Oggi sarei dovuta andare a cena con JJ, stavo giocando. Volevo avvicinarmi a lui per sapere la verità e soprattutto volevo vedere se era veramente una persona cattiva. Raccontai il mio piano a MJ, il quale mi disse di stare abbastanza attenta e che se fosse successo qualcosa avrei dovuto chiamarlo subito. L'appuntamento era alle sei di sera, probabilmente saremmo andati a fare una passeggiata prima di andare da qualche parte a mangiare. Decisi di passare la mia mattinata con le ragazze che non vedevo da un po' sia per via del lavoro sia perì via dei loro impegni universitari e gli esami.
"Eccoci" urlò Lee So-Yon spuntando dalla porta con dei gelati. Le feci accomodare nel balcone dato che la giornata era bellissima.
"Come vi va?" chiesi io.
"Benissimo, finalmente gli esami sono quasi al termine e soprattutto Park Ha-Eun può finalmente rivedere il suo amore. Si lamenta sempre" disse stuzzicando l'amica, la quale era visibilmente triste.
"Dai che tutto questo finirà presto e poi passerete l'estate assieme" la consolai.
"Tu che ci dici? Hai scoperto qualcosa?" chiese Park Ha-Eun. Non sapevo se potevo dirle la verità, avevo promesso a MJ di mantenere il segreto, così le raccontai solo una parte.
"Penso di aver visto lei. Una volta una ragazza è venuta al locale per vedere JJ e la loro conversazione era strana. Parlavano di un accordo" raccontai.
"Mamma mia, JJ non mi piace e non piace nemmeno a Kang Ha-Joon. Stai attenta" disse la ragazza.
"Non piace a molti, ma voglio scoprire cosa sta tramando, anche se non mi dovrei intromettere".
"Lo fai per Rocky, perché ti piace vero?" mi stuzzicò Lee So-Yon. Mi piaceva? Cosa avrei dovuto rispondere? In un mese avevo parlato con lui poche volte quindi non lo conoscevo abbastanza bene però fisicamente lo trovavo un bel ragazzo e mi attirava molto il velo di mistero che si era costruito attorno a sé.
"Non lo so, ma qualcosa mi dice che in tutto questo casino io c'entri qualcosa".
Continuammo a parlare, ma poi le ragazze tornarono a studiare e io dopo aver pranzato iniziai a sistemarmi. Mi feci una doccia e mi feci dei boccoli. Feci un trucco abbastanza leggero e poi cercai di capire cosa avrei potuto indossare.
Mezz'ora dopo aver contemplato il mio guardaroba, optai per un pantalone nero e una camicia color pesca e delle Vans. Non volevo sembrare troppo elegante, d'altronde sarei uscita con un semplice amico, ma soprattutto avevo paura di cosa avrebbe potuto fare se avessi indossato una gonna o un vestito. Il solo pensiero mi fece rabbrividire, scacciai i brutti pensieri e finì di sistemarmi.
Verso le sei del pomeriggio mi arrivò un messaggio.
Da JJ: "Sam sono sotto casa tua, ti aspetto". Feci un respiro profondo e uscì di casa dirigendomi verso la moto di JJ. Lo salutai tranquillamente, misi il casco e partimmo. Questa volta, abbracciandolo non provavo una sensazione piacevole ma quasi avevo paura di toccarlo. Dopo una ventina di muniti arrivammo al parco.
"Sta volta ci sono io con te quindi puoi stare tranquilla" disse JJ sedendosi sul prato e guardando il fiume scorrere. Quel posto era sempre più meraviglioso, soprattutto quando il sole stava per tramontare.
"Già" dissi io sedendomi accanto a lui. Parlammo delle giornate al bar e mi raccontò come si comportavano le vecchie cameriere alla vista dei cantanti o degli attori.
"Una ragazza, al suo primo giorno, appena vide JB svenne immediatamente" disse ridendo e facendo ridere anche me.
"Tu sei sempre stata diversa, in tutto e per tutto. So che per te tutto questo non ha valore, ma per me averti qui accanto è importante" disse guardandomi negli occhi. Mi fece abbastanza paura vedere i suoi occhi così profondi, ma dovevo stare al gioco, quindi lasciai che mi prendesse per mano e mi facesse alzare. Mentre ci dirigevamo alla moto, non staccò la sua mano dalla mia e la lasciò solo per aiutarmi a mettere il casco. Durante il tragitto notai che la direzione in cui stavamo procedendo mi era familiare, infatti dopo un paio di minuti parcheggiò davanti al "nostro" locale.
"Stasera è tutto per noi" disse aprendomi la porta. Al centro della sala c'era un tavolo apparecchiato.
"Jin-Young ci ha preparato la cena. Pensavo che un posto così sarebbe stato perfetto". Gli sorrisi e mi sedetti mentre lui dalla cucina iniziava a portare le prime portate. Vidi il suo telefono illuminarsi ripetutamente, così controllando che fosse in cucina, sbirciai i messaggi.Da Sakura: "Cerca di tenerla lontana da Rocky".
"L'ho vista al parco con lui e poi con MJ sul tetto della fantagio, assicurati che non sappia la verità".
"Sai che ti costerà tutto questo se qualcosa va storto, vero?".Non potevo credere a quello che avevo appena letto. Era lui che aveva ordinato di seguirmi e lei lo minacciava. C'erano tutti e due dietro tutto.
Così mandai un messaggio a MJ."Sono al locale, ho scoperto alcune cose..."
Ad un certo punto vidi che stava per rientrare in sala e mi misi composta. Anche mentre cenavamo parlavamo dei nostri interessi cercando di conoscerci meglio. Avevamo molte cose in comune ma questo non significava che avrei dovuto farmelo piacere, soprattutto dopo quello che avevo letto. Ad un certo punto lo vidi prendermi per mano da sopra il tavolo e io mi scostai con la scusa di andare a prendere un'altra bottiglia di acqua.
"Perché non ti piaccio?" - chiese di punto in bianco - "perché non posso piacerti io?" continuò.
"JJ per me sei un caro amico, mi dispiace se non riesco a vederti come qualcosa di più".
"Perché?" urlò alzandosi violentemente dal tavolo.
"Calmati JJ". Iniziai ad indietreggiare dato che lui si avvicinava sempre di più a me. Sentivo l'odore dell'alcol entrare nelle mie narici. Probabilmente mentre era in cucina aveva bevuto.
"Sai cosa avevo organizzato per te stasera?" disse accarezzandomi la faccia "Volevo farti mia per sempre così avresti evitato di indagare sul mio passato. Ma invece hai ficcato il naso in questioni che non ti riguardavano". Continuava a toccarmi il viso malgrado tentassi di divincolarmi.
"Non so di cosa tu stia parlando, ti prego lasciami". Cercai di divincolarmi ma mi prese per i polsi e mi sbatte al muro facendomi sbattere il fianco contro lo spigolo di un mobile.
"JJ mi fai male" continuai, ma lui non voleva lasciarmi.
"Vediamo che succede ora" disse prendendo il suo telefono e componendo un numero- "Entra" disse.
Sentì la porta del retro sbattere e vidi entrare Sakura che piano piano si avvicinò a me.
"Cosa sai?" disse.
"Niente giuro" cercai di dire tra i gemiti di dolore. JJ stringeva sempre di più la presa sui miei polsi.
"Oh, che tenera fai l'innocente? Devi stare lontana dai ragazzi e soprattutto da Rocky se vuoi essere lasciata in pace. Chiaro?" disse lei tirandomi per i capelli e annuì.
"Credevi che JJ ti amasse davvero?" - continuò - "Poverina, lui ama solo me da anni" rise. Poi vidi lei sparire dalla porta di emergenza e lui prendere le sue cose.
"Ti tengo d'occhio" disse JJ prima di andarsene. Caddi a terra, stremata dal dolore. Vidi il mio fianco che iniziava a colorarsi di viola così come i miei polsi, come avrei potuto nasconderli? Scoppiai a piangere, come potevo cacciarmi sempre nei guai? Quello di JJ era solo una scusa per farmi allontanare dal conoscere la verità.
Piano piano mi alzai e mi sistemai un po' ed uscì dal locale. Mi accertai che non ci fosse l'ombra della moto di JJ e piano piano mi incamminai verso casa. Quando presi il telefono per vedere l'orario, mezzanotte e mezza, notai molti messaggi.Da MJ: "Dimmi che stai bene?", "Sam mi sto preoccupando?", "Resta lì che sto venendo".
Sapevo che qualcuno mi stava ancora tenendo d'occhio e sapevo che se avrebbero visto MJ la situazione sarebbe peggiorata per entrambi, così gli mandai un messaggio.
A MJ: "Tranquillo tutto ok, mi sono sbagliata. Ora sono a casa, ci sentiamo 😉". Glielo inviai prendendo un respiro profondo.
Giunta finalmente a casa mi feci una doccia fredda e misi del ghiaccio sui lividi. Una volta messa a letto cercai di dormire ma durante la notte gli incubi mi perseguitavano, così mi misi nel terrazzo. Da fuori potei vedere una figura vestita di nero guardare verso la mia casa. Non sarei stata più al sicuro.
Tornai dentro e passai la notte insonne.
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"Un amore tra le stelle"
FanfictionSamantha, ragazza italiana che da sempre sogna di andare a vivere in Corea, riesce a realizzare il suo sogno e scappa dalla sua vita asfissiante per cominciare una nuova avventura. Inizia a lavorare per un ristorante, "별" (stella in italiano), dedic...