-Capitolo 1-

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T/N's pov

<<Yeager e Ackerman fin dal principio sono nemici, alcuni dipinti raffiguravano figure perfette, delle divinità coi capelli corvini, gli Ackerman, che combattevano contro alcune figure, gli Yeager >> spiegó il professore alla lavagna.

Sono T/N Yeager, e non credo a queste storie.

Sono solo miti e il mio cognome è una coincidenza.

<<Signore ma queste cose sono vere?>> chiese Armin alzando la mano.

<<Certo che no, sono solo leggende tramandate milioni di anni fa>> rispose, e per mia fortuna la campanella suonò, cioè il momento di tornare a casa.

Era meglio evitare a tutti i costi di parlare con chiunque, soprattutto con mio fratello Eren.

Dio quanto lo odiavo, per colpa sua sono stata cacciata di casa, il motivo non me lo ricordo nemmeno.

Stavo passando vicino ad Historia, la ragazza più popolare dell'intera scuola, anche lei odiosa.

<<ups>> disse lei facendomi lo sgambetto.

Si comporta come la solita ragazza antipatica dei film americani, la copia sputata guarda.

<<Oddio, stai bene? Non volevo>> disse chinandosi alla mia altezza.

All'inizio eravamo amiche, ma quando si è unita alle cheerleader è diventata insopportabile.

<<Bella questa Historia!>> esclamò una ragazza vicino a lei.

Ymir Fritz, fidanzata di Historia, anche lei non è così simpatica.

<<Historia!>> esclamò Eren.

<<Che fai? Vuoi proteggere la tua sorellina? >> chiese scocciata.

<<Certo che no, volevo solo chiederti se volevi uscire con me e Armin, puoi portare la tua ambigua fidanzata se vuoi>>

Bene ora che sono occupati posso andarmene.

Mi alzai e iniziai a correre il più velocemente possibile, mettendomi il cappuccio per evitare di essere riconosciuta.

<<hey dove cazzo vai! >> urló Eren iniziando a corrermi dietro.

Maledetto ringrazia che non ti abbia ancora menato perché hai Reiner che ti difende.

Uscì dalla scuola con Eren che mi stava ancora dietro, e dopo qualche minuto di corsa mi tiró per lo zaino facendomi cadere di schiena.

<<Patetica>> disse sfilandomi lo zaino di dosso.

<<Sei un lurido bastardo >>

<<Eren, ancora alle prese con questa? Credevo te ne fossi liberata >> chiese testa a nido di uccello avvicinandosi al suo amico.

<<Voglio solo darle una lezione >> disse buttandomi lo zaino nella fontana lì vicino.

<<No! >> esclamai, ma era troppo tardi, lo zaino che non era chiuso bene si era aperto, rilasciando libri e quaderni che si inzupparono.

<<Mamma se n'è andata per colpa tua stronza >> disse per poi andarsene.

Mi morsi il labbro inferiore per non piangere, e successivamente mi avvicinai alla fontana.

Mi abbassai a raccogliere tutto, bagnandomi i pantaloni e le maniche, provocandomi un'enorme sensazione di fastidio.

Ero completamente fradicia ma non mi importava nulla, non era il maggiore dei miei problemi.

Mentre camminavo si era fatta addirittura sera, finché un'idea malata non mi venne in mente.

C'era un ponte, abbastanza alto ma non troppo, sapevo solo che lì l'acqua era molto profonda.

Mi avvicinai, mettendomi in piedi sul bordo.

Ero molto vicino a casa mia, ma non ci sarei tornata, mai più.

Guardai la luna, era bellissima, uno spettacolo fantastico, mozzafiato.

Sorrisi e guardai in basso.

<<Spero tu sia felice, Eren >> dissi chiudendo gli occhi.

Li riaprì quando sentì il forte rumore di un vetro spaccarsi, perciò mi girai e notai che il vetro rotto era del mio appartamento.

Spalancai gli occhi e lasciai perdere tutto quello che stavo per fare, per correre a casa mia.

Presi le chiavi ed entrai nell'appartamento, ultimo piano.

Una volta entrata mi iniziarono a tremare le gambe.

Non avrei fatto come nei film horror a chiedere "c'è nessuno?" sapevo che c'era qualcuno.

Andai di soppiatto in cucina e presi dal cassetto un coltello stando attenta a fare meno rumore possibile.

Deglutì ed andai in camera, era lì da dove proveniva il rumore.

Aprì la porta, l'unica luce che c'era era quella lunare.

Il cuore mi martellava nel petto quasi avevo paura che uscisse.

A terra c'era la coperta con qualcuno sotto, si stava muovendo.

<<C-Chi sei! >> chiesi puntando il coltello all'individuo.

Riuscì ad uscire dalla coperta.

Aveva capelli corvini che ricordavano vagamente un taglio militare, gli occhi grigi con una punta di celeste e pieni di vita, la pelle candida e pallida, ma sul naso, sulle guance e sugli arti era celeste, con dei puntini bianchi, e aveva due ali, rotte e insanguinate.

La cosa che lo faceva spiccare erano i due piccoli corni bianchi sulle fronte.
Era a dir poco, bellissimo.

Uscì dal mio stato di trance quando la creatura si alzó.

<<C-Chi sei! >> ridissi io puntandogli il coltello.

Aveva solo un sottile tessuto bianco in vita, mentre per la parte superiore era a petto nudo, cosa che metteva in risalto in fisico.

<<Umana? >> mi chiese senza rispondere.

Io ero come paralizzata, era affascinante ma spaventoso.

<<Mi capisci? >> chiese.

Io annuì leggermente ancora sconvolta.

<<Ma tu che cosa sei? >> chiesi piena di domande.

<<Per il momento non ti interessa saperlo>>

<<entri in casa mia e hai il coraggio di non presentarti!? >>

<<Se non te lo dico è perché non posso dirtelo >> rispose seccato.

Però mi ricorda tantissimo qualcosa che ho già visto, forse oggi.

Mi venne un lampo di genio.

Mi tolsi lo zaino e iniziai a cercare il libro di storia dell'arte, mente la creatura mi guardava attenta ad ogni mio movimento.

Tirai fuori il libro e andai alla pagina trecentoventiquattro, e vidi effettivamente un dipinto di un qualcosa che sembrava questo... Individuo?

Guardai la descrizione sotto.

Dipinto Ackerman, museo di Varsavia.
27x36 Olio su tavola

<<Ackerman!? >>

Angolo atroce

Di sicuro, e dico di sicuro, ci saranno commenti come: ma Historia non è così.

Nella versione dove vanno a scuola (non aot junior high, ma solo le scenette a fine manga) historia è così.

Comunque spero possiate capire le voi che volevate l'altra che non è stata una mia scelta, mi sono basata su quello che mi avete chiesto voi :(

Talking to the moon ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora