Dopo aver raggiunto Maggie ancora ridacchiando, riprendiamo insieme a ballare. Ma dopo un po' sente la necessità di andare in bagno così la accompagno pure io per non farla andare da sola in un posto come quello.
Terminato il tutto, mentre stiamo per tornare al nostro tavolo, due ragazzi in maniera abbastanza molesta si avvicinano a noi, in modo troppo ravvicinato per i miei gusti, dicendo:
- Ciao bellezze, che ne dite di venire un po' con noi? - subito l'odore acre dell'alcol mi raggiunge facendomi storcere il naso e mentre li guardo schifata, la mia migliore declina l'invito fin troppo educatamente provando a spostarli per farci strada e passare.
Ma i due pervertiti sembrano non avere alcuna intenzione di farci passare, così adirata in quanto odio queste cose perché mi fanno a dir poco schifo, dico:
- Sentite bene razza di maniaci, vedete di levarvi immediatamente, siete davvero nauseabondi. Fate schifo...- e mentre Maggie mi supplica di chiudere la bocca, i due iniziano a ridere ed uno di loro si avvicina eccessivamente a me, ma mentre provo ad indietreggiare mi ritrovo con le spalle al muro e noto che la situazione non è molto diversa per Maggie, che sta piangendo presa dal panico.
Il mio molestatore si fa sempre più vicino ed io sempre più terrorizzata, però quando provo a tirarli un calcio, per tentare in qualche modo di indebolirlo, la mia gamba viene prontamente afferrata mentre il maniaco inizia a vagare sul mio corpo con le sue luride mani ed io provo a dimenarmi e a chiedere aiuto, però man mano le lacrime iniziano a solcare il mio viso ed io stringo gli occhi per lo schifo e le mie speranze iniziano ad abbandonarmi.Improvvisamente sento il corpo dello schifoso allontanarsi di botto e così apro gli occhi all'istante. Subito riconosco la figura di Damon sopra quella del mio molestatore, mentre con una violenza che quasi mi spaventa, lo colpisce in maniera ripetitiva senza tregua. Ha perso il controllo del tutto. Immediatamente Austin cerca di intervenire per evitare che il suo amico compia un omicidio, ma viene spinto malamente, rischiando di essere colpito a sua volta ed io presa dal panico della situazione, urlo spontaneamente piangendo:
- Basta Damon, per favore così lo uccidi! -Subito si gira verso di me come se fosse tornato magicamente in sé, cercando il mio sguardo che però volgo sconvolta dalla parte opposta. Assalita dal panico della situazione mi accascio a terra, consapevole di cosa sta per succedere: un attacco di panico.
Maggie prontamente, quando capisce la situazione, si avvicina a me invitandomi lentamente a respirare e pian piano riesco a riprendere fiato normalmente. Subito giungono nel luogo un'ambulanza per lo schifoso ormai inerme a terra e una pattuglia di polizia, che giustamente porta via sia Damon che il secondo molestatore .
Saliti tutti nella macchina di Austin raggiungiamo Smith in caserma, lì scopriamo che i due molestatori verranno entrambi arrestati e giustiziati e che quello in ospedale in realtà ha "soltanto" il setto nasale rotto e qualche costola incrinata, dico soltanto perché con tutte le botte che si è preso lo davo per morto.
Damon invece dovrebbe passare la notte in caserma ma appena gli viene concessa una telefonata, viene liberato per pagamento della cauzione. Nel mentre io ho approfittato dell'attesa per chiamare mia madre dicendole che sarei rimasta a dormire da Maggie, anche se in realtà passerò la notte con Damon sotto richiesta di Austin che mi ha chiesto:
- Madison mi faresti un gran favore? Non è che potresti passare la notte con Damon per controllare che non faccia pazzie ecco... lo conosco bene e penso proprio che abbia bisogno di te-. Ed io ho acconsentito senza esitare.Giunti a casa di Damon, grazie al passaggio di Austin che ha già comunicato al diretto interessato che avrei passato la notte con lui; scendiamo entrambi e mentre lo vedo aprire la porta di casa noto che ha ancora le mani sporche di sangue che sembra essere anche il suo date le nocche spaccate.
Appena arriviamo Damon si leva subito la giacca, lanciandola nervoso sul divano mentre si siede su di esso passandosi le mani tra capelli e tirandoseli leggermente, com'è solito fare quando è nervoso.Io invece sono ancora ferma davanti alla porta, ma senza dire neanche una parola mi avvicino, lo prendo per mano dirigendomi verso il bagno, dove mi segue senza contestare, mentre lo sento fissarmi insistentemente.
Appena arriviamo lo faccio sedere vicino al lavandino dove delicatamente gli sciacquo le mani sentendolo sobbalzare leggermente per il dolore, in seguito cerco con lo sguardo la cassetta medica che, dopo aver individuato, vado a prendere e così mi metto a disinfettarli le nocche e a fasciargliele, tutto con gran delicatezza e accompagnato da un silenzio tombale interrotto solo dal rumore dei miei movimenti.Quando finisco sospiro inconsapevolmente fissandoli le mani senza riuscire a guardarlo negli occhi però, infatti Damon quando se ne accorge mi prende subito il mento con la mano fasciata, facendomi alzare il volto verso di lui dove ricongiungo finalmente i suoi occhi coi miei accorgendomi solo ora che i suoi sono pieni di dolore e dispiacere, forse per la scena a cui ho dovuto assistere e infatti subito chiede:
- Hai paura di me ora vero? - dice in un sussurro e sembra quasi timoroso della risposta, al punto che è lui ad abbassare lo sguardo questa volta.
- No, per niente. So che non mi faresti mai del male, sono solo ancora sconvolta dalla situazione tutto qui, ma grazie di avermi difesa- affermo sicura e sincera, anche se alla fine senza rendermene conto la mia voce si incrina e scoppio di nuovo a piangere.Inaspettatamente Damon mi abbraccia ed io ricambio stringendolo forte come alla ricerca di un punto fisso, di un posto sicuro in cui potermi rifugiare e dove poter essere amata e coccolata ed è proprio quello che fa Damon: infatti mi prende in braccio e mi porta in camera sua, mi posa sul letto con una delicatezza indescrivibile, si sdraia vicino a me e rimaniamo lì abbracciati per tutta la notte, senza dire nulla, accompagnati solo dai miei singhiozzi e dalla consapevolezza di entrambi di aver trovato una persona speciale, su cui poter contare e con cui poter essere noi stessi senza essere giudicati in alcun modo.
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Ti insegno ad amare
RomanceCOMPLETA Lei è Madison, Madison Jhonson, una ragazza semplicissima ma con un oceano di emozioni dentro di sé che non riesce ad esprimere, vive una vita tranquilla, normale, forse anche un po' monotona. Lui, Damon Smith, classico bello e misterioso m...