Capitolo 4

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Un'altra settimana è volata, soprattutto da quell'ultimo turbolento scontro e al momento è proseguito tutto tranquillo senza altri disagi o figuracce.

Ma ovviamente per me in questo periodo vivere una vita tranquilla e fortunata è letteralmente impossibile, infatti oggi durante la lezione di scienze ci è stato annunciato che avremmo dovuto fare un importante lavoro a coppie. Subito io e Maggie ci siamo scambiate uno sguardo d'intesa in quanto come al solito avremmo svolto il lavoro insieme assicurandoci il nostro solito bel voto.

Improvvisamente, tutte le mie certezze vennero distrutte dal prof che rapidamente chiarì:

- Per evitare che i gruppi siano sempre gli stessi, le coppie di questo lavoro saranno costituite dai rispettivi compagni di banco-.

Subito presa dalla mia impulsività e dal disdegno di dover svolgere il lavoro con un essere tale, mi alzo con foga dicendo:

- Prof io mi rifiuto di svolgere con una persona del genere! È davvero inaccettabile...-.

Ma subito, nel momento in cui percepisco lo sguardo di fuoco del mio insegnante su di me e le risate dei miei compagni mi accorgo di aver esagerato, chiedo scusa e mi ricompongo immediatamente sperando di sparire in qualche magico modo mentre sento accanto a me la risata divertita di Smith.

Giunto il momento di uscire, decido di mettere subito in chiaro le cose riguardo al lavoro e col tono più autoritario possibile affermo:

- Senti mettiamo subito in chiaro le cose: io non ho alcuna voglia di fare questo progetto con te e penso che la stessa cosa valga per te. Quindi vediamo di lavorare bene e di finire questa cosa il prima possibile, così siamo felici entrambi e non dovremo più parlarci, va bene? -.

- Fai come ti pare- risponde disinteressatamente e se ne va senza lasciarmi neanche il tempo di rispondere, mentre io rimango imbambolata come una stupida.

Il pomeriggio lo trascorro con Maggie come al solito. Decidiamo di andare a fare shopping e tra mille chiacchiere ci prendiamo un gelato e ci sediamo a parlare.

- Ma quindi con Damon come va? - mi chiede con sguardo ammiccante.

- Ma con Damon proprio nulla, come ben sai non lo sopporto e ora devo fare anche il lavoro di scienze con lui...- affermo con tono sofferente.

- Oh andiamo non lo trovi un bel ragazzo? Tutte le ragazze a scuola hanno occhi solo per lui e tu che ce l'hai di fianco ed hai anche la possibilità di passare del tempo con lui mi dici di non sopportarlo?! -

In seguito a questa risposta subito inizio a riderle in faccia, tenendomi addirittura la pancia per le risate con fare teatrale e dico:

- Maggie cara lo sai bene che con me la bellezza non basta se sei: un dispotico, maleducato, egocentrico, antipatico e senza cervello come Damon Smith – stranamente però, mentre elenco queste caratteristiche rappresentative sul mio compagno di banco, noto l'espressione di Maggie cambiare man mano sempre di più alle mie spalle, al che incuriosita mi giro e chi potrebbe esserci dietro di me se non il soggetto indiscusso della mia accurata descrizione?
Nessuno, solo lui perché come sono solita ripetere, molto ironicamente, la fortuna è sempre dalla mia parte...

Assalita da un imbarazzo indescrivibile, forse mai provato in vita mia, mi sento subito arrossire violentemente e mentre la mia migliore amica trattiene a stento le risate, io mi ritrovo indecisa tra: scappare cambiando sistema solare o ucciderli entrambi nascondendo il loro cadavere.

- Ah dunque è questo che pensi di me eh...- afferma con una strana espressione in volto                     -comunque, visto che ti ho sfortunatamente incontrata anche qui, ne approfitto per dirti che per scienze ci vediamo domani subito dopo scuola a casa mia così chiudiamo questa storia una volta per tutte- e se ne va senza darmi modo di rispondere, mentre rimango spiazzata dalla situazione con accanto la mia migliore amica che ride sguaiatamente e uno strano sentimento di colpa che si insinua nel petto.

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