Buon Halloween a tutt*🎃🦇❤️
Hermione era sveglia, intenta a fissare la luna alta nel cielo quando sentì un tonfo accompagnato da un gemito di dolore.
Scattò in piedi e in una manciata di secondi ragionò su cosa fare. Uscì in punta di piedi e notò subito la luce accesa in camera di Malfoy, un'ombra si muoveva e lanciava imprecazioni.
« Malfoy? »
Non ebbe risposta così si affacciò nella stanza.
Il biondo stava barcollando in giro per la stanza, si teneva una mano sulla fronte e ogni tanto rivolgeva improperi a qualcuno o qualcosa che Hermione non riuscì a identificare.
« Malfoy. »
La guardò fermandosi, la guardò a lungo senza che lei si muovesse, indecisa su cosa fare poi notò del sangue colare sotto la mano dell'uomo.
Lui distolse lo sguardo e lei fece un passo avanti.
« Sei ferito. »
Di nuovo Draco non la degnò d'uno sguardo o di una risposta.
Accanto al comodino Hermione notò una bottiglia di Cognac quasi vuota e sospirò.
« Hai bevuto. »
Quel silenzio la innervosí.
« Fai il gioco del silenzio? »
Finalmente la guardò, aveva gli occhi rossi e spenti.
« Cosa vuoi Mezzosangue? »
« Posso darti una mano a disinfettanti se ne hai bisogno. »
« Vattene. »
Hermione si impettì e alzò le spalle.
« Come preferisci. »
Era appena uscita dalla stanza quando sentì il rumore di vetri rotti, la bottiglia giaceva a pezzi sul pavimento, il biondo a terra a fianco a lei.
Disse a sé stessa che non poteva lasciarlo così. Rientrò in camera, lo aiutò ad alzarsi e a sistemarsi sul letto.
« Astoria. -Hermione lo guardò per un attimo perplessa- Astoria. » poi scosse la testa sospirando.
« Non sono Astoria. »
« Astoria. »
Si guardarono negli occhi, la Grifona guardò il suo riflesso in quelle iridi azzurre contornate di rosso.
« Non sono Astoria Malfoy. »
Gli mise addosso le coperte e tentò di allontanarsi ma sobbalzo quando la mano di Draco le afferrò il polso.
« Astoria, ti amo. »
« Cos'hai detto? »
« Ti amo Astoria. »
« Tu... ami? »
« Io ti amo Astoria. »
Lo osservò in silenzio poi sbuffò e lo fece nuovamente sdraiare.
« Sei decisamente ubriaco. »
« Mi dispiace. »
Questo la donna non lo sentì poichè già fuori dalla stanza.
La mattina successiva Hermione si svegliò presto e avvertì un elfo di portare al mangiamorte una pozione per smaltire la sbornia.
Lo aspettò seduta al tavolo apparecchiato per la colazione, quando arrivò non la salutò neanche, si sedette di peso e si massaggiò le tempie.
« Buongiorno Malfoy. »
La fulminò con lo sguardo.
« Ci siamo alzati con il piede sbagliato questa mattina? »
« A te è improvvisamente tornata la lingua Mezzosangue? »
La donna alzò le spalle e sorrise all'elfo che le servì una brioche.
Sbirciò Draco prendere la boccetta di liquido scuro e osservarla.
« Ho pensato ti sarebbe servita. »
La guardò sottecchi e poggiò la pozione sul tavolo.
« Perchè hai bevuto? »
« Non hai nient'altro da fare che fare domande Sanguesporco? Ti annoi così tanto? Prendi un libro e chiudi quella bocca. »
Dopo un altro po' di silenzio Hermione riprese.
« La domanda giusta sarebbe perché bevi? »
« Perché mi piace l'alcol Mezzosangue. »
« Tanto da bere fino a stare male? E ferirti? » disse alludendo alla ferita sulla fronte ora coperta da una medicazione.
« Si può sapere cosa ti prende oggi? »
Hermione ripensò alla scena della sera precedente e a quando era venuta al Manor con Blaise e avevano trovato Draco ubriaco sul divano.
« Penso solo che ti possa servire parlare. Serve a tutti. »
« Io non ho bisogno proprio di niente Mezzo- »
« Blaise mi ha detto cosa è successo. »
« Cosa ti ha detto? » chiese pacato ma con uno sguardo che tradiva questa apparente tranquillità.
« Mi ha detto cos'è successo ai tuoi genitori. »
« I miei... - commentò lui ironicamente- Tu non sai un cazzo Mezzosangue. »
« So che ti stai distruggendo e ciò non me l'ha detto Blaise. So che fai di tutto per sentirti superiore perché in fondo non lo sei mai stato. »
Il pugno di Draco che colpì il tavolo fece cadere a terra la forchetta della donna che nonostante la rabbia negli occhi del biondo non temette una sua reazione e rincarò la dose.
« Sai chi si comporta come te Malfoy? I bulli, a scuola; i ragazzini un po' come lo eri tu ad Hogwarts, a 12 anni. Ora quanti ne hai Malfoy? Venti? Blaise aveva ragione, ti comporti come un bambino. »
La Grifona spalancò contemporaneamente occhi e bocca mentre il collare si stringeva intorno a suo collo togliendole l'aria. Per un momento pensò che questa volta l'avrebbe uccisa davvero.
Con le lacrime che le offuscavano la vista lo intravide alzarsi e avvicinarsi a lei. Le afferrò i capelli alzandole la testa mentre lei ansimava in una disperata ricerca di aria.
« Tu non sai niente Sanguesporco quindi fammi il favore di stare al posto che ti spetta e chiudere quella cazzo di bocca o troverò un altro modo decisamente meno piacevole. »
La lasciò andare poco delicatamente e il collare tornò al suo posto permettendole di riempire di nuovo i polmoni d'aria, poi si allontanò senza dire altro.
Hermione rimase per un po' seduta al tavolo, alcune lacrime ancora intrappolate tra le ciglia mentre elfi sparecchiarono il tavolo senza degnarla di uno sguardo poi si spostò in camera, si distese sul letto e chiuse gli occhi.
Si addormentò rapidamente, senza neanche accorgersene.
Draco non vedendola arrivare a pranzo bloccò l'elfo pronto per andarla a chiamare e si alzò dal suo posto salendo con calma le scale.
Entrò nella stanza pronto ad arrabbiarsi ma la voce non uscì quando la vide addormentata sulle coperte.
La osservò per quasi un lunghissimo minuto dopo di che sbatté la porta per svegliarla.
Sorrise vedendola scattare seduta sul letto, confusa notando la sua presenza nella stanza.
Hermione capì velocemente cos'era stato quel rumore e fulminò il biondo con lo sguardo.
« Sei proprio uno stronzo. »
Draco sorrise facendo spallucce.
« Dovevo pur svegliarti in qualche modo. Il pranzo ci aspetta. »
« Non ho fame Malfoy. Puoi mangiare senza di me. »
« Hai ricominciato lo sciopero della fame? »
« No Malfoy, semplicemente non mi va di mangiare niente al momento. »
Il serpeverde la guardò con uno sguardo cupo.
« Dovresti mangiare. »
Hermione rise e lo guardò.
« Tu che ti preoccupi che io mangi? »
« Te l'ho già detto Mezzosangue, un premio- »
« Ho la nausea Malfoy e non mi va di mangiare, per favore. »
Draco con molta sorpresa della donna si arrese e le diede le spalle per uscire ma prima di farlo la guardò ancora.
« Chiamerò Blaise in modo che si accerti che tu stia bene. »
***
Era un giovedì mattina, si trovavano tutti e due casualmente in salone, uno seduto sulla poltrona, l'altra a chiedere un bicchiere quando un elfo annunciò l'arrivo di Blaise Zabini.
Entrambi si guardarono e la riccia sbuffò.
« Potevi dirmelo che sarebbe venuto. »
« L'avessi saputo te l'avrei detto Mezzosangue. - vedendo l'espressione perplessa di lei continuò- Non l'ho ancora chiamato. »
L'elfo dondolò sui suoi piedi e cercò di attirare l'attenzione del padrone.
« Siediti Granger, Ruf fallo entrare. »
Hermione si sedette su una poltrona sprofondandoci dentro da tanto era morbida, rivolse un rapido sguardo al biondo poi afferrò il libro sul tavolino a fianco a lei e lo aprì ad una pagina a caso facendo finta di leggere e cercando di nascondercisi dietro quando vide il guaritore entrare nel suo campo visivo.
« Blaise, ciao, come stai? »
« Bene grazie, e tu? »
« Annoiato più che altro, cosa ti porta qui? »
Non sentendo la risposta del moro alzò gli occhi e notò che i due si stavano fissando.
« Ah si, ho trovato la Granger. »
La Grifona tentò un piccolo sorriso che però morì subito sotto l'espressione preoccupata, arrabbiata e delusa del moro.
« Dicevo, cosa ti porta qui? »
« Si... ehm... dovresti firmare i documenti per il matrimonio. »
« Ma non è a maggio? »
« Si ma voglio togliermi il pensiero il prima possibile. »
Gli mostrò dove firmare e ricominciò a guardare la donna che cercò di nascondersi dietro al libro.
« Dove ti ha trovata? »
Draco li guardò e si intromise.
« Oh la Granger si aggirava per le vie di Diagon Alley. »
« Diagon Alley? Davvero?! Mi avevi detto che ti saresti allontanata! »
« Blaise- »
« Non usare quel tono Granger! Ti ho trovato una bacchetta perchè tu scappassi e ti sei fatta prendere! »
Draco diventò serio, il suo migliore amico aveva rischiato per trovare una bacchetta alla ricercata numero uno di Inghilterra.
Guardò la riccia abbassare lo sguardo e la vide come un animale in trappola.
« Hai fatto? »
« Quanta fretta che hai. »
Blaise la guardò di nuovo, ancora visibilmente arrabbiato.
« Stai bene? »
« Si. »
« Fatto. È tutto quello di cui avevi bisogno? »
« Si Draco. »
« Bene. A proposito, volevo scriverti, vorrei che la visitassi. Ultimamente mangia poco. »
Entrambi la guardarono e lei guardò loro.
« Certamente. »
Blaise si alzò e fece per chiedere a Draco una stanza ma il biondo gli lesse nel pensiero -letteralmente- e gli disse di farsi accompagnare da lei.
« Grazie ma non farlo più, sai quanto lo detesti. »
Hermione si alzò sorridendo lievemente e condusse Blaise nella sua stanza.
« Non posso crederci. » cominciò lui appena la porta fu chiusa.
« Zabini mi dispiace. »
« Dovevi scappare Hermione, andare lontano. -si passò una mano sul viso e sospirò- Almeno hai chiesto di lui. Ti hanno fatto qualcosa? »
« N-no, in realtà mi ha trovata lui, era notte e mentre camminavo per la strada sono stata bloccata da due uomini con intenzioni violente, incredibilmente mi ha salvato. »
« E lui? Ti ha fatto qualcosa? »
« No, abbiamo litigato un paio di volte ma per la maggior parte del tempo ci ignoriamo. Se non fosse lui non sarebbe così male. »
« Ma non sei libera. »
« Lo so Zabini. Davvero, mi dispiace. »
« Non devi essere dispiaciuta per me ma per te. -guardò l'orologio da taschino- Siediti. »
Obbedí sedendosi sul letto e Blaise si prese qualche secondo per osservarla.
« Sei denutrita. »
« Non ho mangiato poco e male ultimamente. »
« Hai bisogno di vitamine e proteine. Bisogna semplicemente integrare la dieta; carne, frutta, legumi. Dovrebbe bastare. Porgimi un dito. »
Hermione sorrise al contatto con le sue mani.
« Sentirai un pizzicotto, prendo solo una goccia di sangue per eventuali altri esami. »
Emise un piccolo lamento quando l'ago le bucò il polpastrello.
« Fatto. » disse mentre raccoglieva una minuscola goccia di sangue in una piccola provetta.
« Ci fosse qualcos'altro scriverò una lettera per avvertirti. Dirò cosa ti serve a Draco, se davvero voleva chiamarmi dubito che si rifiuterà di aiutarti. »
« Grazie Zabini. »
Scesero le scale una dietro l'altro e il Mangiamorte alzò lo sguardo dal giornale per posarlo su di loro.
« Allora? »
« È solo denutrimento, ti manderò un lista di alimenti che dovrebbe mangiare per riprendere ciò che le serve. »
Prese un'altra provetta dalla borsa.
« Già che ci siamo devi fare gli esami di routine. »
Draco sbuffò e allungò la mano verso l'amico.
« Esami di routine? Cosa sono? »
Il biondo la guardò ma Blaise fu più veloce a rispondere.
« Esami del sangue per controllare l'assenza di malattie che i Mangiamorte potrebbero contrarre nei loro viaggi. »
« E tu Malfoy viaggi? »
« Certamente Mezzosangue. »
Draco non fece una piega quando l'ago gli perforò la carne mentre Hermione per quanto quel dolore fosse stato leggero provò un brivido al ricordo.
« Bene, allora io vado, vi farò sapere i risultati. »
« Grazie Blaise. »
« Di niente. »
« Ruf- »
« Lo accompagno io! » esclamò Hermione avvicinandosi.
Uscirono dal portone e si fermarono sulle gradinate.
« Se dovesse farti qualcosa chiamami, una lettera, un elfo o un patronus. »
« Lo farò Blaise. »
« Bene, e mi raccomando tienigli testa come ti ho sempre vista fare okay? Draco non è un mostro. »
« Lo so, semplicemente soffre. »
Blaise rimase stupito da quell'affermazione e sorrise amaramente.
« Già. »
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Under the Darkness | Dramione | Italian Version
FanfictionDue anni dopo la seconda guerra magica il regno del terrore di Lord Voldemort è in piena espansione, la resistenza sull'orlo dell'estinzione e gli eroi che conoscevamo in fuga alla ricerca di una salvezza difficile da trovare. Hermione Granger è sco...