61.

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Atterrò nel salone e vide Nora alzarsi rapidamente.
« Malfoy. »
« Nora. Nora dimmi che hai visto Hermione. Ti prego! »
La donna lo guardò con un'espressione seria lui si accigliò.
« Nora- »
« Perché lo vuoi sapere? »
« Ho parlato con l'Oscuro e vuole vederla. »
« Voleva vederla anche quando le hai detto di scappare. Cosa cambia ora? »
« Cambia che ci ho parlato io questa volta. »
La donna si avvicinò e gli puntò un dito contro.
« Se le farai qualcosa Malfoy, a lei o al bambino giuro su Morgana che farò in modo che la paghi cara. »
Draco si impettì irritato da quelle parole.
« È mio figlio Nora. Come pensi che possa danneggiarlo dopo ciò che ho passato. Darei la mia vita per lui. E ora ho bisogno di vedere Hermione. »
Un'altra smaterializzazione li distrasse e Blaise atterrò ignaro in sala.
« Nora- Draco... »
« Blaise. »
« Draco cosa diavolo ci fai qui? Come- »
« Poi ti dirò tutto. Devo trovare Hermione. Ti prego Blaise dimmi che sai dov'è. »
Il moro guardò la moglie poi di nuovo l'amico.
« Hermione è al sicuro. Cosa succede? »
Il biondo capì che avrebbe fatto prima raccontare tutto per convincerli che doveva trovarla perciò si sedette sul divano e si passò le mani tra i capelli.
« Ho potuto parlare con l'Oscuro. Gli ho confermato che è tutto vero e l'ho convinto a risparmiarci. »
« Non avrete conseguenze?! » domandò Blaise sedendosi accanto a lui.
« Oh no. -rispose ridendo nevroticamente il biondo- Quelle le avremo, le ho già a dire il vero ma Hermione e il bambino sono salvi. »
Colse l'occhiata terrorizzata di Blaise e sorrise.
« Sono salvo anche io. Non preoccuparti. »
« Allora quali sono le conseguenze. »
« Sposerò Hermione sotto il Marchio Nero senza possibilità di rinnego. »
I coniugi si guardarono attoniti e Blaise continuò l'interrogatorio.
« Draco... come hai fatto? »
Così Draco ripeté tutto il discorso fatto all'Oscuro davanti ai due lasciandoli estremamente sorpresi e anche confusi.
« Ora, vi scongiuro devo sapere dov'è Hermione, ho un'ora per portarla da lui e sono già passati... quindici minuti. »
« D'accordo. -disse Blaise alzandosi- Ti porto da lei e andremo dall'Oscuro. »
« Blaise. »
« Non preoccuparti Nora, andrà bene tesoro. »
Gli uomini si smaterializzarono e lei si lasciò cadere sul divano con un sospiro di apprensione.
***
« Dove siamo? »
« A Bearsden, vicino a Glasgow, una delle residenze degli Zabini. »
Blaise aprì il portone e invitò il biondo ad entrare. Draco si guardò intorno alla ricerca di qualsiasi cosa gli potesse indicare che Hermione fosse veramente lì.
« Blaise? »
« Si Granger. »
La vide comparire da dietro un muro, guardò la sua espressione stupefatta e sorrise felice di vederla sana e salva.
« Malfoy... »
« Ciao Hermione. »
Le andò incontro ma lei impugnò la bacchetta sorprendendo entrambi e guardò il padrone di casa.
« Sei sicuro che sia lui? »
« Hermione- »
Lei accentuò la minaccia della bacchetta zittendolo.
« Zabini. »
« Io... »
Fulminò il moro con lo sguardo e tornò a concentrarsi su Malfoy.
« Come mi sono fatta le cicatrici sulla schiena? »
« Granger- »
« Come?! »
Il biondo guardò Blaise e la donna gli appoggiò la bacchetta sul petto.
« Non mi interessa che lui sappia, se lo sai dillo. »
Draco sospirò e annuì.
« L'uomo precedente a quello da cui ti ho comprata ti costringeva a contare. Hai imparato i numeri in russo fino a cinquanta. »
Hermione addolcì lo sguardo ma non del tutto.
« Come vogliamo chiamarlo? »
« Tu Dominick, io Tristan »
La riccia rise e abbassò la bacchetta mentre lui ricominciava ad avvicinarsi fino ad abbracciarla.
« Stai bene. Ho temuto di non rivedervi più. » mormorò Draco tra i suoi capelli sentendo le mani di lei sulla propria schiena.
« Stiamo bene Draco. »
Gli prese il viso tra le mani e gli accarezzò una guancia.
« Tu come stai? »
« Ora bene. » sussurrò prima di baciarla con trasporto.
Blaise li guardò per un attimo scioccato poi distolse lo sguardo sorridendo tra sé e sé, aspettò una manciata di secondi, li guardò staccarsi e restare con le fronti l'una contro l'altra.
« Non per interrompervi piccioncini ma Draco, il tempo scorre. »
« Tempo? -chiede Hermione- Quale tempo? »
« L'Oscuro Signore mi ha dato un'ora per trovarti e portarti da lui. »
« Cosa?! No! No Malfoy! »
« Granger ascoltami! Hermione! »
Lei si zittì guardandolo spaventata ma lui sorrideva.
« Ho risolto. Ho parlato con lui, siamo salvi. Vuole solo vedere te e Blaise in quanto tuo medico. »
« Draco? -entrambi guardarono Zabini- Diglielo. Prima che lo faccia l'Oscuro. »
« Dirmi cosa? Draco cosa devi dirmi?! »
« Ho messo a posto le cose ma ad un prezzo. L'Oscuro ha detto che se avessi voluto macchiare la mia linea pura avrei dovuto farlo fino in fondo. -guardò l'espressione schifata di lei alle parole "macchiare la linea pura"- Ci sposeremo, sotto il Marchio Nero. »
« Draco... »
Il biondo scosse la testa sorridendo e appoggiò le mani ai lati della pancia enorme di lei.
« A me va bene così. La mia famiglia è salva, questo è ciò che mi interessa. »
« Usiamo il camino. »
« No Blaise. Tu smaterializzati. Sei già abbastanza coinvolto, meglio che non pensi la stessi nascondendo tu. »
« D'accordo. Ci vediamo lì. »
Il moro scomparve e Malfoy guardò la donna tra le sue braccia.
« Draco- »
« Qualsiasi cosa tu voglia dire non riuscirà a rovinare questo momento quindi non dirla nemmeno. »
Hermione annuì soltanto e Draco la baciò ancora intrecciando le mani tra i suoi capelli.
« Dobbiamo andare Draco. »
« Andrà tutto bene Hermione. »
« Lo so, sono con te. »
Quando arrivarono trovarono Blaise inginocchiato al cospetto dell'Oscuro, la riccia notò subito la sua strana posizione curvata in avanti e un terribile presentimento si fece strada nella sua testa.
Il braccio di Draco la invitò a camminare in avanti e il guaritore si alzò, la fatica che fece per mettersi in piedi e i palesi tremori agli arti confermarono le paure di Hermione che si sentì subito cause delle torture da lui subite.
« Hermione... »
« Mio Signore. »
Fece un inchino ma l'Oscuro la guardò con un'espressione d'attesa così con un enorme sforzo riuscì a mettersi in ginocchio.
« Bentornata. »
Cominciò a rialzarsi con non poche difficoltà e Draco fece un passo avanti prima di essere fermato dall'Oscuro.
« Lodavi le sue capacità prima Draco. Lasciamele vedere. » disse sogghignando.
Hermione strinse i pugni, avrebbe veramente voluto poter impugnare la sua bacchetta e colpirlo ma si limitò a rialzarsi con le proprie forze e guardare Voldemort senza timore.
« A che mese sei Hermione? »
« L'ottavo mio Signore. »
« Agli sgoccioli quindi. »
Draco guardò attentamente la bacchetta tra le mani dell'Oscuro con il timore di qualche sua mossa improvvisa.
« E si sà il sesso? »
« Un maschio mio Signore. »
« Almeno quello l'avete fatto giusto. »
La porta della sala si aprì e Smith entrò fermandosi un attimo per rivolgere un ghigno al trio.
« Smith, cosa ti porta qui? »
« Missive mio Signore. »
« Bene, lasciale qui. -disse indicando il tavolo- Hai visto Zacharias? I nostri neo genitori. Non porgi loro i tuoi omaggi? »
« Certamente mio Signore. Le mio congratulazioni Malfoy. Un bastardo in famiglia conferma la bassezza del tuo cognome. »
Hermione si lanciò verso il Mangiamorte, sia Draco che Blaise di conseguenza. Il biondo le afferrò le spalle e la strinse.
« Ferma Granger. Non fare stronzate, ferma. »
Guardò Zacharias con la bacchetta puntata verso la riccia.
« Mettila via Smith. »
« Come scusa? Non ho capito. »
« Per favore Smith, abbassa quella bacchetta. Te ne prego. »
Hermione guardò il biondo e la sua espressione mortificata senza notare il ghigno di soddisfazione sul volto del Tassorosso mentre metteva via la bacchetta.
« Iniziamo a ragionare Malfoy. »
« Zabini... » tutti si girarono a guardarlo.
« Si mio Signore? »
« Hai qualcosa da notificarmi sullo stato di salute del bambino? »
« Niente di anomalo mio Signore. Il bambino è in piena salute e se si eviteranno complicazioni durante il parto nascerà sano e forte. »
« Allora auguriamoci l'assenza di complicazioni. »
Spostò lo sguardo sui genitori e si avvicinò ad Hermione alzandole il viso con la punta della bacchetta premuta sotto il mento.
« La cerimonia si terrà subito dopo la nascita. »
« Mio Signore -intervenne Blaise- il parto è un evento traumatico e- »
« Draco loda insistentemente le doti della madre quindi non vedo perché non potrebbe farcela. Alle prime ore dieci successive al parto suggelleremo questa unione. Nel caso la creatura non sopravvivesse sarà come se Draco non avesse accettato questo patto ed Hermione verrà da lui per evitare ulteriori distrazioni. »
Draco sentì la riccia irrigidirsi tra le sue braccia e si accostò di più a lei.
« Potete andare. »
Blaise evidentemente infastidito prese Hermione per un braccio e la portò via con Draco.
« Non so proprio cosa sperare di più. -tutti e tre si voltarono a guardare Zacharias che sorrideva divertito- La Granger nei campi oppure Malfoy legato a lei con il Marchio Nero. In entrambi i casi sarebbe esilarante. »
Hermione lo fronteggiò rapidamente e Smith impugnò di nuovo la bacchetta.
« Chiama mio figlio bastardo un'altra volta e giuro che questa volta non richiuderò le tue ferite. »
« Dammi solo un motivo per colpirti ed eliminare l'obbrobrio che avete creato Granger, te ne prego. »
Draco si mise tra i due e guardò Smith ghignare.
« Oh, il paparino è protettivo. »
« A me non serve un motivo per ucciderti. »
« Posso darti un motivo per non farlo Malfoy. Il tenente sta sotto il colonnello, ergo tu sei sotto di me. Se vuoi avere la possibilità di proteggere il tuo bastardo ti conviene restare fuori da Azkaban. »
« Portala via Blaise. »
« Cosa?! » gridò Hermione.
« Draco- »
« Portala lontano da qui. »
La riccia afferrò Draco per un polso e riuscì a dargli uno strattone talmente forte da farlo voltare immediatamente.
« Ascoltami bene Draco Malfoy. Io questo bambino non lo cresco senza un padre. Tu ora lasci stare Smith senza cedere alle sue idiote istigazioni e tu mi porti a casa, lontano da qui. »
Malfoy guardò l'espressione determinata e arrabbiata di lei.
« Ascoltala Draco. Andate a casa. »
Hermione gli sorrise quando Draco si incamminò nel corridoio portandola con sé.
Blaise li guardò allontanarsi poi spostò la propria attenzione su Smith che ancora sorrideva soddisfatto.
« Ascoltami testa di cazzo. Puoi fare il gradasso quando vuoi e nasconderti dietro al tuo titolo di colonnello ma sappiamo tutti quanto vali in realtà. Io non corro i rischi di Draco a metterti le mani addosso e credimi, non esiterò a farlo se ti sentirò ancora rivolgere un insulto al bambino o ai genitori. Sono stato chiaro? »
« Malfoy ha bisogno dell'amico a proteggerlo? »
Smith non riuscì neanche a vedere il pugno che lo colpì, cadde a terra e si portò una mano al naso sanguinante.
« Correrai dall'Oscuro a fare rapporto Smith? »
Non gli diede il tempo di rispondere allontanandosi nel corridoio.
***
Draco ed Hermione uscirono dal camino di Malfoy Manor riempiendo di cenere il tappeto.
« Draco. » la riccia lo seguì nel salone.
« Sto bene. »
« No. Sei arrabbiato. Draco, fermati. »
Lo afferrò per una manica e gli accarezzò il viso.
« Calmati, per favore. »
Il Mangiamorte prese un respiro profondo poggiando la propria mano su quella di lei.
« Non hai solo acconsentito al matrimonio. Smith ha detto che sei sotto di lui. Cosa vuol dire? »
« Esattamente quello che hai capito Granger. Sono stato declassato a tenente con effetto immediato e Smith non ha perso tempo a vantarsi di essere al di sopra. »
« Di chi dobbiamo preoccuparci? »
Draco la guardò con un'espressione seria e scosse la testa.
« Nessuno Hermione. Hai mio figlio in grembo. Nessuno ti toccherà. »
La guardò sorridendo.
« Sono tre settimane che non ti vedo e mi sembra raddoppiata. » disse accarezzandole la pancia.
« È diventata impegnativa come cosa. Se fossi certa che all'esterno sia al sicuro come all'interno vorrei darlo alla luce e stringerlo e... »
Si fermò e Draco sorrise.
« Non piangere Granger. »
« Io... sono gli ormoni. Sono felice. »
Le asciugò le lacrime con i pollici e l'attirò a sé per baciarle la fronte.
Hermione appoggiò la testa sulla sua spalla e si sentì a casa.
« Devo lavarmi Granger. » mormorò staccandosela di dosso e la vide annuire; la lasciò sorridendo e salì le scale.
Socchiuse la porta del bagno e una volta che la vasca fu piena vi si immerse. Non gli sembrava vero di essere di nuovo a casa, con lei e il loro bambino. Erano salvi.
Certo aveva rinunciato a tantissimo, a ripensarci gli sembrava solo un sogno.
Aprì gli occhi e si girò verso la porta dove Hermione stava in piedi a guardarlo, senza parlare le allungò la mano e lei si avvicinò.
« Ho fatto rumore? » gli chiese sedendosi sul bordo della vasca.
« No. »
« Allora come- »
« Ho percepito la tua presenza. »
La riccia sorrise senza fare domande e lui le accarezzò un braccio.
« Entra con me. »
« Ho detto a Ruf di preparare la cena. »
« Ruf! »
L'elfo comparve nella stanza ed Hermione sbuffò facendo ghignare il biondo.
« Ritarda la cena di venti minuti. »
« Si padrone. »
La creatura scomparve e i due si guardarono.
« Ora non hai scuse Granger. »
« In realtà potrei- »
« Granger... -lo guardò sottecchi- per favore. »
« Riesci sempre ad averla vinta Malfoy. »
« Ovviamente. » si vantò lui ghignando.
Osservò attentamente ogni movimento fatto da lei per spogliarsi e le fece spazio quando fu pronta ad entrare.
Prima di sedersi nell'acqua sentì le mani di Draco accarezzarle le gambe e poté vedere nella sua testa l'espressione che aveva il biondo da quanto la conosceva bene.
Draco l'attirò a sé e le scostò i capelli dal collo sentendola rabbrividire.
« Ti hanno davvero portato ad Azkaban? »
« Si. »
« E- »
« Granger... dimenticatelo. È finito. »
Si appoggiò a lui sospirando e sorrise quando le sue mani le accarezzarono la pancia. Gli prese le dita e le premette sul ventre gonfio.
« Cosa- »
« Aspetta, guarda. »
Aspettò qualche secondo e ripeté il gesto ottenendo una risposta del bambino che scalciò visibilmente.
Cercò lo sguardo di Draco e rise alla sua espressione sorpresa. Il biondo lo fece un terza volta da sé un sorriso gli illuminò il volto.
« Wow... »
« Già, è vivace ultimamente. »
Il Mangiamorte la sentì rilassarsi nuovamente, si appoggiò del tutto a lui che la circondò con le braccia e le posò un bacio sui capelli.
« Avevamo detto a Ruf venti minuti... » mormorò la riccia e lui aprì gli occhi.
« L'acqua è ancora calda. »
« Ma la cena- »
« Granger la riscalderemo. »
« Proprio non vuoi uscire eh. »
« No, sto bene in questo momento, con te, qui. »
Hermione senza guardarlo intrecciò le dita d'una mano con quelle di lui che sorrise tornando ad ascoltare il suo battito cardiaco.

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Aggiornamento oggi perché domani ho un esame.

E così sono di nuovo insieme, chissà cos'altro li aspetterà.
Per ora possono finalmente rilassarsi insieme e godersi la fine della gravidanza di Hermione.

Ci vuole un po' di tenerezza ora. Siete d'accordo?

Come sempre spero vi sia piaciuto
Elly💗

Under the Darkness | Dramione | Italian VersionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora