Ruf annunciò l'arrivo di Zabini e Hermione gli andò incontro.
« Hermione. »
« Ciao Blaise. »
« Come stai? »
« Bene, le nausee stanno diminuendo e anche quando le ho vomito meno. »
« Questa è una buona notizia. »
La riccia gli sorrise e si spostarono nel salone.
« Posso offrirti qualcosa? »
« Sono a posto ma grazie. Draco è in casa? »
« Si ma è nello studio da dopo pranzo. Non so cosa stia facendo ma qualsiasi cosa sia immagino non voglia essere disturbato. »
« Meglio non disturbarlo allora. -concordò ridendo- Noi invece possiamo iniziare se vuoi. »
« Certo. Vieni. »
Entrarono nella vecchia camera usata da Hermione che si guardò intorno pensando a come le cose erano cambiate.
Blaise la invitò a spogliarsi e sdraiarsi sul letto, fece i controlli necessari e assicurò che era tutto a posto; Hermione fece per alzarsi ma lui la bloccò.
« Aspetta. »
« Okay... » mormorò stranita dal suo sorriso.
« Ruf! -l'elfo si smaterializzò subito nella stanza- Vai a chiamare Draco e portalo qua. »
« Il padrone sta lavorando, non vuole essere disturbato. »
« Se la può prendere con me ma vi assicuro che non gli arrecherà nessun disturbo. »
« Blaise- »
« Fidati Hermione. Vai a chiamarlo Ruf. »
« Si Signor Zabini. »
Draco era talmente assorto nel lavoro che quasi sobbalzò all'improvvisa comparsa dell'elfo nella stanza.
« Ruf. Avevo detto che non volevo essere disturbato. »
« Ruf lo sa e Ruf è spiacente ma il Signor Zabini ha insistito perché Ruf la chiamasse. »
« Zabini... Sta visitando Hermione... »
Preso improvvisamente dal panico si alzò rapidamente dalla poltrona e percorse di corsa il corridoio fino a raggiungere gli altri due.
« Blaise cosa- »
Si fermò guardando la scena davanti a sé, Blaise sorrideva felice e Hermione aveva gli occhi lucidi.
« Cosa diavolo- »
« Ssh, -disse il moro- ascolta. » precisò con un sussurro.
Draco si zittí e calmo il respiro affannato, solo in quel momento sentì un leggero suono ritmico rimbombare nella stanza.
La sua espressione passò da confusa a stupefatta quando si fece un'idea di cosa fosse.
« È lui? »
« Si. -confermò Blaise mentre il biondo entrò nella stanza e si avvicinò alla donna sul letto- è il suo battito cardiaco. »
« È veloce. » constatò Hermione sorridendo.
« Con il passare dei mesi si regolarizzerà. Tra un po' comincerai a percepirlo senza alcun ausilio. »
Staccò la bacchetta dal ventre della riccia e nella camera tornò il silenzio.
« Come sta? »
« In perfetta salute. »
Draco afferrò il vestito di Hermione e glielo porse.
« Grazie Blaise. »
« Figurati Dra. -rispose afferrando la propria valigetta- È il mio dovere. »
« Ma fai più del tuo dovere. -disse il biondo stupendo entrambi- Stai anche mantenendo il nostro segreto con un enorme pericolo e questo è- »
« Draco... sei il mio migliore amico... io voglio solo che tu possa essere felice e ora lo sei. Farei di tutto perché tu possa mantenere questa felicità. »
Hermione che nel mentre si era rivestita si avvicinò al biondo e lo guardò sorridere per poi sentirsi stretta da un suo braccio.
« Vi lascio festeggiare, devo correre ad un appuntamento. Ci vediamo tra quattro settimane per la metà del terzo mese d'accordo? »
« Certo, grazie Blaise. »
L'elfo lo accompagnò all'uscita e la riccia guardò Draco accarezzandogli con una mano il torace.
« Malfoy? »
Lui le rivolse lo sguardo e lei non trattenne le risate.
« Cosa c'è? »
« È strano. »
« Cosa? »
« Vederti così felice. »
Il Mangiamorte sorrise ancora e lei allungò il braccio fino a toccargli il viso con la punta delle dita.
« Sono d'accordo con Blaise. »
Draco la guardò sorpreso e lei sorrise.
« Dobbiamo fare di tutto per mantenere questa felicità. »
***
Hermione si rigirò nel letto in un dormiveglia tormentato fino a che non si svegliò del tutto.
Si mise seduta sospirando e vide il posto a fianco a sé vuoto. Nonostante la luce del bagno spenta la riccia controllò che fosse vuoto poi uscì dalla stanza guardando il corridoio e pensando a dove potesse essere, al fondo di esso, dalla porta dello studio filtrava un sottile raggio di luce.
La riccia si avvicinò e data la porta socchiusa non bussò.
« Malfoy? »
L'uomo era piegato sulla scrivania, leggeva dei documenti.
« Draco? »
« Perché sei qui? » le chiese senza alzare gli occhi, Hermione smise di sorridere e gli fece la stessa domanda.
« Non riesco a dormire. »
« Questo è evidente. »
Fece un passo avanti e un altro ancora quando lui non la fermò. Lo affiancò e lui coprì i fogli sulla scrivania con una cartellina nera prima di guardarla.
« Quello era Ron... » mormorò lei.
« Sono documenti confidenziali. »
« Sei andato da lui? »
« Due giorni fa. »
« Come sta? »
Draco aspettò prima i rispondere, di sicuro non stava bene rinchiuso ad Azkaban.
« È vivo. » si limitò a dirle.
« Perché sei andato a lui? »
« Per interrogarlo. »
« L'hai torturato... »
Malfoy non rispose.
« Cosa vuole ancora? Ha la lista di tutti i membri. »
« Ci sono un sacco di cose che Weasley può ancora dirci. »
« E questo lo dici da cosa? »
« Dal fatto che occlude la mente. »
Guardò l'espressione esterrefatta della riccia e sorrise.
« Forse il tuo ex non ti ha detto tutto. »
« Ron non è il mio ex. »
Draco si alzò dalla poltrona e le si avvicinò con un leggero sorriso.
« Devo ammettere che è stato soddisfacente vedere come hai rifiutato tutti i suoi tentativi di riconciliazione mentre viaggiavate insieme. »
Le disse accarezzandole il collo e la nuca.
« Quello non c'entra con la resistenza. »
Disse Hermione a denti stretti cercando di allontanarsi dalla sua mano ma l'unico risultato che ottenne su la presa sul suo collo che si fece più salda. Senti le dita di Draco premere sui suoi muscoli già rigidi facendole quasi male, inconsapevolmente.
« Ho spaziato Granger. Ho visto cose interessanti. La cosa che non sono riuscito a capire è cosa avete cercato di fare prima della guerra. Avete girato per mesi alla ricerca di qualcosa che non sono riuscito ad identificare. »
« Non farlo. »
« Cosa? »
Hermione con un repentino cambio di umore gli strinse il braccio vicino alla propria testa e lo guardò negli occhi con un'espressione vuota.
« Non rivangare quei ricordi. Non c'è niente che possa servirti. »
« Non può servirmi sapere come Potter ha cercato di distruggere l'Oscuro Signore? Potrei metterlo al corrente e guadagnarmi altra stima. »
« Lui lo sa. »
L'espressione di Draco divenne di sorpresa e la costrinse a guardarlo di nuovo.
