Capitolo 9 ~ Luna Park

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Sentivo la luce sfiorarmi il viso quindi piano piano aprì gli occhi, la mia stanza era soqquadro e accanto a me c’era ancora Min-Youk addormentato. Presi il telefono per vedere che ore fossero, erano solo le sei e mezza del mattino. Mi alzai e andai a prendere una boccata di aria fresca fuori nel mio balcone e poi decisi di prepararmi un caffè e di svegliare almeno le ragazze.
Queste, si lamentarono per circa dieci minuti e poi si alzarono per tornare nel loro appartamento, mentre io rimasi seduta in balcone fino a che non mi addormentai di nuovo.

“Ti chiedo di perdonarmi se ti tratto male, ma già ti sei fatta male una volta e non voglio metterti in mezzo a questioni che non sono adatte a te. Fai tanto la dura ma so che hai un cuore buono. Vorrei lasciarti andare ma non ci riesco perché quando sono con te mi sento strano, credo che tu sia importantissima per me...” disse Rocky mentre si trovava davanti a me. Piano piano si chinò verso di me, ero sicura che mi avrebbe baciata…

“SAM. SAMANTHA”. Mi svegliai di botto e vidi il mio amico davanti a me in pigiama che si grattava la testa.

“Perché hai dormito fuori?” chiese. A quindi era solo un sogno, eppure era così realistico. Il mio cuore non smetteva di battere forte.

“Ero uscita a prendere un po’ di aria e mi sono addormentata” dissi grattandomi la testa.

“Stai bene? Sei tutta rossa, non è che hai preso un’insolazione?” disse preoccupato toccandomi la testa.

“Tranquillo, tutto ok. Mi vado a lavare” dissi mentre mi rialzai per entrare in casa. Il mio amico, nel frattempo, si sistemò per tornare a casa sua.
Mentre ero seduta in balcone a godermi la giornata meravigliosa, sbirciai un po’ i social e messaggiai con MJ.

Da MJ: “Stasera vieni a mangiare qui?”.
A MJ: “Stasera non posso, ho un impegno”.
Da MJ: “Sei con JB?”.
A MJ: “Si”.
Da MJ: “Uff”.

Non risposi più, era strano il suo comportamento. C’era rimasto male? Sarei diventata pazza se continuavo a pensarci quindi decisi di alzarmi e sistemare un po’ casa. Lavai e misi in ordine la cucina e la stanza da letto, feci una lavatrice e stesi la biancheria, mi affacciai e vidi una persona ferma a fissare nella mia direzione, avevo un brutto presentimento ma ad un certo punto vidi la persona sparire dietro l’angolo.
Presi il mio telefono e notai un nuovo messaggio.

Da JB: “Ti vengo a prendere alle 17. A dopo”.
Non gli risposi e rientrai in casa sicura che non sarei più uscita se non quando mi sarebbe venuta a prendere JB.

Verso l’una non sapevo se mangiare qualcosa, mi si era chiuso lo stomaco, così preferì non mangiare nulla perché se mi fossi forzata mi sarei sentita male. Non volevo rovinarmi la serata con JB solo per uno strano presentimento anche se avevo troppa paura. Forse avrei dovuto cambiare casa e andare a vivere con qualcuno giusto per non restare sola. Sospirai e stremata dai mille pensieri mi buttai a letto e guardai dei video su YouTube.
Verso le quattro iniziai ad entrare nel panico perché non sapevo cosa avrei dovuto indossare così decisi prima di truccarmi. Feci un trucco leggero; ombretto marrone, eyeliner, mascara e un po’ di correttore. Alla fine, decisi cosa avrei potuto indossare. Scelsi un jeans chiaro attillato, una camicia a righe bianca e azzurra e delle Vans blu. Preparai la borsa con lo stretto necessario e mi guardai allo specchio, avevo scelto un look sportivo ma abbastanza femminile e comodo. Mi sistemai un po’ i capelli e aspettai un messaggio di JB, che non tardò ad arrivare.

Da JB: “Sono qui sotto, puoi scendere”.

Presi un respiro profondo, chiusi la porta di casa e scesi le scale per trovarlo davanti a me appoggiato ad un BMW nero. Lui era perfetto, i capelli lunghi gli ricadevano con eleganza davanti al volto. Indossava un paio di jeans neri attillati, una camicia bianca e un giubbotto di pelle nero. Appena mi vide sorrise e venne verso di me per salutarmi, mi prese dai fianchi e mi diede un bacio sulla guancia.

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