«Da qua continueremo a piedi» Gerard impartiva ordini da ormai una quindicina di minuti.
Durante il nostro viaggio avevo capito poche cose di questo strano gruppo, ma essenziali. Il gruppo composto da cinque persone, me compresa a quanto pare era stato formato quasi un anno fa da Gabriel e Gerard. Quest'ultimo era solito trattare tutti come se fosse il sovrano del mondo e aveva scatti d'ira insensati ai miei occhi.
Non avevo ancora capito perché mi odiasse, ma ero giunta alla conclusione che meno sapevo meglio era per il momento. La cosa che mi aveva fatta maggiormente desistere era stato il suo comportamento alla mia domanda esplicita, così avevo deciso di rimanere a qualche metro da loro appoggiata al tronco di un albero. La vegetazione si era infatti diramata, e i funghi avevano lasciato spazio ad una radura deserta circondata da un bosco di pini.
Gabriel d'altro canto era una persona più pacata e disposta al dialogo, più volte era infatti venuto a chiedermi come stessi. Anche Althea sembrava preoccuparsi delle mie condizioni, ma era anche la più occupata nell'organizzazione di quello che avevo capito essere un furto. Idris, invece, come me si era distaccato dal gruppo, ma dalla parte opposta alla mia e dopo aver acceso un fuoco aveva iniziato a mischiare dei liquidi e qualche pianta al suo interno.
Annoiata decisi di avvicinarmi al ragazzo che stavo osservando da qualche minuto sedendomi a qualche passo da lui in silenzio.
«Sto preparando l'infuso di kaela per te» inclinai la testa confusa: «Per la tua memoria» aggiunse facendomi ricordare il discorso che avevano avuto lui e Althea ore prima.
«Pensi funzionerà?»
«Certo, con le mie pozioni non sbaglio mai»
«Sei un mago?» domandai stupita.
«Un curatore» mi corresse passandomi una sacca in pelle: «Dovrebbe esserci una ciotola, me la cercheresti»
«Certo... ma è vuota» dissi dopo averla osservata e rigirata più volte.
«Mettici dentro la mano» aggrottai le sopracciglia, ma feci come mi disse e all'istante la mia mano affondo nella sacca. Le mie dita scorrevano su vari oggetti e appena sentì qualcosa che assomigliava ad una ciotola la presi tirandola fuori. Questa uscì dalla sacca senza problemi.
La mia espressione stupita probabilmente parlava per me.«Ci accamperemo all'entrata del bosco per la notte» disse Gabriel alle mie spalle: «Come sta andando con quella?» indicò l'intruglio con il mento incrociando le braccia.
«Bene, per domani sera dovrebbe essere già pronta, devo solo lasciarla riposare»
«D'accordo»
«Ny- Selene vieni e porta la sacca che hai in mano» Althea richiamò la mia attenzione scuotendo le braccia e senza ulteriore indugio mi avvicinai a lei.
«Ti va di aiutarmi a sistemare i sacchi a pelo?»
«Certo» dalla sacca tirò fuori cinque sacchi a pelo arrotolati uno dopo all'altro.
«Non gli mettiamo vicino ad Idris? Intorno al fuoco»
«No, ne accenderemo uno lì, vicino agli alberi in modo che assorbano il fumo e la nostra posizione non possa essere rilevata»
«Assorbano il fumo?»
«Mh, mh, una delle tante caratteristiche di questi Grigors» disse poggiando la mano su uno degli alberi.
«Forse non ti ricordi nemmeno di questo, ma stanotte la stazione di Deidra sarà visibile in cielo»
In quel momento non mi sentì di darle un'altra delusione così le sorrisi assecondandola e fingendo di sapere come fosse quella stazione.
Insieme stendemmo in cerchio tutti i sacchi a pelo e iniziammo a portare della legna mettendola al centro. In pochi secondi il fuoco arancione iniziò ad illuminare una piccola porzione dello spazio. La sera era passata e noi avevamo finito di mangiare da poco. Si era fatto buio, così insieme ad Althea andai a stendermi rivolta verso il cielo. Fu in quel momento che lo vidi. Un pianeta gigante a dominare il cielo racchiuso in un tubo come se fosse uno degli anelli di Saturno. Dalla prospettiva potevo anche vedere qualche raggio che lo collegava al pianeta stesso.
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Figli delle Ombre
FantasySelene Lightwood si ritrova catapultata in un mondo di cui non conosce nulla nel corpo di una ragazza di cui non sapeva e non avrebbe mai dovuto sapere anche solo l'esistenza. Non ha nemmeno il tempo di capire cosa stia succedendo che un gruppo di r...