Il giorno dopo decisi di andare lo stesso a lavoro, per non far insospettire i ragazzi e soprattutto JJ. Mi preparai e mi misi dei bracciali così da coprire i lividi anche se non conclusi molto. Mi vestì e mi incamminai verso la fermata dell’autobus, quando mi arrivò un messaggio.Da JJ: “Oggi ci sono i ragazzi, guai a te se fai parola di qualcosa”.
Non risposi, anche perché quel messaggio non meritava risposta. Scesa dall’autobus mi diressi verso il locale il quale era già aperto con dentro i miei colleghi già in divisa. Salutai tutti come se nulla fosse successo.
“Ehi principessa” urlò Min-Youk correndo ad abbracciarmi. Gli sorrisi e mi andai a cambiare per iniziare una nuova giornata.
Quel giorno, malgrado facessi finta che tutto andasse bene, non riuscivo a parlare o a sorridere e soprattutto avevo paura quando JJ mi si avvicinava o mi guardava e di tutto ciò Min-Youk se n’era accorto.
Verso l’una arrivarono i ragazzi come d’abitudine. Li accolsi sorridendo e li condussi al loro tavolo.“Ragazzi vi porto il solito da bere?” chiesi sforzandomi di sorridere e loro annuirono.
Mentre andavo a prendere da bere, JJ mi afferrò per il polso facendomi sussultare per il dolore.“Se continui così si renderanno conto che qualcosa non va” disse per poi lasciarmi andare. Una lacrima mi scese sul viso ma l’asciugai subito e portai da bere ai ragazzi i quali continuavano a squadrarmi dalla testa fino ai piedi anche se continuavo a sorridere. Per fortuna c’era molta gente per cui JJ era sempre occupato con gli altri clienti. Appena finito di servire gli Astro, andai in bagno per sciacquarmi la faccia ma qualcuno entrò chiudendo la porta dietro di sé. Mi girai e vidi Rocky.
“Che sta succedendo?” disse serio.
“Niente, scusa ma devo tornare al lavoro” dissi superandolo, ma lui mi prese per il polso per fermami, facendomi sussultare per il dolore.
“Cosa hai lì?” disse serio. Prese il mio polso e spostò i bracciali.
“Come te li sei fatti?” - chiese – “Dimmelo” urlò.
“Per favore fammi andare via” gli dissi riuscendo a staccarmi dalla sua presa e uscendo dal bagno per andare verso l’uscita di emergenza a riprendere fiato.
“Cosa gli hai detto?” mi chiese JJ che spuntò alle mie spalle.
“Niente, giuro” rabbrividì a vederlo così vicino a me.
“Lo spero per te” disse spingendomi contro il muro facendomi sbattere la testa.
Appena mi lasciò tornò nella sala e continuò a lavorare come se niente fosse successo, tornai anche io nella sala e aiutai Min-Youk a servire i clienti rimasti. Anche se sorridevo e dicevo che era tutto ok, i ragazzi non mi toglievano gli occhi di dosso e si vedeva che il loro sguardo era preoccupato.
La giornata per fortuna passò in fretta, Min-Youk si era offerto di svolgere le ultime consegne, e mentre eravamo in chiusura, vidi Sakura entrare dal retro. JJ le andò incontro e si chiusero nella stanza con gli armadietti mentre io continuavo a pulire e a mettere in ordine. Ad un certo punto sentì qualcosa sbattere forte e vidi i due entrare in sala e venire verso di me.“Cazzo gli hai detto a Rocky?” disse JJ spingendomi.
“Niente” risposi.
“Allora come ha visto i tuoi lividi?” continuò. Non avevo il coraggio di rispondere e JJ iniziò a spingermi fino a che non caddi per terra.
“Non ho detto niente, giuro” dissi tra le lacrime.
“Sai che se scopre la verità per te è finita?”. Vidi la porta dell’ingesso aprirsi e spuntarono Min-Youk, seguito da Rocky e MJ. Il primo venne verso di me per accettarsi del mio stato, mentre Rocky scioccato dalla scena che si presentava davanti a lui, rimase fermo a guardare.
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"Un amore tra le stelle"
FanfictionSamantha, ragazza italiana che da sempre sogna di andare a vivere in Corea, riesce a realizzare il suo sogno e scappa dalla sua vita asfissiante per cominciare una nuova avventura. Inizia a lavorare per un ristorante, "별" (stella in italiano), dedic...