Capitolo 17

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Epilogo

Un fiocco di neve, così innocente, si poggia sul volto pallido della vampira che osserva attentamente il cielo sopra di lei ormai oscurato dalle nuvole che piangono per le perdite subite. Rachele è sdraiata stancamente sul terreno freddo ed umido della montagna, luogo che ha appena visto la fine di una guerra. Lei allunga la mano debolmente verso sinistra cercando un calore per lei molto importante.

Enea.

La giovane sospira felice una volta che la stretta viene finalmente ricambiata con ardore. Un vento freddo e pungente scuote i rami possenti degli alberi che si trovano attorno al campo di battaglia. Sorride alla Luna alta nella notte, sorride alle stelle che le tengono compagnia, sorride alla natura che l'ha creata, sorride ai suoi sentimenti per il suo Duca.

-ce l'abbiamo fatta- sussurra stancamente Rachele al suo amato, sdraiato dolcemente al suo fianco. Erano entrambi stanchi, il conflitto aveva prosciugato quasi tutte le energie dei vampiri ancora in vita. Dario, aiutato dal vampiro rosso Simone, zoppicava leggermente a causa di un paletto di legno conficcato nella gamba destra, avvicinandosi ai due amanti.

-Duca- abbassano entrambi la testa in segno di rispetto alla coppia davanti a loro. -il Duca di Stoccolma, Richard, è morto insieme ai suoi sudditi- dichiara Simone al capo Clan di Belgrado, osservando attentamente lo spazio che li circondava.

-bruciate i corpi dei morti nemici, mentre riportate le spoglie dei nostri guerrieri caduti in questa battaglia ai loro amici o famigliari perché non meritano di essere dimenticati- ordina ai due sottoposti che annuiscono prima di andarsene molto probabilmente verso la villa della montagna.

Enea, con la sua mano calda, accarezza in modo delicato il viso femminile della sua donna. -tutto bene?- chiese dolcemente avvicinandosi al copro freddo della sua amata. -si, va tutto bene- rispose in un sussurro la ragazza girandosi verso il Duca che contemplava il suo viso.

-sai, ho avuto paura, paura di perderti- svela con voce tremante il vampiro mentre stringe tra le sue braccia la sua amata mentre le calde lacrime cadevano indisturbate sul suo volto. -quando eri tra le sue braccia, con un paletto pronto ad ucciderti, ho pensato che la mia inutile e lunga vita non ha avuto senso fino a quando non ti ho conosciuto- parla Enea seppellendo il suo viso tra i capelli profumati della vampira.

-ho passato la vita a scappare dai miei problemi, dai miei demoni. Ho passato la mia vita avendo paura di me stessa. Ma da quando sono con te, tutto questo è in secondo piano, quindi ti volevo dire grazie- disse senza inganno e senza malizia Rachele asciugando il volto del suo Duca di Belgrado.

Si sorridono a vicenda. Il vento aumenta d'intensità ed i fiocchi di neve cadono sempre più velocemente creando uno strato sottile di quella sostanza fredda e bianca.

-Ti amo, Enea-

-Ti amo. Rachele-

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"E da allora sono perché tu sei,

e da allora sei, sono e siamo,

e per amore sarò, sarai, saremo." - Pablo Neruda

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Ehilà ragazzuoli, come va? Finalmente sono riuscita a postare l'ultimo capitolo di questa storia, l'epilogo. Lasciate un commento e/o una stellina se vi è piaciuto racconto. Con questo è tutto, alla prossima storia. Adios. 

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𝘛𝘩𝘦 𝘊𝘩𝘰𝘴𝘦𝘯 𝘰𝘧 𝘵𝘩𝘦 𝘉𝘭𝘰𝘰𝘥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora