Guardò l'ora e sospirò al pensiero di aver dormito solo quattro ore.
Si alzò e uscì dalla camera, guardò Ron che dormiva in quella a fianco ma decise di non lasciare neanche un biglietto, probabilmente non si sarebbero visti mai più ma questo non le fece cambiare idea.
Indossò il mantello, si coprì il viso con il cappuccio e uscì in strada. Era ancora buio fuori, si poteva ancora vedere qualche stella.
Cominciò a camminare per allontanarsi dal negozio e potersi smaterializzare al Manor senza essere notata e soprattutto senza mettere Ron nei casini.
Era quasi decisa di essersi allontanata abbastanza quando sentì dei passi avvicinarsi poi una voce dietro di lei.
« Fermati. »
Non era la sua, erano mesi che non la sentiva ma era sicura che non fosse la sua voce, questa era meno... magnetica, per lei.
« Voltati. »
Strinse la bacchetta nella mano indecisa su cosa fare, poteva consegnarsi e arrivare a lui ma chissà cosa avrebbe dovuto passare, oppure poteva attaccare quell'uomo, sapeva che il Generale sarebbe stato convocato in fretta.
« Expelliarmus! »
Hermione si girò e si scansò velocemente per evitare l'incantesimo di Ronald.
« Ro- »
La guardia scagliò una maledizione e lei si ritrovò a dover proteggere il rosso.
« Stupeficium! »
« Ron! »
« Crucio! » gridò il Mangiamorte mancandoli.
« Ronald vattene! »
« Cosa?! No! »
« Si! Protego! Vattene! »
« Non ti lascio da sola Hermione! »
« Ro- Sectumsempra! »
Il rosso le lanciò un'occhiata scioccato dall'incanto che lei aveva appena usato.
« RON VAI VIA! »
I Mangiamorte divennero quattro.
« Sei impazzita?! Dammi la mano. »
« No! No Ronald! Ascoltami! Crucio! »
Colpì uno degli uomini sotto lo sguardo attonito di Ronald e lo guardò per un attimo.
« VATTENE! »
« Stupeficium! »
« Reducto! » Hermione fece esplodere la vetrina a fianco a loro e afferrò il rosso prima di smaterializzarsi.
Atterrarono in un vicolo e sentirono l'allarme suonare sulla città. Hermione fece un passo indietro portandosi una mano alla testa e l'uomo si alzò per avvicinarsi.
« Hermione- »
« No. Grazie per avermi riportato qui ma le nostre strade si dividono. »
« Cosa? No! »
« Addio Ron. »
Si smaterializzò di nuovo e quando atterrò di nuovo nella via in cui poco prima stavano combattendo si accorse che erano ancora insieme. Lui doveva averla afferrata poco prima che si smaterializzasse.
Presa alla sprovvista non si accorse dei due incantesimi rivolti contro di loro.
Hermione venne intrappolata da un incarceramus e Ronald urlò sotto la maledizione cruciatus.
Il Mangiamorte tenne l'incantesimo per talmente tanto che lui nonostante il fischio alle orecchie poté sentire la riccia urlare il suo nome tre volte.
Quando la lasciò altri due avevano già fatto inginocchiare la Grifona e avevano legato le braccia dietro la schiena in una posizione scomoda e dolorosa.
« Ma guarda... Granger e Weasley. Che bottino. »
« Che facciamo? »
« Chiama il Generale, li portiamo al campo tre. »
Si materializzarono all'entrata e varcarono l'ingresso sotto gli sguardi degli altri Mangiamorte. Camminarono fino ad un casolare più integro degli altri sparsi per il campo e li fecero nuovamente inginocchiare.
La riccia non alzò lo sguardo, né agli ordini delle guardie né ai sussurri di Ron, aspettava e basta, con gli occhi piantati a terra.
Aspettò relativamente poco prima di percepire il suono dei suoi passi cadenzati, guardò comparire nel suo campo visivo le scarpe nere e lucide di lui e lentamente alzò gli occhi fino al suo viso.
« Malfoy. » ringhiò Ron confermando ad Hermione che ciò che vedeva era reale.
« Lei. -disse senza staccarle gli occhi di dosso- nell'ufficio. »
Venne messa in piedi e nei pochi secondi in cui furono a quattr'occhi lei ghignò. Si lasciò trascinare da due uomini sentendo le urla di Ron in sottofondo ma non ci badò.
La lasciarono sola in una stanza con solo una scrivania e una sedia e dopo una manciata di secondi la porta si chiuse con un tonfo pesante.
Si voltò ad ammirarlo e si fissarono per dei secondi.
« Bentornata a casa Mezzosangue. »
« Sei arrabbiato. »
« Io? Cosa te lo fa pensare di grazia? »
« Mi hai chiamata Mezzosangue. »
« Io ti chiamo sempre Mezzosangue, perché è quello che sei. » qualche mese prima quelle parole l'avrebbero lasciata con l'amaro in bocca, avrebbero significato un passo indietro nel loro rapporto ma in quel momento sapeva che non era così, lui era solo arrabbiato.
« Hai intenzione di liberarmi? Questa posizione è alquanto scomoda. »
« Dimmi perché dovrei? » le domandò avvicinandosi e poggiandole una mano sul collo.
« Ti sembra giusto che tu sia l'unico a poter toccare? »
Draco si allontanò di scatto.
« Weasley. »
« Non sei bravo a cambiare argomento Malfoy. »
« Come vi siete trovati? »
« Liberami Malfoy. »
Sventolò svogliatamente la bacchetta e le corde vennero tagliate cadendo mollemente a terra.
« Dicevamo... Weasley. »
« Vuoi davvero parlare di ciò? »
« Come vi siete incontrati? »
« In Polonia, a quella cena. Era uno dei camerieri. »
« Mi devi un mucchio di spiegazioni. » disse lui avvicinandosi.
« Lo so Malfoy io- »
« Non ho detto ora. »
L'afferrò per i fianchi e l'attirò a sé, appoggiò la fronte alla sua per qualche secondo poi la fece girare e la spinse prona sulla scrivania.
« Malfoy. »
Lui la sentì ma non rispose troppo impegnato a guardarla slacciandosi la cintura e i pantaloni. La presa che aveva sul suo corpo non era così ferrea e Hermione riuscì a girarsi per guardarlo negli occhi, lui sembrò quasi studiare lo sguardo di lei e tornò alla realtà quando le mani della riccia cominciarono a sbottonargli la camicia.
Furono rapidamente nudi, Draco si portò le dita alla bocca bagnandole di saliva e infilò la mano tra le gambe di lei. Non aspettò che fosse totalmente pronta, non ci riuscì, la fece sedere sul bordo della scrivania e la penetrò. Hermione provò dolore a quella intrusione precoce, si aggrappò alle spalle dell'uomo lasciandogli i segni delle unghie e si sentì stretta dalle sue braccia.
Qualche minuto dopo lei era sdraiata sulla scrivania e il Mangiamorte piegato su di lei intento a torturarle il collo e il seno con la bocca.
L'orgasmo la travolse come un fiume in piena e lei si morse il labbro inferiore per non gridare.
Draco restò a guardarla senza neanche uscire dal suo corpo accogliente come pochi, Hermione notò che aveva i capelli sudati e appiccicati alla fronte.
« Draco... »
La guardò negli occhi stupito di sentire il suo nome, fece un passo indietro e iniziò a ricomporsi.
Aiutò lei a chiudere il vestito e approfittò di quella situazione per legarle nuovamente le mani dietro la schiena.
« Malfoy? »
« Adesso usi il mio cognome Granger. -un ghigno gli distorse il volto mentre la girava per guardarla negli occhi- Prima hai gemuto il mio nome. »
« Cosa stai facendo? »
« Sei entrata legata e ne esci libera? Andiamo Granger, ho una reputazione da cui dipende la mia vita. »
« Mi stai consegnando... » concluse incredula prima che lui l'afferrasse e la trascinasse fuori stringendole nervosamente in braccio.
Draco sapeva che la donna stava urlando e si stava dimenando come un pesce nella rete ma cercò di ignorarla, era concentrato sulla scelta presa, quella che era costretto a prendere, perdere un'altra persona per salvarsi la vita.
Girarono l'angolo e arrivarono in uno spiazzo, al centro era montato un palco di legno, Hermione capì subito che probabilmente veniva usato per le esecuzioni di cui aveva sentito parlare. Attorno alla costruzione si stavano radunando spinti dalle guardie dei prigionieri.
« Sei un bastardo. »
Draco la guardò incontrando i suoi occhi rabbiosi.
« Lo sei sempre stato. »
« Tu sei scappata con Weasley. »
La Grifona si dimenò per un attimo prima di sentire la presa sul braccio stringersi quasi a fermarle il sangue.
« Sono stata rapita da Ronald Malfoy. Ho rischiato di morire per quella fottutissima catenina che non... »
« Che non? Continua. »
« Che non si è stretta... »
« Già. Non si è stretta. »
« Sei stato tu? »
« E chi se no Granger? Solo io ho potere su quella collana, chi pensi che sia stato? »
« E anche- »
« Generale. »
« Sergente. »
« Siamo pronti. »
« Si occupi di lei, -disse consegnandogli la riccia- li portiamo entrambi su. »
Hermione lo guardò allontanarsi mentre la paura si impossessava velocemente di lei.
Sentiva ciò che Malfoy stava dicendo ma non riuscì a registrare le parole fino a quando non li portarono sul palco e Ron venne fatto posizionare al centro.
« Ronald Weasley verrà punito per le sue scelte errate. Morirà e sarà un esempio per tutta la resistenza. Non ha più senso combatte- »
« No! »
Draco si zittì e ghignò, se lo aspettava in effetti. Il Mangiamorte che la teneva le strinse i capelli ma lei non staccò gli occhi da quelli del biondo.
« Vogliamo unirci. »
Quel ghigno scomparve sostituito da un'espressione sorpresa e anche un po' spaventata.
« Ripetilo Mezzosangue. »
Lei guardò per un attimo lo sguardo sconcertato di Ronald poi tornò su Malfoy.
« Non farlo, ti prego... »
« Ti ho ordinato di ripetere Granger! »
« Vogliamo unirci. »
Il Serpeverde assunse un'espressione soddisfatta e si avvicinò al rosso.
« È così? »
« No. » le gambe di Hermione cedettero ma la presa della guardia le impedì di cadere.
« Ron... »
« Non mi unirò a chi uccide innocenti per delle idee stupide come la purezza del sangue. Non mi unirò a chi ha ammazzato il mio migliore amico. Non mi unirò a Voldemort. »
Draco guardò per un istante la riccia prima di puntare la bacchetta contro Weasley.
Un lampo di luce blu colpì il prigioniero che gridò poi la stessa luce cominciò a vorticare fino a che di lui non rimase traccia.
Raggiunse la Grifondoro e le alzò la testa afferrandole il mento.
« E tu? Hai scelto? »
Io ho scelto te, pensò lei, vide l'espressione dell'uomo diventare di pura sorpresa.
La corda che le legava i polsi scomparve e il Mangiamorte la lasciò all'istante; Draco le tese la mano sorridendole e lei, a testa bassa, gliela strinse per smaterializzarsi con lui.
Quando atterrarono Draco la vide cadere in ginocchio a fianco a lui, le lasciò il polso e le si accovacciò di fronte.
« Granger... »
Hermione scostò il viso dalla sua mano e ringraziò di avere i capelli così lunghi e spettinati da coprire i propri occhi alla vista di lui.
« Granger guardami. »
« No. » rispose lei cacciando nuovamente la mano del biondo che voleva toccarla.
La sentì singhiozzare e la guardò asciugarsi gli occhi. Questa volta non si mosse e Draco riuscì ad intrecciare le dita con i suoi capelli accarezzandole il collo.
« Devi alzarti. » le disse passandole il pollice sulla guancia.
« L'hai ucciso. »
« Di questo ne parliamo dopo. »
« Di cosa bisogna parlare!? Tu l'hai- »
« No. » Draco abbassò lo sguardo passandosi una mano sul viso.
« No? »
« No. Non è morto ma forse sarebbe meglio se lo fosse. -tornò a guardarla negli occhi- Ora ascoltami bene Granger, quando arriveremo al Manor, sperando di arrivarci insieme, parleremo di tutto; ora invece stai per andare al cospetto del Signore Oscuro. -la vide trattenere il fiato e le strinse un braccio- Ascoltami! Alza la barriere, entrerà nella tua mente e devi a tutti i costi evitare che veda cose che possono danneggiarci; ti starò affianco, parlerò io a meno che lui non rivolga delle domande a te. Fatti vedere certa di quello che fai, stai andando a giurargli fedeltà e non deve avere dubbi sulla tua determinazione. »
Le prese il viso tra le mani e le rivolse uno sguardo che sembrò preoccupato.
« È l'unico modo che ho per salvarti Granger. »
Hermione si asciugò le lacrime e si alzò dopo l'uomo.
« Non abbassare la guardia, mai. Intesi Granger? »
« Si Malfoy. »
Le prese delicatamente un polso e cominciò a camminare per i corridoi. La Grifona si guardò intorno e si accorse che l'ambiente era ancora più buio di Malfoy Manor.
Non camminarono molto prima che lui si fermasse nuovamente, lasciò la presa sulla riccia e sollevò la manica sinistra per mostrare il marchio.
La serratura della porta scattò e il Mangiamorte fece un passo indietro afferrandola di nuovo.
« Draco... -biascicò Voldemort accarezzando il serpente- deduco che sia una visita importante, hai compagnia. »
« Mio Signore -l'Oscuro si alzò accompagnato da Nagini- Vi ho portato Hermione Granger Signore. »
Hermione abbassò gli occhi incapace di sostenere quelli sanguigni di Voldemort.
« Viste le sue condizioni non me la porti come prigioniera. »
« Lei- »
« Sono qui per unirmi ai vostri ranghi. »
Draco la guardò sorpreso e si alzò dalla riverenza.
« Dopo anni di latitanza la Mezzosangue vuole unirsi a noi. »
La Grifona sentì chiaramente l'Oscuro entrare nella sua testa e sbarrò tutto ciò che potesse danneggiare sé stessa e Draco. Decise di lasciare accessibili i ricordi successivi alla guerra, il suo primo viaggio fino in Polonia, il rapimento, la vendita...
Quando fu soddisfatto uscì e il biondo la guardò barcollare per un attimo.
« Ho sentito grandi cose su di te Hermione... »
Sentire il suo nome da quelle labbra le diede i brividi ma non distolse lo sguardo mentre lui tornava a sedersi al suo posto.
« Sei chiamata la strega più brillante della tua età, so che hai combattuto con valore durante la guerra, e determinazione soprattutto. Potente, intelligente, astuta... sei una splendida eccezione per il tuo stato di sangue. »
Draco le si avvicinò e lei poté sentire il calore che il suo corpo emanava in quel freddo salone.
« Sarai ben accolta tra le fila dei miei servitori. Affido a Draco, ovviamente, il compito di spiegarti tutto ciò che devi sapere. »
« Certamente Mio Signore. Sono certo che la Mezzosangue raggiungerà velocemente il livello che voi vi aspettate. »
« Oh non ne dubito Draco. Non ne dubito. Se non hai altro da dirmi potete andare. »
« Mio Signore. » disse Draco inchinandosi poi lanciò un'occhiata a lei che fece altrettanto.
« Lord... »
Appena misero piede fuori dalla stanza il Serpeverde di smaterializzò.
Hermione tirò un sospiro di sollievo riconoscendo il Manor, tutta la tensione che aveva si dissolse davanti al camino acceso mentre un solo pensiero si faceva spazio nella sua mente, casa.
Draco la osservò sorridere, poi quasi ridere e si sentì sollevato.
« Penso... -cominciò lei guardandosi- penso che andrò a lavarmi. »
L'uomo annuì e la guardò salire le scale.-----------------------------
Finalmenteeeee!Finalmente sono di nuovo insieme e noi tutti non vedevamo l'ora! 😍
E cosa succederà ora secondo voi? 😏
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Under the Darkness | Dramione | Italian Version
FanfictionDue anni dopo la seconda guerra magica il regno del terrore di Lord Voldemort è in piena espansione, la resistenza sull'orlo dell'estinzione e gli eroi che conoscevamo in fuga alla ricerca di una salvezza difficile da trovare. Hermione Granger è sco...