Dopo circa mezz'ora di strada, durante la quale Damon mi è sembrato particolarmente silenzioso e teso, arriviamo a destinazione.
La giornata di oggi è particolarmente ventosa e nuvolosa e temo proprio che inizierà a piovere a breve però decido di non pensarci e mi dirigo mano nella mano con Damon verso la porta della casa di sua madre.
Dopo aver bussato, subito una bellissima donna con dei lunghi capelli neri e lo stesso naso e sorriso di Damon ci accoglie calorosamente.
- Finalmente ho l'onore di conoscere la fantastica ragazza che ha rubato il cuore a mio figlio- dico con un sorriso molto luminosa, facendo sorridere anche me e scuotere la testa al figlio.
- Piacere signora io sono Madison, anche io sono davvero felice di conoscerla-
- Piacere mio Madison. Io sono Margot e dammi pure del tu tesoro- dice mentre ci fa accomodare.
Damon viene subito assalito dalla sorellina di cui mi aveva tanto parlato, rimango davvero scioccata nel vederla.È una bambina bellissima, praticamente identica al fratello ma con gli stessi lineamenti morbidi della madre che si differenzino parecchio da quelli marcati del fratello.
Silenziosa mi osserva dalle braccia di Damon mentre io decido di limitarmi a sorriderle per ora per non metterla troppo in imbarazzo.
Mangiamo insieme ed è tutto squisito, infatti non riesco a fare a meno di complimentarmi con la cuoca che mi sorride calorosamente.
Parliamo un po' di tutto e penso di non aver mai visto Damon così sorridente e sereno e mi rende così felice vederlo tranquillo: difatti come al solito mi incanto a guardarlo accennando un sorriso. Subito mi sento fissare dalla madre, che inizia a sparecchiare sorridendo e allora mi alzo pure io aiutandola.
Quando arriviamo in cucina, mi abbraccia improvvisamente con gli occhi lucidi ed io rimango un po' interdetta e sorpresa da questo gesto che però ricambio a mia volta mentre lei mi dice:
- Madison grazie mille, non vedevo mio figlio così sereno da troppo tempo ed è tutto merito tuo-- No signo... Margot, io non ho fatto assolutamente nulla. Non dovrebbe ringraziarmi- le dico sorridendo
- Invece è solo grazie a te. Me l'ha confermato anche Austin, da quando ti ha conosciuto è radicalmente cambiato, ha addirittura accettato di parlare con suo padre e mai me lo sarei aspettata da lui. Quindi grazie davvero, ti sono debitrice-.Quando sto per rispondere però veniamo interrotte dal soggetto della nostra conversione che con due piatti in mano che entra in cucina.
- Di cosa parlano le mie donne?- dice facendo sorridere entrambe.
- Stavamo parlando delle tue foto d'infanzia, sai sento la necessità di dare un'occhiata- dico improvvisando con sguardo sornione.- Ed io la stavo portando a vederle- mi appoggia la madre ridendo divertita, mentre Damon ci guarda sospettoso e allo stesso tempo preoccupato di cosa Margot potrebbe farmi vedere, facendo così ridere entrambe a crepapelle.
Decido, dopo aver chiesto a Damon dove sia, di dirigermi in bagno per lavarmi le mani.
Quando finisco ed esco, mi accorgo che Sophie mi guarda male dalla sua cameretta: così incuriosita entro e mi sembra di ritrovarmi improvvisamente in un mondo fiabesco, in quanto la sua stanza è tutta rosa e viola, che mi fa sorridere divertita ripensando a me da piccola.
Quando raggiungo la piccola, mi chino verso di lei:
- Tutto bene tesoro? - chiedo sorridendole.
- Tu non mi piaci, mi porterai via Damon come l'altra ragazza prima di te...- mi dice arrabbiata.A questa frase mi ghiaccio sul posto, sorpresa, per poi battermi una mano sulla fronte per la mia stupida convinzione di essere stata la sua prima vera ragazza. Era ovvio che un ragazzo bello e fantastico come lui fosse già stato con un'altra, ma nonostante questa consapevolezza provo grande fastidio forse più per averlo saputo in questo modo che per la questione in sé.
Mi riprendo dai miei pensieri ricordandomi di Sophie davanti a me e le rispondo dicendo:
- Io non ho intenzione di portarti via il tuo fratellone anzi proprio come te, desidero solo volergli tanto bene e dimostrarglielo, ma ricordati che prima di me ci sarete sempre voi: tu, la tua mamma e il papà, capito? - le dico dandole un bacio sulla fronte.
- Davvero? - e quando annuisco con sicurezza mi abbraccia saltandomi addosso e facendomi cadere con lei in braccio facendomi ridere per una attimo: nonostante la mia testa sia ormai totalmente altrove.Quando mi alzo per tornare di là con Sophie, mi sento abbracciare da Damon da dietro il quale riconoscerei tra mille anche ad occhi chiusi; ma dopo la scoperta mi distacco lentamente per il magone che mi attanaglia il petto, allontanandomi e lasciandolo li confuso.
Quando raggiungo la madre mi mostra tutte le foto di Damon da piccolo facendomi ridere varie volte, ma nonostante ciò non riesco a godermi pienamente il momento la mia testa è piena di pensieri al punto che ad un certo punto asfissiata da tutto chiedo gentilmente se posso uscire un attimo e così faccio.
Appena esco prendo una boccata d'aria a pieni polmoni e rabbrividisco per l'aria fredda di febbraio, stringendomi nella mia felpa.
Dopo qualche minuto Damon mi raggiunge preoccupato e assillandomi di domande:
- Che diavolo succede ora? Che ho fatto sta volta? -
- Tua sorella... mi ha chiesto di non portarti via da lei come ha fatto l'ultima ragazza... chi era? - il suo viso si rabbuia improvvisamente, ma questa volta decido che pretendo delle risposte con o senza il suo consenso. Questa volta però inaspettatamente inizia a parlare senza troppe richieste.- Era la mia ragazza, siamo stati insieme per quattro anni, era tutto per me, poi però io ho iniziato ad avere comportamenti esagerati, avevo il costante terrore di perderla, come avevo perso mio padre ed il mio comportamento l'ha portata non solo ad allontanarla ma anche a tradirmi ed è stata tutta colpa mia... rovino sempre tutto...- a questa affermazione rimango sconvolta, al punto da sentirmi anche in colpa ma lo lascio continuare.
- La amavo davvero, avrei dato il mondo per lei: era un po' la mia luce nel buio di quel periodo. Quando l'ho persa, mi è sembrato di perdere anche me stesso e il fatto che mi avesse tradito con un amico oltre ai sentimenti mi ha fatto perdere anche la fiducia negli altri...del tutto questa volta-
Con gli occhi lucidi lo abbraccio spontaneamente, sussurrandoli delle scuse all'orecchio, per la mia reazione esagerata, che accetta ma senza ricambiare l'abbraccio e soprattutto guardarmi negli occhi realmente com'è solito fare quando è sincero.
Però decido di non insistere ulteriormente e ritorniamo dentro dalla sorella e la madre, che insospettita ci osserva ma la tranquillizzo subito con lo sguardo nonostante sia io ad aver bisogno di tranquillità ora.
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Ti insegno ad amare
RomanceCOMPLETA Lei è Madison, Madison Jhonson, una ragazza semplicissima ma con un oceano di emozioni dentro di sé che non riesce ad esprimere, vive una vita tranquilla, normale, forse anche un po' monotona. Lui, Damon Smith, classico bello e misterioso m...