoria, Malfoy e un nuovo membro, Mattheo Riddle, Sabrina alla vista del gruppo si girò verso i suoi amici, "facciamo finta che non esistono ok?", "sempre se loro non ci infastidiscono" disse Ginny con un ghigno e alzando il passo lasciando indietro gli altri, "esatto" disse Harry seguendo Ginny, Sabrina guardò Ron in cerca di approvazione ma ottenne solo delle spallucce e un "se loro attaccano io attacco" da parte del ragazzo che la superò lasciandola sola dietro ai suoi amici, fece roteare gli occhi e poi corse dietro di loro.
"Ah quindi sei tu il famoso Potter" disse il ragazzo nuovo gettando la sigaretta e calpestandola per terra avvicinandosi a Harry che avanzava, "provi invidia? oh poverino" disse Ginny avvicinandosi con affianco Harry, "io invidioso? lo sono solo di me stesso, almeno adesso so bene la faccia di chi dovrò uccidere" disse il ragazzo squadrando da capo a piede Harry, "dovresti metterti in fila" disse Ron, "non penso proprio" rispose il ragazzo continuando a fissare Harry, "e lei chi è?" aggiunse guardando Sabrina, "lo so che sono fantastica ma evita di guardarmi, mi irriti" disse lei guardandolo e prendendo i suoi amici per andarsene e quando i giovani grifondoro li avevano quasi superato, Mattheo Riddle urlò "amo le sfide ma non ti permettere mai più di parlarmi così" prendendole il braccio e facendola girare, avevano il viso a pochi centimetri di distanza, lei non disse nulla era ipnotizzata dai suoi occhi, tutti li guardavano, Draco era irritato e Ron lo notò, le prese la mano e la tirò.
I ragazzi grifondoro si allontanarono irritati e arrabbiati mentre sentivano le risate del gruppo dei serpeverde alle spalle.

Il pomeriggio passò tranquillamente, Ginny e Sabrina erano andate a comprare il vestito per il giorno dopo e non facevano altro che parlare del ballo.
Una volta ritornati al castello ed essersi messi la divisa, Harry, Ron e Sabrina si erano diretti verso la sala grande per incontrasi con gli altri.
Sabrina aveva sotto braccio sia Ron che Harry che urlavano e scherzavano, una volta girato il corridoio della sala grande incontrarono Malfoy e Riddle che parlavano, "una cosa a tre Potter?" disse Il ragazzo nuovo lasciando Malfoy dietro per avvicinarsi ai tre ragazzi, "come scusa?" disse Sabrina lasciando i due ragazzi e avvicinandosi al ragazzo, erano faccia a faccia, Riddle aveva un ghigno sul viso e Malfoy era tanto irritato, il telefono di Sabrina squillo e tolse lo sguardo da Riddle per vedere chi fosse, era Tom, riattacco e mentre fece per entrare in sala grande Mattheo la prese per il braccio, "ti avviso grifondoro del cazzo, non farmi arrabbiare, potrei farti male in modi che nemmeno puoi immaginare" quando Sabrina fece per rispondere si sentì una voce tanto famigliare "cosa state facendo qui? andate immediatamente a mangiare" era la McGrannit   e Mattheo lascio la presa sulla ragazza, e tutti i ragazzi li presenti entrarono nella sala.

La sera passò molto in fretta, erano le due del mattino e Sabrina non riusciva a dormire, fissava il soffitto mentre sentiva la musica con le cuffie, i suoi pensieri andavano a Mattheo, Draco e poi Tom, l'aveva chiamata e lei non ha riattaccato, si sentiva terribilmente in colpa, si  girò verso la finestra illuminata dalla luce della luna, era chiara e limpida, la stanza era totalmente buia se non con la debole luce della luna, Hermione e Ginny dormivano profondamente e Sabrina si alzò dal letto, prese il telefono e andò nella sala comune, si sedette sul divano e chiamò Tom, non era sicuro che le avrebbe risposto ma almeno ci avrebbe provato.
Il cuore le balzava dentro il petto, a stento respirava e finalmente qualcuno rispose, era una voce che non conosceva, era la voce di una ragazza, "pronto?", Sabrina non rispose, non sapeva cosa dire, rimase lì, congelata, finalmente sentì la voce di Peter, "chi è?" disse il ragazzo con voce assonnata, "Sabrina" disse la ragazza irritata e assonata, Peter le prese il telefono per parlare con Sabrina ma lei riattacco, aveva gli occhi pieni di lacrime che piano piano scendevano e le rigavano il viso, non sapeva cosa fare o dire, rimase lì.
Solo dopo un pò di tempo si alzò dal divano e si mise il telefono nella tasca della felpa del pigiama, si voltò e vide uno specchio, si avvicinò, "lui è solo un amico, nulla di più" lo ripetè per tre volte e schiaffeggiandosi delicatamente il viso si asciugò le lacrime e andò a dormire.

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