« In che senso lo sa? »
« L'Oscuro sa cosa abbiamo cercato di fare. Le menti di Harry e dell'Oscuro erano collegate, ognuno poteva guadare in quella dell'altro, sentire ciò che sentiva l'altro perciò sapeva cosa stavamo facendo. »
« E perché non vuoi che io lo sappia? »
« Perché non so cosa potrebbe fare l'Oscuro se venisse a sapere che conosci il suo segreto e aspetto tuo figlio il che è già abbastanza pericoloso. Non voglio che altro ti metta in pericolo. »
Draco sorrise e lasciò che la riccia gli togliesse i capelli dalla fronte.
« Torniamo a dormire? »
« Devo finire di riordinare questi documenti. »
Hermione annuì e si sedette sulla poltrona davanti alla scrivania poi si rannicchiò prima di guardarlo e sorridergli.
Draco fece un sorriso storto e si sedette al suo posto tornando a concentrarsi sui documenti.
La riccia lo osservò attentamente, aveva i primi bottoni della camicia slacciati, le maniche arrotolate, guardò il marchio nero e poi guardò il proprio che si muoveva lentamente.
Il Mangiamorte raccolse alcuni fogli scoprendo un fascicolo ed Hermione sbirciò curiosa di sapere di più.
Letto il suo nome su quella cartella l'afferrò e si alzò rapidamente dalla poltrona per mettere distanza tra lei e il biondo che come si era accorto di cosa fosse successo aveva tentato di raggiungerla.
« Granger! »
Hermione fece mezzo giro intorno alla scrivania sfogliando il fascicolo alla ricerca di qualcosa di interessante. Dentro c'erano i rapporti sulla sua carriera e Hogwarts, i voti degli esami, le attività extra.
« Granger fermati! »
Altro mezzo giro mise di nuovo qualche metro tra l'uno e l'altro.
Si fermò guardando le due foto dei suoi genitori e fece scivolare gli occhi sulla pagine fino alla voce alla riga che recitava "collocazione attuale: sconosciuta".
« Non sapete dove sono... » sussurrò sollevata prima che Draco le strappasse di mano il fascicolo.
Lo sbattè sulla scrivania e tornò a guardarla con un'espressione truce.
« Sei... insopportabile! »
Hermione rise lasciandolo sbalordito, rise tanto.
« Che hai da ridere? »
« Che sono insopportabile? Solo questo hai da dirmi? Pensavo che ti saresti arrabbiato di più ma meglio così. »
Draco le afferrò le braccia spaventandola poi sbuffò sorridendo e la lasciò lentamente accarezzandole la pelle.
« Mi procurerai guai tu prima o poi. »
« Ce li siamo già procurati i guai. » rispose accarezzandosi la pancia con un sorriso sulle labbra.
Il biondo l'attirò a sé con le mani sui fianchi e annuì.
« Hai ragione Granger. »
La Grifona gli accarezzò il collo e lo attirò a sé stupendosi di essere assecondata. Appoggiò per qualche secondo le labbra sulle sue e si staccò sorridendo.
« Questo è per avermi fatto leggere il fascicolo. »
« Te lo sei preso Granger. »
« Se non avessi voluto che lo leggessi mi avresti fermata, invece non l'hai fatto. »
Draco mosse la bacchetta facendo volare tutti i documenti al loro posto e spense la luce.
« Andiamo a dormire. »
Sussurrò accarezzandole la schiena.
In camera Hermione si sistemò sotto le coperte e restò a guardarlo cambiarsi.
« Mi stai fissando. » disse senza guardarla.
« Sì. » rispose lei sorridendo.
Il Mangiamorte la raggiunse e infilò una mano sotto la sua canottiera, prima sul fianco poi sulla sua pancia.
La guardò addormentarsi senza riuscire a rilassarsi e fare altrettanto, restò a fissare il soffitto per quasi un'ora poi nel silenzio della stanza sentì un mugolio, seguito da un altro poi un "no" sussurrato.
Vide la riccia muoversi nel sonno, afferrò la bacchetta e mormorò "lumos" illuminando il viso corrucciato della donna.
Sospirò e pensò se svegliarla o cercare di calmare l'incubo dall'interno, alla fine optò per la seconda vinto anche dalla curiosità ed entrò nella sua testa.
Si ritrovò ad osservare la scena dagli occhi della riccia, riconobbe il cortile distrutto di Hogwarts intorno a sé e la schiera di Mangiamorte di fronte.
Voldemort stava dicendo qualcosa ma lui non lo sentì, Hermione si girò e guardare qualcosa e Draco vide sé stesso scendere dai gradini e andare verso l'Oscuro, guardò quell'abbraccio terrificante dall'esterno e poi scomparve tenendo per mano sua madre.
Draco non sapeva cosa fosse successo dopo, si erano smaterializzati al Manor e aveva sentito solo dei racconti.
Guardò Neville Paciock zoppicare verso il Lord e il corpo di Hermione si appoggiò a quello di Weasley che le fece passare una mano sulla schiena. Paciock estrasse la spada di Grifondoro dal cappello e Potter si liberò dalla presa del mezzo gigante e dopo essere caduto a terra si rialzò velocemente, si sentì pieno di gioia e capì quanto la Granger volesse bene allo sfregiato.
Weasley cercò di afferrarla e portarla dentro al castello insieme a tutti gli altri urlando qualcosa che lui non sentì ma lei non si mosse.
Guardò immobile Harry disarmare Voldemort ma essere pietrificato da Bellatrix.
L'Oscuro urlò di rabbia, questo Draco lo sentì bene, e cercò con lo sguardo la bacchetta sul pavimento, poi non trovandola si impossessò di quella di Bellatrix strappandogliela dalle mani.
Hermione cercò di prenderle la propria bacchetta dalla tasca ma non fece in tempo, il lampo verde illuminò l'alba mentre il corpo di Harry si afflosciava a terra, questa volta morto per davvero.
Draco si sentì preso dal panico e si guardò intorno ritrovandosi assolutamente solo; da lì in poi sapeva cosa era successo perciò uscì e si ritrovò seduto tra le coperte affannato.
Illuminò la stanza e svegliò lei che si alzò con un urlo bloccato in gola e presa dal panico.
« Granger... era solo un sogno. »
Le accarezzò una guancia guardandola negli occhi e lei tornò a respirare anche se ancora affannata.
« Era un sogno... »
Hermione scosse la testa spaventata e si aggrappò alla maglia di lui.
« N-no, era... era... »
« So cos'era. -sussurrò stringendola- L'ho visto. »
Le accarezzò i capelli mentre con l'altro braccio la teneva stretta a sé.
« La guerra è finita Granger. -appoggiò le labbra sulla sua fronte e continuò a sussurrare- Puoi smettere di combattere. Non sei più sola Hermione. »
La riccia lasciò la presa sulla maglia del biondo e appoggiò le mani sul suo petto, poi la testa sulla sua spalla.
« Non ti succederà niente Granger. »
« Non puoi saperlo. » sussurrò lei spaventata.
« Non permetterò che ti accada niente di male. »
Le baciò una tempia poi afferrò le coperte e coprì entrambi tenendola ancora tra le braccia.
« Sei al sicuro Hermione. »---------------------------------
Ma quanto è tenero Draco ogni tanto? Solo ogni tanto🤣In questo capitolo ho voluto riprendere un po' di eventi lasciati aperti dall'opera originale come i genitori di Hermione e come effettivamente Voldemort abbia vinto la guerra e ucciso Harry.
Spero che vi sia piaciuto e che il risvolto che ho dato alla storia originale vi sia sembrato coerente, sono molto insicura su questo pezzo.
Ditemi la vostra,
Elly❤️
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Under the Darkness | Dramione | Italian Version
FanfictionDue anni dopo la seconda guerra magica il regno del terrore di Lord Voldemort è in piena espansione, la resistenza sull'orlo dell'estinzione e gli eroi che conoscevamo in fuga alla ricerca di una salvezza difficile da trovare. Hermione Granger è sco...