Capitolo 12 ~ "Ci si rivede"

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La settimana di prova per fortuna era quasi giunta al termine e il manager ci disse che avremmo potuto lavorare liberamente per tutti, quindi non saremmo più dipesi dai Got7.
Rispetto gli altri giorni della settimana, il venerdì era sempre pieno di cose da fare per come ci avevano spiegato, perché il sabato e la domenica i ragazzi o riposavano o erano sommersi di interviste. Per nostra sfortuna era il secondo caso, quindi dovemmo attrezzarci per iniziare una lunga giornata.
Quando arrivammo alla sede io e Min-Youk ci dirigemmo subito nell’ufficio del manager.

“Ragazzi, buongiorno” disse appena entrammo nel suo ufficio e ricambiammo.

“Min-Youk tu dovresti aiutare un altro gruppo per oggi se non è un problema. Sam tu invece seguirai i ragazzi per un set fotografico e poi stasera dovresti fare un servizio unico a Jackson per un programma”. Raggelai a quelle parole, il mio amico era abbastanza preoccupato ma se avessi rifiutato non avrei potuto firmare il contratto, così accettai.

“Per favore, tieni sempre il telefono con te” disse il mio amico terribilmente preoccupato prima di andarsene seguendo delle ragazze.
Mentre sospirai sentì qualcuno toccarmi la spalla da dietro. Mi voltai e vidi JB sorridente, istintivamente mi scansai da lui.

“Pronta per oggi?”. Annuì. – “Volevo scusarmi per gli altri giorni, non avrei dovuto comportarmi in quel modo, scusa veramente. Mi farò perdonare” continuò a dire sorridendo. Qualcosa dentro di me mi invitò a fidarmi di lui. C’era sempre stato per me, so che per quanto riguarda il lavoro diventa molto suscettibile, quindi lo perdonai.

Ci dirigemmo verso gli studio dove il manager ci aspettava per spiegarci cosa avremmo dovuto fare.

“Allora ragazzi, oggi scatteremo delle foto da inserire nell’album. Purtroppo, non possiamo muoverci molto, quindi faremo qualche scatto qui. Il tema è il vintage. Pronti?” disse entusiasta per ricevere un semplice e secco “si” dai ragazzi, addirittura alcuni di loro sbuffarono.

Mi diressi verso la sala adiacente dove era allestito il set con le luci e il telo bianco. Sistemai la macchina fotografica e la videocamera, per registrare i retroscena, mentre i ragazzi si truccavano e vestivano negli spogliatoi. Per fortuna la mattinata passò in fretta e senza problemi. I ragazzi erano talmente concentrati su altro che non mi diedero il tormento e quindi potei essere libera per il pranzo.
Così verso l’una presi il mio pranzo e salì sul tetto senza avvisare i ragazzi, infatti mi resi conto di aver lasciato il telefono nello studio al piano di sotto. Sospirai e mi sedetti a mangiare mentre mi godevo la luce del sole. Ogni tanto controllavo l’orario per non far tardi dai ragazzi per la seconda parte del set fotografico.

“Come mai qui?”. Mi girai e vidi Moonbin fermo a fissarmi. Lo salutai e gli feci cenno di sedersi accanto a me.

“Erano talmente concentrati che sono fuggita per mangiare in pace” dissi io per ricevere un sorriso come risposta. Moonbin è sempre stato un bel ragazzo, in forma e sempre sorridente, ma anche un po’ timido.

“Tu come mai qui?” chiesi io, sapevo che erano impegnati.

“Sono scappato anche io” rispose ridendo ma si vedeva che dentro era triste.

“Successo qualcosa?” chiesi io per vederlo abbassare lo sguardo. “Puoi parlare con me” continuai.

“Non so perché ultimamente Eunwoo mi evita e mi rattrista perché è il mio migliore amico” disse.
Mi rattristiva vederlo così.

“Forse è molto impegnato, sai quanto si impegna quando c’è una nuova cosa. Prova a parlarci la sera prima di tornare in dormitorio” dissi. Purtroppo, era ora di scendere sotto, così lo salutai e me ne andai.

Iniziammo la seconda parte del set, scattando circa mille foto fino alle sette di sera. Stremati ci sedemmo per terra per scegliere quelle di loro gradimento e segnammo alcune modifiche da riportare. Nel frattempo, parlammo e ridemmo, tutto sommato i ragazzi non sembravano tanto antipatici come apparivano, forse perché erano stanchi e felici dei risultati ottenuti. Mentre gli altri si andavano a cambiare e io aspettavo Jackson per il programma, venne verso di me BamBam. Con lui non avevo avuto nessun dialogo da quando ero arrivata.

“Sam hai un minuto?” mi chiese e gli annui. Ci sedemmo e prese un respiro profondo.

“So che sai del mio biglietto per il tuo amico. Non ho nemmeno avuto il coraggio di fare un passo verso di lui e sembra che mi disprezzi. Siamo talmente irascibili per tutto lo stress dell’album che non ci rendiamo conto di essere antipatici. Almeno per me è così” prese un respiro profondo – “potresti aiutarmi? A me piace molto Min-Youk”. Sembrava sincero, era anche l’unico che non mi aveva mai creato problemi. Gli annuì.

“Sì ma se lo fai soffrire te la vedrai con me” dissi io minacciandolo. Entusiasta mi abbracciò e se ne andò mentre io raccolsi la mia roba e mi diressi in corridoio ad aspettare Jackson. Avevo un po’ di paura per quello che avrebbe potuto fare ma dovetti resistere. Appena uscì dalla stanza mi guardò in una maniera che mi spaventò.

“Puoi andare, mi aiuterà qualcun altro. Oggi hai fatto tanto” disse per andarsene. Non sapevo se essere contenta o scioccata. Il suo tono era strano, quasi arrabbiato ma non gli diedi molto peso e me ne andai. Mentre camminavo nel corridoio vidi BamBam presentarsi timidamente a Min-Youk. Finalmente si era preso di coraggio, osservandoli da lontano mi resi conto che stavano molto bene assieme. Continuai a camminare fino a quando non sentì dei passi nella sala danza. Vidi Eunwoo provare una coreografia così bussai e lo salutai.

“Oggi libera?” chiese felice e gli annuì. Avvisai MJ che ero in sala ballo e mi disse che sarebbe arrivato con gli altri.

“Cosa provavi?” chiesi.

“Inventavo passi sulle note di Call Out. Mi mette molta carica quella canzone” disse un po’ triste.

“In questo periodo sei strano. Tutto ok?” chiesi io toccandogli la spalla in senso di conforto. Eunwoo è sempre stato quello più serio, più responsabile e delle volte caricava tutto su di sé senza mai aprirsi a nessuno.

“Sono solo stanco” disse.

“Ok ma non trascurare gli amici”. Capì subito quello che intendevo.

“Insegnami il ballo dai” dissi cambiando discorso e mettendo play. Ridemmo molto perché entrambi non eccellevamo nel ballo e mentre cantavamo e ballavamo arrivarono gli altri ragazzi.

MJ urlò e si unì a noi assieme a tutti tranne Rocky, lui rimase sulla soglia della porta a fissarmi.
Ad un certo punto, quando stavo per andare verso di lui vidi entrare una ragazza che lo abbracciò e lo chiamò “Tesoro”. Rimasi ferma a fissare la scena, come se stessi trattenendo il respiro e tutto quello attorno a me si fermò per quello che sembrava essere l’eternità.

“Sei…” disse Rocky. La prese per mano ed uscirono facendo finta che io non esistessi.

“Sam, stai piangendo” disse MJ richiamandomi alla realtà. Non mi resi conto che il mio viso era rigato dalle lacrime. Perché stavo reagendo così?

“Le troppe risate” – mentì – “Ora vado che domani ho molto da fare”. Presi le mie cose e iniziai a correre. Quando fui fuori dalla struttura, scoppiai a piangere e sentì qualcuno fermarsi davanti a me.
Appena alzai lo sguardo trovai JB che mi guardava con uno sguardo confuso e preoccupato.

“Perché stai piangendo? È successo qualcosa?” chiese.

“Nulla, una stupidaggine” dissi. Si offrì di accompagnarmi a casa ma rifiutai.

“Vado sola, grazie” risposi secca e me ne andai. Avevo bisogno di camminare e pensare. Forse era solo un’amica, però se lo fosse stato non avrebbe dovuto chiamarlo in quel modo. Pensandoci ero stata una stupida, un idol come lui non poteva stare con una come me. Cercando su internet trovai la ragazza. Era una rapper del gruppo Weki Meki. Ora tutto era chiaro: avevano la stessa età, le stesse passioni ed erano entrambi idol. Presi un respiro profondo, come una rassegnazione. Cosa mi aspettavo?
Nella strada di ritorno sentivo come se qualcuno mi stesse seguendo, così accelerai il passo e finalmente arrivai a casa. Appena salì vidi qualcuno seduto sul mio balcone, non potevo credere ai miei occhi.

“Ci si rivede cara Sam”.

"Un amore tra le stelle"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora