05|Riccioli d'oro e il lupo cattivo

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Qualche ora prima

Althea's POV

Trattenni il fiato preparandomi all'impatto con il terreno sapendo che questa volta non ci sarebbe stato nessuno di loro a risparmiarmi dal dolore.

«Ahia» imprecai rotolando a qualche metro.

Dietro di me Idris e Gabriel si trovavano nella stessa situazione, ma perlomeno eravamo tutti quanti vivi.

«Ha funzionato» esclamò il mago.

«Siamo ancora integri al contrario loro» Gabriel indicò delle chiazze a terra accanto a loro. I guardiani ci erano venuti dietro senza pensare alla fine che avrebbero fatto.

«Andiamo» Gabriel prese il comando come era solito fare in assenza di Gerard e porgendomi la mano per aiutarmi a rimettermi in piedi ci dirigemmo verso il bosco.

Mentre i due ragazzi camminavano guadandosi ogni tanto indietro ne approfittai per cercare il barattolo contenente il fuoco fatuo. Questo diversamente dal solito stava tremando con maggior vigore e appena gli alberi iniziarono ad avvicinarsi lo tirai fuori dal contenitore.

La linea di fuoco si mostrò a noi percorrendo diversi metri velocemente.
Fatti i primi passi venimmo inglobati dal bosco e i rumori all'esterno iniziarono a diventare sempre più ovattati fino a sparire. In quel momento mi sentii al sicuro sapendo che nessuno avrebbe potuto seguirci all'interno della foresta.

«Spero stiano bene» sospirai mettendomi in mezzo ai due ragazzi.

«Gerard starà sicuramente bene, ma non posso dire lo stesso di Oniride, è strana in questo periodo» si passò una mano tra i capelli rossi osservando poi il suo anello.

«Tu cosa ne pensi Gabriel? Di quello che dice Selene, intendo» scosse le spalle come per dare poca importanza alla situazione: «Potrebbe essere vero, come non esserlo».

Il fuoco davanti a noi continuava a tremare i modo insolito, ma non ci feci molto caso.

«E se quello che racconta fosse vero?» continuai imperterrita.

«Non potremmo più fidarci di lei»

«Non mi sembra lo stiate comunque facendo»

«Non possiamo raccontarle nulla, finché non capiremo cosa sta realmente succedendo nella sua testa Althea» Idris si intromise nella conversazione zittendoci: «Lo sentite?» chiese poi.

Mi fermai tendendo le orecchie, vidi la linea di fuoco fatuo tremare e in alcuni punti spezzarsi per poi riformarsi.
Dei sassolini iniziarono a vibrare saltellando sul terreno sotto i nostri piedi. Una folata di vento mi arrivò da dietro facendomi rabbrividire.

«Cosa..?» Gabriel non fece nemmeno in tempo a finire la frase che uno scossone ci fece perdere l'equilibrio. Il fuoco davanti a me si stava sempre di più affievolendo.

«State a terra» disse Idris.

Ci fu una pausa di pochi secondi che la mia mente quasi non riuscì a metabolizzare e un'altra scossa si fece sentire. I rumori sembravano lontanissimi, ma quando il suolo tremò per la terza volta, feci appena in tempo a vedere qualche crepa sul terreno che un assordante rumore metallico si estese nell'aria riuscendo ad oltrepassare la barriera della foresta.

All'istante la via del fuoco fatuo si spense in un'unica volta. Presi velocemente la sacca che portavo con me tirandone fuori il barattolo, ma quando me lo ritrovai davanti agli occhi lo vidi vuoto.

«No, no, no» sperai di aver preso il contenitore sbagliato e che quello in cui conservavo la fiamma fosse al sicuro all'interno della sacca. Tuttavia le mie speranze andarono scemando quando non riuscii a trovare altro.

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