-Capitolo 22-

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T/N's pov

<<woah>> risposi abbastanza sconvolta.

<<Ora se non ti dispiace me ne vado>> rispose scocciato.

<<Va bene >> dissi.

In fondo dovevo sempre fare il programma per Tokyo.

<<Comunque mettiti qualcosa addosso>> mi disse lanciandomi una maglietta.

<<Mhm>> annuì digitando sul computer.

Lui se ne andó.

In circa un'ora avevo fatto tutto il programma, alla fine non mi restava che chiedere ad Eren se ci avrebbe portati all'aeroporto..

Presi il telefono e cliccai sul nome "Eren" semplicemente Eren.

<<cosa vuoi? Ti sei lasciata col tuo fidanzato e vuoi supporto morale? Scordatelo >>

<<No Eren, devo chiederti se verso le quattro di mattina di dopodomani puoi venire davanti a casa mia con la macchina per prendere me e Levi>> chiesi titubante.

<<T/N ma dai! Potresti far la comica!>> disse lui.

<<Perfavore Eren, posso pagarti>>

<<Nah mi sento buono, ti verró a prendere >>

<<Davvero? Cioè non è tipo una truffa o che so io? >>

<<Non preoccuparti>> mi rispose per poi riattaccare.

Boh al massimo mi farò prendere da qualcun'altro.

Levi in quel momento entró in stanza.

<<Oi T/N>> disse lui.

<<Hey >> risposi mettendomi la maglia.

<<Comunque, indovina dopodomani dove andiamo?>> chiesi.

<<a mangiare sushi?>> chiese emozionato.

<<No, ancora meglio, in Giappone! >> esclamai sorridendo.

<<In Giappone?>> chiese abbastanza stupito.

<<Mi è costato un pó, anzi forse un pó troppo, però sarà divertente>> dissi facendo spallucce.

<<Io l'ho detto che sei da sposare>> disse abbozzando un piccolo sorriso.

<<Ti sparirà quel sorriso quando mi dovrai dire quella cosa, sai quando mi hai detto nel bagno che se ti avessi portato in Giappone mi avresti detto una cosa>>

<<Cazzo è vero... >> rispose.

<<Non sarà niente di grave, ho già fatto il programma e ci verrà a prendere Eren>>

<<Eren? Oddio perfavore no>> disse sbuffando.

<<Vabbè ci porterà solo in aeroporto>> dissi tranquilla.

<<Non solo mai salito su un aereo, com'è?>> mi chiese.

<<Se non soffri di vertigini allora non dovresti avere problemi>>

<<Comunque ti ricordo che io non sono umano, in caso precipiti l'aereo posso salvarti io>> disse facendo come al solito l'esagerato.

<<Quanto mi metti sicurezza... >> dissi ironica.

<<Lo so>>

Passarono due giorni, era notte fonda fonda, e io e Levi stavamo scendendo con una valigia e una borsa frigo.

Talking to the moon ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora