Capitolo 2

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*30 gennaio 1549, Roma*

-padre, io non voglio sposarmi, lo sapete benissimo- disse disperata la ragazza a suo padre cercando in qualche modo di fargli cambiare idea. -abbiamo rimandato questo matrimonio di circa tre anni, mi pare che sia arrivato il momento di dare un erede al tuo promesso sposo- parlò duramente il conte della zona guardando duramente la sua unica figlia.

Erano passati ormai diciassette anni dalla sua nascita e, per una donna, era quasi tardi doversi sposare a quell'età. -poi, non voglio che la nobiltà pensi cose orribili sul mio conto. Tu sei una donna e devi sottostare sotto le mie regole- concluse il discorso con un gesto della mano e, quindi, la giovane fanciulla si diresse verso le sue stanze con la testa china, sicura di aver perso l'ennesima battaglia contro suo padre.

Non aveva mai conosciuto sua madre. La donna che le aveva dato la vita era morta pochi giorni dopo la sua nascita durante il sonno. Sapeva solamente, grazie ai racconti della servitù, che aveva ereditato i suoi occhi azzurri come il ghiaccio d'inverno e i suoi delicati lineamenti del viso. Però Rachele era diversa dalla madre.

Non voleva sottostare alle regole degli uomini, non voleva sposarsi senza nemmeno conoscere il proprio legittimo sposo. Voleva essere libera, libera di correre le prato dietro la propria dimora senza che nessuno le disse qualcosa. Appoggiò la sua mano sulla maniglia della porta della sua camera da letto per poi ritirarla sia per il freddo sia per una idea che l'era venuta in mente.

Andare nel bosco poco distante da casa sua. Era sempre stata una cosa vietata fin dalla sua tenera età, ma quel giorno era cosi. Si sentiva in gradi di violare qualsiasi regola pur di trovare quel briciolo di felicità che le era scomparso. Presa da un attimo di coraggio si diresse, quindi, all'entrata del bosco e senza nemmeno pensare di tornare indietro.

Entrò nel bosco che si fece sempre più fitto ad ogni passo che faceva la giovane fanciulla. La giovane sollevò leggermente il vestito rosato per evitare che si sporcasse di fango. Poggio il piede su una roccia, quando un rumore la distrasse totalmente. Si girò velocemente perdendo l'equilibrio sulla pietra grigia e cadde per terra. Un forte dolore alla nuca e poi buio.

Buongiorno, anzi buon pranzo. Lasciate un commento e/o una stellina per farmi felice. Con questo è tutto. Mi scuso per il capitolo corto, ma è stata una scelta personale di dividere così i capitoli iniziali.

𝘛𝘩𝘦 𝘊𝘩𝘰𝘴𝘦𝘯 𝘰𝘧 𝘵𝘩𝘦 𝘉𝘭𝘰𝘰𝘥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora