26.

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Si smaterializzò nella piazza principale di Diagon Alley e raggiunse il punto di raccolta trovando Avery, Higgs e Muron.
« Chi manca? »
« 'sera anche a te Malfoy. » disse Travers passandogli alle spalle.
« Montague e Neil. »
Lo aspettavano quattro ore di ronda e non ne aveva la minima voglia. L'unica consolazione era l'idea del dopo, delle probabilmente altrettante ore che avrebbe passato al Red Shine per farsi una scopata; ne aveva decisamente bisogno.
Si divisero in squadre (escluso Malfoy) e si dispersero per la città.
Preferiva pattugliare da solo, senza dover partecipare a conversazioni noiose e se l'era sempre cavata bene così.
Guardò l'orologio da polso sbuffando, era passata un'ora soltanto e lui aveva già fatto il giro due volte.
Colse un movimento all'angolo dietro di lui ma non ci diede peso riprendendo la sua camminata, gli bastarono cinque minuti per rendersi conto che qualcuno lo stava seguendo.
Fece finta di niente proseguendo fino ad arrivare ad un punto in cui era certo avrebbe potuto reagire, svoltò a sinistra e si fermò contro il muro.
La figura lo raggiunse con qualche secondo di ritardo, lo superò e lui potè puntarle la bacchetta alla nuca.
« Dovresti fare più attenzione quando pedini qualcuno. »
Fece pressione con la bacchetta sulla pelle dell'inseguitore.
« Alza le mani e voltati. »
Obbedì subito e Draco rimase sorpreso di trovarsi davanti una ragazza molto giovane dallo sguardo terrorizzato. Non abbassò la bacchetta che ora puntava alla sua gola e la fece indietreggiare fino al muro.
« Perché mi seguivi? »
« Ho... ho... » Era sull'orlo di piangere.
« Hai? »
« Un bigliet-to. In ta-sca. »
Il Mangiamorte si avvicinò sentendola trattenere il respiro e infilò la mano nella tasca del suo cappotto, le due dita toccarono un pezzo di pergamena e lo strinsero per tirarlo fuori.
Era piegato in quattro per nascondere il messaggio al proprio interno.

Questa sera, 22, Diagon Alley, Malfoy.

« Chi te l'ha dato? »
La giovane scosse la testa.
« Chi cazzo te l'ha dato?! »
« Non- non lo so. Me lo so-no tro-vato in ta-sca. »
« Pensi che ti creda? Sei giovane ma sono certo che non sei ingenua. »
« Io- davvero. Glielo giuro. Non so-chi, chi me l'ab-bia da-to. »
Malfoy la guardò nonostante la strada buia, quasi la studiò.
« Quanti anni hai? »
« Se-di-ci. »
« Così giovane e già incasinata con la resistenza. »
« N-no, io non so nien-te della resi-sten-za. »
« E come hai avuto questo biglietto? » chiese sventolandoglielo davanti al viso.
« Giu-ro che no-on lo so. »
« Allora perché hai fatto come diceva? »
« Spe-ravo di scoprire qual-cosa su di voi. »
« Cosa dovevi scoprire di me? »
« N-no voi... voi Mangiamorte. »
Draco non parlò e lei tremando sempre di più continuò.
« M-io fratel-lo è tra voi e... volevo tro-varlo. »
« Come si chiama tuo fratello? »
« Marcus Williams. »
Draco sembrò riflettere un attimo poi l'afferrò per il cappotto staccandola dal muro e si smaterializzò.
« Generale. »
Un ragazzo più o meno della stessa età di Malfoy fece un passo avanti verso di lui ma il biondo lo fermò con un gesto della mano.
« Non è una prigioniera, non ancora almeno. Voglio Marcus Williams qui più in fretta possibile. »
« Si Generale. »
La fece entrare in una casupola, una sola stanza con un tavolo e due sedie. La fece sedere e si appoggiò alla scrivania.
Tirò fuori dalla tasca il pacchetto di sigarette e ne accese una.
« Perché lo cerchi adesso? »
« Perché prima non sapevo come fare. »
« A chi hai chiesto aiuto per trovarlo? »
La ragazza non rispose e lui sbuffò alzandosi in tempo per vedere la porta aprirsi e Marcus entrare.
« Generale, voleva- Sarah... »
« Quindi la conosci. »
« Sì Signore, è mia sorella. »
Draco guardò la giovane che stava di nuovo piangendo.
« Perché eravate separati? »
« Divergenze tra i nostri genitori. »
« Capisco. »
« Signore? -i due uomini si guardarono negli occhi- Come l'ha trovata? »
« Marcus- »
« Mi ha pedinato durante la ronda. Ha rischiato grosso, un comportamento del genere è facilmente associabile alla resistenza. Fossi in te starei attento a cosa fa se non vuoi rischiare di perderla. »
Spense la sigaretta nel posacenere sulla scrivania.
« Buonanotte Williams. »
« Anche a lei Generale Malfoy. »
Altre due ore di ronda poi lui, Higgs e Neil si smaterializzarono al bordello.
Il proprietario li accolse con un largo sorriso pregustandosi gli introiti della serata e li fece accompagnare ad un tavolo.
Ordinarono tutti da bere e mentre gli altri parlavano Draco si estraniò dalla conversazione osservando una ragazza bionda due tavoli oltre il loro, lei gli sorrise ammiccando e lui ricambiò.
« Malfoy si è già trovato la compagnia per sta sera. » lo canzonò Higgs, il biondo prese un sorso dal suo bicchiere di Whisky Incendiario e annuì.
« Eccome. »
L'attesa non fu lunga, dopo quindici minuti lei gli si sedette accanto salutando tutti i presenti poi lo guardò appoggiandogli una mano sulla coscia. Gli sorrise ancora e avvicinò la propria bocca colorata di rosso al suo orecchio.
« Io sono Margaret. »
« Piacere Margaret. »
Il biondo finì il suo drink e si alzò porgendole una mano.
Lei lo accompagnò nella sua stanza e sparì per pochi minuti in bagno a prepararsi poi si sedette sul letto e lui la raggiunse, le porse la mano per farla alzare e la spinse in ginocchio senza tante cerimonie.
La ragazza gli sorrise maliziosamente mentre gli slacciava i pantaloni ma Draco non le diede molte attenzioni, si limitò a guidarla per avere un servizio conforme ai suoi gusti.
Con le mani tra i capelli di lei spinse il proprio membro nella sua bocca e lasciò che lei ci lavorasse; cercò di svuotare la mente da ogni pensiero e ci riuscì, per qualche minuto, prima che, nel buio che aveva faticosamente creato, prendesse spazio l'immagine della Mezzosangue. Strinse la presa sui capelli della ragazza ai suoi piedi che non si lamentò ed emise una sorta di ringhio rabbioso.
Eppure lei, Hermione, non se ne andò; continuò a sorridergli nella sua testa, a guardarlo con un'espressione dolce, così l'avrebbe descritta lui.
Malfoy chiuse gli occhi e se la ritrovò davanti, fu tentato di allungare le mani per toccarla, avrebbe voluto accarezzarle le braccia scoperte dalla vestaglia sbracciata ma non lo fece.
Poi tutto ad un tratto la Grifona prese il posto della bionda ai piedi di Draco e l'uomo esasperato spinse il bacino in avanti il più possibile e venne.
Aprì gli occhi con la parola "Mezzosangue" sulle labbra, pronta ad essere sussurrata ma venne distratto da Margaret che gli prese una mano e lo portò con sé verso il letto, si sdraiò per prima guardandolo ma lui scosse la testa.
« Girati. »
La prese da dietro, senza guardarla tirandole i capelli castani invece che biondi.
Venne di nuovo in poco tempo, riprese fiato per qualche attimo poi si riallacciò i pantaloni imprecando alla vista di una macchia bagnata.
« Tutto okay? »
Gli chiese voltandosi a guardarlo.
« Si, tutto a posto. »
Afferrò la giacca e alzò lo sguardo su di lei alle sue parole.
« Te ne vai già? »
« Si. »
Si sistemò i polsini e uscì senza dire nient'altro.
Tornò nella sala principale, al suo tavolo c'era solo più Neil con una ragazza sulle gambe.
« Dov'è andato Higgs? »
« Signore. -la ragazza lo guardò e si morse il labbro facendo ghignare il biondo- Si è trovato qualcuna con cui terminare la serata. »
« Vedo che non è l'unico. »
Ordinò altri due bicchieri restando lì un'altra ora poi si alzò e senza salutare i compagni troppo presi dalle ragazze che si erano trovati uscì.
Si materializzò nel salone del Manor rompendo il profondo silenzio del maniero e con i riflessi annebbiati urtò il tavolino, quel rumore svegliò Hermione dal leggero e tormentato sonno in cui era caduta.
La donna si alzò dal letto e uscì scoprendo il corridoio centrale ancora illuminato dalle candele anche a tarda notte.
Scese le scale e accettò la candela che un elfo accorso in salone le stava porgendo.
« Malfoy? »
Lo trovò sdraiato sul divano con un braccio sugli occhi.
« Malfoy. »
« Che c'è? »
« Stai bene? »
Draco annuì soltanto ma lei nella penombra non lo vide.
« Malfoy. »
« Merlino Mezzosangue cosa vuoi? »
Hermione si avvicinò a lui e subito l'odore di alcol le entrò nelle narici.
« Hai bevuto. »
Si sedette sul tavolino davanti al sofà e lui si coprì di nuovo gli occhi per via della luce, così vicino a lui le arrivò un misto di odori che le fece storcere il naso, alcol, sudore e altro che non seppe definire.
Si sorprese a sospirare e si alzò.
« Andiamo a dormire Malfoy. »
L'uomo guardò la mano di lei tesa verso di sé poi i suoi occhi e si mise seduto.
« Si può sapere dove diavolo sei andato? »
« A te cosa importa? »
« Sei veramente intrattabile. » sbottò Hermione alzandosi poi si fermò e si voltò a guardarlo arrabbiata.
« Mi importa Malfoy. Mi importa perchè ho fatto una promessa e tu non mi stai permettendo di mantenerla! E non lascerò che un borioso serpeverde viziato mi impedisca di- »
Si sentì afferrata per un polso e strattonata, finì contro di lui che le fece passare un braccio sulla schiena impedendole in questo modo di allontanarsi.
Alzò la testa per guardarlo negli occhi e ci vide rabbia, osservò quegli occhi azzurri che sembravano ribollire ma durò tutto pochi secondi, Draco alleggerì la presa sul suo polso e sospirò con un mezzo ghigno.
« Un borioso serpeverde viziato Granger? »
« È quello che ho detto. »
« Ti ho sentita di fatti. »
« Bene. »
Hermione abbassò lo sguardo che cadde sul colletto del biondo e alla soffusa luce delle candele notò una strisciata rossa, passò un dito sulla sostanza cremosa e capì che era rossetto.
Malfoy guardò lo stesso punto e sbuffò.
« Quanto hai bevuto Malfoy? »
« Un po' Granger. »
« Non è una quantità precisa. » si lamentò guardandolo di nuovo negli occhi.
Appoggiò la mano libera sul suo petto sperando che facendo pressione lui la lasciasse ma ciò non successe.
« Dove sei stato? » sussurrò senza neanche volere veramente una risposta.
« Ero di ronda Granger. »
« È tardi. »
Draco non rispose godendosi la vicinanza del corpo della riccia al suo. Sperava che sfogandosi al bordello quelle sensazioni sarebbero sparite, pensava che fossero perché era da tanto che non lo faceva invece eccole di nuovo lì.
Tenendo la mano ferma mosse le dita sulla schiena di lei, aveva una vestaglia sopra la camicia da notte.
« Malfoy. »
« Cosa c'è? »
« Dovresti andare a dormire. »
« Perché sei scesa? »
« Hai fatto rumore, mi hai svegliata, non sapevo cosa fosse successo e sono scesa a controllare. »
« Dov'è adesso l'odio che provi per me? »
La Grifona non sapendo cosa rispondere rigirò la domanda.
« Dov'è lo schifo che provi per una come me? »
« Non lo so. »
« Sei ubriaco. » sussurrò lei stanca e malinconica.
« Tanto ci sei abituata. »
Hermione guardò di nuovo il colletto sporco e si chiese di chi fosse quel rossetto, magari Malfoy era fidanzato e lei nemmeno lo sapeva. Un brivido la fece tremare e lui se ne accorse.
« Hai freddo? »
« No. »
La donna abbassò la testa per coprire uno sbadiglio e il biondo capendo le lasciò il polso.
« È davvero tardi. »
Si incamminarono entrambi verso le loro camere ma Hermione invece di entrare nella sua proseguì verso quella di Draco, aspettò che lui aprisse la porta ed entrò, trovò sulla scrivania il barattolino che cercava e glielo porse.
« Prendine due prima di andare a dormire e smettila con l'alcol Malfoy, dico sul serio. »
« E quando mai tu scherzi? » le chiese retoricamente per prenderla in giro ma lei non gli diede corda.
« Prendile e basta. Buonanotte. »
« Notte Granger. »

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Quanto amo questi dialoghi pieni di risposte sarcastiche tra l'uno e l'altra😍😂

Spero vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate💕
Elly

Under the Darkness | Dramione | Italian VersionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora