il ritorno ad hogwarts

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I due giorni nel mondo babbano passarono molto in fretta, era già domenica mattina e le ragazze avevano il treno alle 10:30.
La prima che si svegliò fu Hermione alle 8:00 che si alzò dal suo sacco a pelo che fece sparire con un solo ondeggiare della bacchetta , la casa era silenziosa e vuota, i genitori di Sabrina erano usciti sul presto, la sorella maggiore era andata al lavoro e l'altra era andata all'università, quindi Hermione assonata e con i capelli arruffati andò barcollando verso la cucina e si preparò un pò di latte e dei cereali.
Quando finì la colazione per lei preparò del latte caldo per Sabrina e Ginny che mise sopra una tavoletta rigida di legno per portarla in camera.

H: buongiorno...
Sabrina emise un verso mentre Ginny si girò dall'altra parte, Hermione aprì le tende della finestra e così la stanza fu subito illuminata.
H: Vado a lavarmi però voi svegliatevi.
S: altri 5 minuti.
La ragazza con i capelli arruffati entrò in bagno e uscì dopo una venta di minuti già preparata con un filo di trucco, vide Sabrina che si stropicciava gli occhi mentre beveva il latte lasciato da Hermione prima.
S: ora vado a lavarmi io poi vai tu ginny?
G: S- si...
Sabrina prese il suo iphone e mentre si dirigeva verso il bagno con i suoi vestiti leggeva i messaggi.

•9:00•
Le ragazze erano tutte preparate, Sabrina con una gonna bianca prestata da Ginny, una felpa grigia e una camicia bianca sotto; Hermione con un pantalone largo sotto è una maglia aderente corta sopra che lasciava un filo di pancia scoperto; Ginny pantalone di tuta nero largo e una felpa molto grande sopra, ovviamente si dovevano mettere una giacca molto pesante essendo che fuori nevicava.
Le ragazze passarono mezz'ora a sentire la musica ad alto volume dal pc di Sabrina, cantavano e ballavano.
H: Avete le borse già pronte ?
Le ragazze annuirono e continuarono a cantare.
Passarono altri 10 minuti e Sabrina spense il pc.
S: Sono le 9:35 e alle 9:40 dovevamo vederci con gli altri quindi inizierei a scendere.
Le ragazze presero il loro giubbotto e le borse e uscirono di casa che con un incantesimo si chiuse e le luci si spensero.

Le ragazze incontrarono gli amici di Sabrina e presero il pullman, volevano stare insieme a lei fino all'ultimo momento e quando arrivarono alla stazione erano già 10: 20, si scambiarono i saluti con abbracci e baci, ci fu uno scambio di sguardi tra Peter e Sabrina che si guardarono con occhi dolci, erano abituati a salutarsi ma entrambi volevano stare insieme.
Le ragazze passarono il muro e entrarono nel treno per prendere posto.

Il viaggio non è stato particolare e dopo un bel pò di tempo arrivarono ad Hogwarts, la loro casa.
Andarono subito nella sala comune dei grifondoro per cambiarsi e mettersi vestiti più comodi e anche per salutare i ragazzi.

Arrivò l'orario di pranzo, le ragazze e i ragazzi si incamminarono per andare in sala grande e nel mentre incontrarono Neville e luna che si unirono a loro, dopo vari scherzi e risate, nel corridoio prima di quello dove si trovava la sala grande incontrarono un gruppo di serpeverde che cercava di istigarli, erano Draco, Pensy, Blaise e Goyle, cercarono di evitarli e una volta in sala grande si sedettero e mangiarono.

Harry chiese a gli altri se volessero allenarsi sul campo e quasi tutti accettarono tranne Sabrina e Hermione, ad entrambe non piaceva fare sport e preferiva sempre scampare a questi allenamenti essendo delle frane, Hermione disse che doveva vedersi nel cortile con luna per ripassare le lezioni e Sabrina semplicemente ammise di odiare lo sport e che quindi lei sarebbe stata in camera sua o in giro per la scuola.

Una volta finito il pranzo i ragazzi e Ginny andarono e prepararsi per gli allenamenti, Hermione si incontrò nel cortile con luna e Sabrina camminava tranquilla per i corridoi.
Era tranquilla e serena, sorrideva a tutti quelli che incontrava, pensava a cosa avrebbe potuto fare e prese il telefono, il campo era pessimo, sopratutto sulle scale quindi lasciò perdere.
Il corridoio era vuoto ma molto soleggiato, dalla finestra si poteva vedere la neve che cadeva e ogni tanto le piaceva soffermarsi a guardarla.
Una voce roca e forte all'improvviso echeggiò nel corridoio vuoto, Sabrina assunse un aria scocciata e irritata sul viso ma non si fermò, andò avanti tranquilla, senza dare nessuna importanza.
X: Ti ho detto di fermarti.
S: Preferisco di no, ciao.
Una mano forte e grande le prese il polso e la fece girare, Sabrina incontrò i suoi occhi ghiaccio, il suo sguardo vuoto ma il sorriso divertito c'era sempre, la guardava dall'alto verso il basso, non le lascio il polso, rimasero lì a fissarsi.
D: Sei tornata.
S: a quanto pare...
D: La scuola era molto meglio senza di te sai ?
S: immagino, scommetto che ti sei divertito.
D: Senza di te mi divertirei sicuro.
Un suono rimbombo per tutto il corridoio, era la suoneria del cellulare di Sabrina.
D: Che diavolo è?
S: Un telefono idiota e se permetti..
Sabrina fece cenno al polso e lui si staccò.
S: Pronto?
P: Ehy, volevo sapere come andasse.
Sabrina sorrise nel sentire quella voce ma lo nascose subito quando si ricordo chi aveva d'avanti, per un momento se ne era quasi dimenticata, la guardava schifata e scioccata.
D: Il tuo ragazzo ?
S: Sta zitto, comuqnue Peter ti posso richiamare?
P: o-oh si certo, chi ha parlato ?
S: oh nessuno tranqui-
D: Ora sarei nessuno?
S: Sta zitto, ti richiamo io... a dopo.
D: Uhuhuhu qualcuno si è fidanzato.
S: non sono affari tuoi.
D: Tranquilla non sono geloso tra noi è solo sesso.
Sabrina arrossì furiosamente mentre lui si mise a ridere.
S: Cosa ti fa pensare che io voglia fare sesso con te ?
D: Da come mi guardi.
S: Ovvero ? disgustata ?
D: Tranquilla lo so che hai una cotta per me... tutte la hanno
S: Mi dispiace ma anche no
D: vedremo cosa dirai quando ti sbatterò a questa colonna, urlerai il mio nome.
S: L'unica volta che urlerei il tuo nome e per farti allontanare da me.
D: Ti farò gridare il mio nome ma non per farmi allontanare.
S: Non contarci
D: È una sfida ?
Draco torreggiava su di lei, avanzava sempre di più la guardava dritta negli occhi, lei andava sempre più indietro, voleva andarsene, la sala comunque dei grifondoro era solo a due passi lontana da loro, eppure non voleva far credere a Draco che avesse paura.
S: Malfoy, sta lontano da me.
D: altrimenti ?
S: Malfoy non sfidarmi.
D: sai.. stavo pensando... e se continuassimo quello che stavamo facendo in punizione, magari facendo qualcosa di concreto?
S: Noi non abbiamo fatto nulla in punizione.
D: Questo quando ? quando ti ho gettata a terra e mi sono slacciato il pantalone d'avanti ai tuoi occhi o quando hai pulito?
S: Fortunatamente non è successo nulla e grazie a dio direi.
D: so che avresti voluto succhiarmelo.
S: Nemmeno. sotto. tortura.
D: Vedremo se resterai di parola.
Ormai erano alla fine del corridoio, lei toccava con le spalle il muro e lui torreggiava su di lei, aveva lui in mano la situazione, lei non voleva andarsene, voleva far vedere quanto fosse coraggiosa.
Le prese il collo, sorrise e si morse le labbra, la guardava dritto nei suoi occhi marroni, voleva farle vedere quanto lui potesse avere potere su di lei, non importa quando avrebbe urlato o pianto, lui doveva dimostrarle di essere più potente di lei.
Incomincio a baciarle il collo, le lasciava dei segni,  che nel mentre si mordeva il labbro inferiore e nella sua mente sperava che finisse il prima possibile, cercava di respingerlo ma non riusciva, era più forte, le prese i polsi e continuava a baciarle il collo.
S:C-credo che sia abbastanza smettila.
Lui non rispose
S: Malfoy basta.
Continuò a non risponderle e continuare a baciare il suo collo.
S: Malfoy sono seria adesso bas-
La bacio.
Lei rimase scioccata con gli occhi aperti che lo guardava, non sapeva cosa fare, era pietrificata per i primi momenti, cerco di riprendersi e quando realizzo completamente lo spinse via.
S: Che diavolo pensi di fare?
D: Oh andiamo so che lo vorresti, tu come tutte le altre sei mia.
S: Io non sono un cazzo di oggetto coglione.
Draco scoppio a ridere, lei era rimasta scioccata e lo guardava perplessa.
D: Hai paura che i tuoi amici vengano a sapere di questo o- ahhh ho capito.
S: c-cosa ?
D: Sei vergine.
S: No-non sono affari tuoi.
D: Tranquilla mi eccitano di più le verginelle come te.
S: Non farlo mai più.
D: Questo è solo l'inizio.
Draco le fece l'occhiolino, si morse le labbra e con una mano nella tasca dei pantaloni si girò e se ne andò.
Sabrina era ancora attaccata al muro, era perplessa, irritata e nervosa, incomincio a camminare verso la sala comunque e quando arrivò alla sua stanza si gettò sul letto.
Pensava a tutto, era così stranita, anche arrabbiata, passarono 10 minuti e quando ci pensava li veniva voglia solo di ucciderlo.
Per distrarsi accese il cellulare e si ricordò della chiamata di Peter e decise di richiamarlo.
Si sedette sul davanzale della finestra di camera sua e mentre guardava la neve che cadeva chiamò Peter.
P: Pronto?
S: Ehy, scusa se prima ti ho chiuso subito.
P: Non preoccuparti, come va ?
S: Bene bene, a te ?
P: Tutto normale... ma senti... chi era quello che aveva parlato?
S: O-oh era George, stava scherzando tranquillo.
P: Oh ok ahaha

i ragazzi parlarono per delle ore, amavano parlare, si confidavano in tutto eppure lei non ha avuto il coraggio di raccontarli di Draco, di tutto quello che succedeva con quel ragazzo biondo che le tormentava i pensieri.
Si sentiva così in colpa a non parlare di lui con il suo migliore amico, cercava il momento per dirglielo ma non riusciva.

Riuscì a pensare ad altro, Peter le faceva ridere, le faceva stare bene con se stessa, era l'unico che la calmava e la distraeva.
Entrambi avevano bisogno l'uno dell'altro eppure nessuno dei due voleva dirselo.

Dalla porte entrarono Hermione Ginny che ridevano e Sabrina chiuse con Peter.
H: Chi era ?
S: O-oh Peter.
G: Peter ehhhh
S: Daiii.
H: È successo qualcosa ?
S: No no perché ?
G: Sei la nostra migliore amica, avanti parla.
Sabrina rimase in silenzio per un pò prima di rispondere
S: Sul serio, nulla.
Le ragazze si guardarono e si capirono.
H: Draco?
S: Si...
G: Cosa ha fatto questa volta?

Sabrina si confido con le ragazze che la aiutarono e parlo con loro anche di Peter, non sapeva cosa provare e non poteva tornare a casa per scoprirlo, domani inizieranno le lezioni e non poteva distrarsi quindi le ragazze le consigliarono di fare chiamate con lui e di parlarne in caso lei provasse davvero qualcosa.
Ginny uscì anche il discorso di Fred e Sabrina disse alle ragazze quello che fosse successo sul treno e che per ora quello che ronzava nella sua testa era Peter.
Ginny parlò anche di Harry con le ragazze, dicendo di come guardava una certa Cho, confidando alle ragazze che sta abbastanza male per lui e lo stesso fece Hermione, parlò di Ron e del fatto che non la degnava di nessuna attenzione.
Tutte e tre si promisero che avrebbero chiuso con i ragazzi e che si sarebbero dedicati allo studio e al conoscere nuove persone.

•ora di cena•
Le ragazze uscirono dalla loro camera e si diressero verso la sala grande per la cena.
Al loro posto vicino ai ragazzi videro delle ragazze, Cho e lavanda che erano di fronte a Harry e Ron e due gemelle di fronte ai gemelli weasly.
Le ragazze si guardarono e fecero finta di nulla sedendosi lontano dai ragazzi.
Ge: Hey perché non vi sedete qui con noi?
G: Credo che avete già compagnia.
H: giá, ci si vede domani.

Le ragazze parlarono e nel mentre si avvicinarono Newt Scamander che si mise a parlare con Sabrina, un ragazzo alto e abbastanza muscoloso che giocava a quiddich che portava un suo amico, entrambi corvonero, e che parlavano con Ginny ed Hermione.
Le ragazze si guardarono divertite e ogni tanto si lanciavano occhiate di consenso e ridevano, si erano date anche appuntamento per il pomeriggio del giorno dopo con i ragazzi appena conosciuti.
Nel mentre Harry, Ron e i gemelli erano alquanto infastiditi dalle ragazze, tranne George che era irritato dal fatto che la sorella più piccola potesse parlare con un'altro ragazzo, ovviamente anche Fred e Ron erano parecchio gelosi per la sorella, ma pensarono anche a Sabrina ed Hermione.
Quando il ragazzo prese la mano di ginny tutti e quattro i ragazzi strinsero la forchetta e non badarono più alle ragazze che avevano di fronte.
R:Come osa toccare la nostra sorellina.
F: Giuro che se mi alzo...

Continuò così per tutta la cena e quando finirono le ragazze si alzarono insieme e andarono in camera senza parlare con i ragazzi.

Una volta nel letto Sabrina accese il telefono e messaggio un pò con Peter, parlarono finì alle 2 di notte e anche se non voleva chiudere quella conversazione doveva, l'indomani seguente aveva a prima ora Piton e non poteva fare tardi, diede la buona notte a Peter e si mise a dormire.
La camera era silenziosa e l'unica luce che entrava nella stanza era quella della luna della finestra accanto al letto di Sabrina che non riuscivano mai a coprire.

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