Hermione si alzò dal letto ignorando i giramenti di testa, prese una pergamena, vi scrisse poche righe, l'arrotolò e uscì diretta alla guferia.
Un barbagianni le volò sul braccio appena lei entrò.
« Ciao. »
Gli accarezzò dolcemente la testa guardando l'espressione tenera e rilassata del rapace.
« Ho bisogno che tu faccia un rapido volo per me. »
L'uccello si spostò sul tavolo di legno e lei gli mostrò la piccola pergamena arrotolata.
« Devi portarla a Blaise Zabini. »
Gliela legò alla zampetta, lo portò fuori e lo guardò spiccare il volo poi rientrò in casa e si sedette sul divano torturandosi le mani e sperando che la risposta le arrivasse il più in fretta possibile.
Alla fine aveva deciso di scrivergli perché la sua situazione di salute non era migliorata e lei iniziava ad essere preoccupata, aveva però lasciato Draco all'oscuro di tutto, gliene avrebbe parlato solo dopo aver avuto una risposta certa di cosa le stesse succedendo.
Mezz'ora dopo il barbagianni entrò dalla finestra aperta e atterrò sul tavolino davanti a lei.Hermione si affrettò a prendere velocemente la risposta; srotolò con le mani tremanti la pergamena e lesse.
"Certo Granger, oggi sono a casa, vieni quando vuoi. Puoi smaterializzarti da me.
Blaise Zabini."
Ripiegò il biglietto, in camera si cambiò poi si smaterializzò.Arrivò nel cortile frontale e venne accolta da un elfo che l'accompagnò nel salone principale.
« Hermione. Sei stata rapida. »
« Ciao Blaise, grazie per avermi risposto. »
« Figurati. Vieni, ti porto nello studio e mi racconti. »
Le aprì la porta e le indicò il lettino, lei ci si sedette sopra e lo guardò prendere una cartellina e una penna per poi sedersi davanti a lei.
« Ti ascolto. »
« Sono due settimane che mi sento tremendamente debole, stanca, mi stanco molto più facilmente di prima. Non ho febbre, ho avuto due giorni di nausea ma mangio normalmente tutti i giorni. »
« Mal di testa? »
« No. »
« Dolori a stomaco o intestino? »
« Neanche. »
« Mestruazioni regolari? »
« Si. »
« L'ultima volta che le hai avute? »
« Tre settimane fa. »
« D'accordo. »
Finì di prendere appunti, si alzò e afferrò qualche strumento. »
« Ti faccio qualche esame. »
La riccia annuì.
« Devo spogliarmi? »
« Per ora no. Segui la luce. »
Le tastò il collo per controllare i linfonodi poi raccolse un piccolo ago che lei aveva già visto.
« Solo una goccia. »
Si limitò a dire quando la vide porgergli il dito.
Invece di raccoglierla la fece cadere su un pezzo di carta, simile a pergamena e poggiò quest'ultimo sul tavolo; recuperò la cartella su cui aveva preso appunti e si mise alla scrivania continuando a compilare, nel frattempo Hermione si guardò intorno leggendo le etichette dei barattoli che riempivano gli scaffali.
Restarono in silenzio per qualche minuto e quando lei lo guardò il sorriso le scomparve dalle labbra, Zabini stava osservando con un'espressione attonita il foglietto su cui aveva appoggiato la goccia di sangue.
« Blaise... »
La guardò e si alzò.
« Blaise non... cos'è? » chiese terrorizzata dalla sua espressione scendendo dal letto.
« Beh, se prenderla positivamente o negativamente dipende da te. » da voi.
« Cos'ho? »
« Sei incinta Hermione. »
La vide spalancare gli occhi e l'afferrò per un braccio preoccupato che cadesse.
« In- »
« Si. »
Si portò le mani tra i capelli e il moro la fece sedere.
« Immagino sia di Draco. »
« Tu sai che noi- »
« No, non lo sapevo ma qualcosa c'era e si vedeva. »
La riccia si morse il labbro stringendosi i capelli.
« Di quant'è? »
« Non riesco ad esserne sicuro ma probabilmente da quando sono iniziati i sintomi o un po' prima. Sei al limite di tempo del ciclo mestruale, avrà due settimane. »
Hermione con un'espressione scioccata dopo un po' di silenzio lo guardò.
« Posso farti una domanda strana? »
« Puoi chiedermi qualsiasi cosa Hermione. »
« Il corpo cambia con una gravidanza, può dare l'impressione di essere malato? »
« Spiegati meglio. »
« Ho incontrato un lupo mannaro, è venuto a Malfoy Manor, io stavo già male, quindi probabilmente ero già incinta e lui ha detto che avevo un odore particolare, come se fossi malata. »
« Probabilmente ha fiutato la tua debolezza fisica in quel momento. Devi considerare Hermione che hai vissuto tantissime cose negli ultimi anni e il tuo corpo ne ha risentito. Probabilmente sei rimasta incinta prima di riuscire a rimetterti in sesto del tutto. Ti darò di nuovo una lista di cibi e qualche pozione per integrare; e andrà tutto bene Hermione. »
La riccia lo guardò e trasse un lungo respiro.
« Penso che andrò a casa. »
« Ne sei sicura? »
« Si, sto bene. »
« Posso accompagnarti, posso dirlo io a Draco. »
Per un attimo lei ci pensò ma scosse la testa.
« No, devo... devo farlo io, ma grazie. »
« D'accordo ma se hai bisogno sappi che ci sono. »
« Lo so Blaise. »
« Usa il camino. d'ora in poi. La smaterializzazione non è sicura. »
« Lo farò. »
L'accompagnò davanti al camino e le porse la metropolvere.
« In bocca al lupo. » le sussurrò prima che le fiamme verdi l'avvolgessero.
Hermione uscì dal camino e si appoggiò alla mensola, rimase per qualche secondo a pensare alle parole per dirlo al biondo poi si sedette sul divano e restò lì fino al suo arrivo.
« Bentornato Padrone. »
Draco lasciò il mantello all'elfo e la salutò prima di imboccare le scale, era arrivato a metà quando la riccia lo bloccò.
« Dobbiamo parlare. »
« Non ora Granger. »
« È importante Malfoy. »
« Ho roba più importante da fare. »
Ne dubito pensò lei.
« Malfoy. »
« Ho detto non ora! »
La riccia si zittì e fece un passo indietro stranita da quel comportamento ma poi tornò dov'era guardandolo negli occhi.
« Devo solo dirti una cosa Malfoy, una cosa importante. »
« Va bene Granger dimmi. » rispose con un leggero sbuffo e restò in attesa che parlasse.
« Allora Granger? Forza. »
« Sono incinta Malfoy. »
Draco rimase immobile e impassibile ma il suo cuore accelerò stordendolo.
« Cosa Granger? »
« Sono incinta. »
« E questo lo dici su che basi? »
« Sono andata da Blaise oggi. »
« Sei uscita?! »
« È la cosa più importante per te?! Sono incinta Malfoy! Sei padre! »
« Non è divertente come scherzo. »
« Scherzo?! -strillò lei infuriata e sull'orlo di un pianto nervoso- Chiedi a Zabini! Ti confermerà lui stesso. »
Draco si smaterializzò improvvisamente ed Hermione rimase sola colta di sorpresa da quella fuga.Il biondo atterrò nel salotto di Zabini che si alzò di scatto spaventato.
« Salazar Draco mi hai fatto prendere un infarto. »
La vena sul collo di Malfoy pulsava ferocemente e Blaise si accorse subito che qualcosa non andava ma non collegò le cose.
« Draco cos'è successo? »
« Hai detto alla Granger che è incinta. »
Zabini si irrigidì e assunse un'espressione severa.
« Siediti Draco. »
« Col cazzo che mi siedo Zabini, rispondimi. »
« Draco siediti e parliamone. »
« Voglio sapere per quale motivo le hai detto una cosa del genere. »
« Perché è la verità. »
Il Mangiamorte sbiancò e abbandonò le braccia lungo il corpo.
« Siediti, beviamo qualcosa e parliamone. »
Chiamò l'elfo e ordinò di portare del vino mentre Draco si sedeva sulla poltrona.
« Draco- »
« Non è possibile. »
« Gli incantesimi possono non funzionare. »
« Non di nuovo. »
« Draco... »
« Non posso perdere anche lei. »
Blaise rimase colpito da quelle parole ma si riprese velocemente.
« Draco lei non è come Astoria. »
« Lei è una Mezzosangue. »
Precisò il biondo guardando negli occhi l'amico con un'espressione terrorizzata sul volto.
« L'oscuro la eliminerà. »
« Merda... » a ciò Blaise non aveva pensato.
« Dobbiamo risolvere la cosa. »
« Draco non vorrai- »
« No -il moro tirò un sospiro di sollievo- ma possiamo farlo nascere prima. »
Ed ecco che Zabini di nuovo rimase senza fiato.
« Draco no... »
« Si Blaise. »
« E' rischioso per lei e per il bambino. »
« Andrà bene. »
« Rischi di perderli. »
« Senza li perderei comunque. »
« No. Mi dispiace Draco ma non posso farlo. Troveremo un altro modo, ci penseremo tutti insieme ma no. »
« Blaise- »
« No, ascoltami, ti parlo da guaritore e soprattutto da amico, quello che stai pensando di fare è una grossa cazzata, magia nera potente, troppo profonda e altamente instabile, ci possono essere gravi danni, fisici e non, puoi perderlo e rischia anche la Granger quindi il mio è un no categorico. »
Il padrone di casa versò dell'alcool nel bicchiere di Draco e glielo porse.
« Ci inventeremo qualcosa. D'accordo? Ti fidi di me? »
Draco annuì e Blaise sorrise.
« Hermione come sta? »
Malfoy spalancò gli occhi.
« Che succede? »
« Me ne sono andato. »
« Cosa? »
« Stavamo discutendo e mi sono smaterializzato per venire da te. »
« Lei è ancora al Manor? »
« Spero di si. » disse alzandosi.
« Come speri? » chiese il moro imitandolo.
« Spero che non sia uscita, che non sia scappata. »
« Torna a casa. Di qualunque cosa tu abbia bisogno puoi scrivermi o mandare un elfo. »
« D'accordo. »
« Ti prometto Draco che sistemeremo tutto. »
Il Mangiamorte annuì e si smaterializzò.
Blaise tornò a sedersi sul divano e si appoggiò pesantemente allo schienale; era un gran casino ma dovevano trovare una soluzione, doveva farlo per il suo migliore amico.
Malfoy arrivò nel salone del Manor e cercò la riccia senza trovarla, guardò in camera, in bagno, in biblioteca con il cuore in gola, con la paura che fosse scappata ma poi dalla finestra della loro camera avvistò una luce accesa in giardino e scese di corsa.Hermione era lì, seduta sull'erba con le ginocchia al petto e una fiammella che galleggiava davanti a lei.
« Granger. »
Non gli rispose e nemmeno si voltò a guardarlo.
Draco si avvicinò e si accovacciò alle sue spalle.
« Scusa Granger, per prima, per la mia fuga. »
« Dove sei andato? »
« Da Blaise. »
« Volevi una conferma? »
No... volevo-
« Si. »
« Ottimo, e l'hai avuta? »
« Si. »
« Bene. »
Continuò a guardarla venendo comunque ignorato fino a che lei non tirò su con il naso segno che stava piangendo e mormorò qualcosa.
« Non ho sentito quello che hai detto. »
« Non voglio perderlo, non mi importa cosa vuoi fare tu, non voglio perdere il mio bambino. »
Malfoy si accigliò e scosse la testa.
« Non te lo porterò via Granger, non sono un mostro, lo sai. »
« Okay. »
Tirò di nuovo su col naso e il biondo le poggiò una mano sulla spalla.
« Non piangere. »
« Non sto piangendo. »
Draco sorrise dolcemente, forse lo fece perché lei non poteva vederlo.
« Andiamo dentro, ti va? Al caldo. »
« Si, arrivo. »
L'uomo si alzò e fronteggiandola le porse una mano per aiutarla ad alzarsi.Insieme rientrarono e fu allora che si accorse che la riccia tremava, le posò la propria giacca sulle spalle e fece preparare del tè.
« Andrà tutto bene okay Granger? »
« Come lo sai? »
« Lo so e basta. »
Hermione cercò di guardarlo negli occhi ma lui non glielo permise.
« È un gran casino? »
« È un gran casino Granger ma non devi preoccupartene. »
« Come faccio se- »
« Devi fidarti di me. »
I loro occhi si incontrarono ancora; quelli di lei sorpresi, quelli di lui spaventati.
« Se non di me devi fidarti di Blaise. »
« Hai paura Malfoy? »
Draco non rispose per via del groppo che all'improvviso si trovò in gola, groppo che si appesantì quando la riccia poggiò una mano su quella del biondo.
« Mi fido. »---------------------------------
Hermione si fida... Penso sia la cosa fondamentale di questo capitolo.Io ho cercato di mascherare i sintomi di una gravidanza spacciandoli per una possibile malattia, mi sono concentrata per ore elaborando questi capitoli e dopo quelle ore altri giorni per perfezionarli ma diamine! siete talmente esperte di fanfiction che non è possibile nascondervi nulla!
E così... ora c'è un bambino di mezzo e la situazione già decisamente precaria si complica! Ma a noi piace così giusto?
E ora? Cosa vorreste che succedesse? 😏
Fatemi sapere se vi è piaciuto,
Elly💗
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Under the Darkness | Dramione | Italian Version
FanfictionDue anni dopo la seconda guerra magica il regno del terrore di Lord Voldemort è in piena espansione, la resistenza sull'orlo dell'estinzione e gli eroi che conoscevamo in fuga alla ricerca di una salvezza difficile da trovare. Hermione Granger è sco...