Capitolo 12

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È passato un altro weekend e tutto scorre molto tranquillamente.

Nel frattempo io e Damon stiamo legando sempre di più, anche se devo ammettere che la cosa un po' mi preoccupa, spesso rifletto sul fatto che forse non sono alla sua altezza o che non potrei mai piacergli ma soprattutto ciò che più mi assilla è che se mai ci dovesse essere qualcosa tra noi vorrei che fosse vero, sincero e soprattutto duraturo, non potrei mai accettare di essere solo un suo stupido passatempo, andrebbe contro qualsiasi mia etica...

Questi pensieri mi affollano la mente mentre cammino verso scuola, infatti oggi ho deciso di andarci a piedi perché avevo bisogno di pensare un po' e così ho fatto.

Giunta a scuola vedo Damon appoggiato alla sua moto e così decido di raggiungerlo.

- Buongiorno come va? -
- Diciamo bene dai a te? -
- Mmh... bene dai- rispondo poco certa.
- Sei sicura? La tua risposta non è molto convincente sai? -

- Si sì, tutto bene, tranquillo. Io comunque entro a scuola, ci vediamo dentro- rispondo velocemente entrando a scuola per evitare ulteriori domande e magari prendere anche un po' le distanze, spaventata dai miei sentimenti e da questa situazione troppo nuova che non riesco a gestire.

Entrata a scuola, mi imbatto nel prof di scienze che mi chiama dicendo di volermi parlare e così lo seguo nell'aula degli insegnanti dove subito mi chiede:

- Ho una domanda da farti Jhonson e per favore rispondimi sinceramente. Ma il lavoro di scienze che tu e Smith mi avete consegnato, l'avete fatto davvero assieme o l'hai svolto da sola? -

- L'abbiamo svolto insieme, anzi in realtà se devo essere sincera forse Damon ha anche fatto più di me, devo ammettere che è davvero eccellente nella sua materia-

- Beh allora sono davvero sbalordito. Il vostro lavoro è davvero ottimo è stato svolto in maniera impeccabile, infatti vi ho dato il massimo ma volevo solo accertarmi che l'aveste svolto davvero entrambi. Comunque signorina Jhonson, lei ha davvero una buona influenza su Smith, i suoi voti sono drasticamente saliti e anche il suo comportamento è migliorato. Continui così davvero-

- Grazie mille prof, ne sono davvero felice anche se in realtà non sto facendo nulla io. Riferirò tutto anche a Damon, arrivederci prof e buona giornata-
E così mi dirigo contenta in classe, forse più per il miglioramento di Damon che per il nostro voto.

Quando arrivo spiego all'insegnante la causa del mio ritardo e mi siedo vicino a Damon riferendoli la bella notizia, che rallegra particolarmente anche lui.

Durante l'intervallo vengo subito assalita da Maggie, che con un entusiasmo indescrivibile prova a convincermi, come sta d'altronde facendo da una settimana, ad accompagnarla ad una festa in discoteca, ma in realtà io non ho molta voglia, non mi sembra il posto adatto a me e soprattutto non lo trovo in alcun modo utile o divertente, in poche parole solo l'idea di un ammasso di adolescenti, che sudati, ballano attaccati l'uno addosso all'altro in maniera sconcia e soprattutto in preda agli ormoni, mi fa salire la nausea.

- Dai ti prego fammi felice, io faccio sempre tutto quello che mi chiedi senza esitare, per una volta che voglio andare ad una festa ti prego, non dirmi di no! - mi chiede con tono supplicante, a cui ahimè, non riesco mai a dire a dire di no.

- Va bene come vuoi, ma è la prima e ultima volta- rispondo ormai totalmente arresa.
- Ti amo, sei la miglior migliore amica del mondo! - esclama eccitata, mentre io invece inizio già a pentirmi di aver accettato.

Quando torno al mio posto, sento dirmi da Damon, che stava ascoltando tutto:
- Comunque alla festa ci saremo pure io ed Austin, penso sia questo il motivo del suo entusiasmo-.

- Ah ecco ora è tutto più chiaro...a lei neanche piacciono le feste- affermo capendo del perché di tanta eccitazione, mentre Damon ridacchia divertito per la situazione.

Proseguiamo le lezioni tranquillamente e la giornata scolastica anche oggi scorre in maniera particolarmente rapida e piacevole, infatti quando giunge anche la fine dell'ultima ora, mi preparo rapidamente contenta di tornare a casa per rilassarmi quando Damon mi sorprende chiedendomi:

- Senti Madison... non è che ti andrebbe di passare il pomeriggio a casa mia come la scorsa volta, sai devo ammettere che mi fa piacere la tua compagnia e mi chiedevo se ti andasse- io lo fisso stupita dalla richiesta, ma soprattutto dal suo fare imbarazzato, non riuscendo neanche a comporre a una frase di senso compito.

- Se non ti va non importa, anzi fai finta che non te l'abbia chiesto...- dice subito, passandosi nervosamente le mani tra i capelli.

- Nono va benissimo, preparo la mia roba e ti seguo- rispondo sorridendo, mentre mi sorride anche lui a sua volta, incantandomi con la sua bellezza a dir poco unica.

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