Capitolo 4

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*1789, Parigi*

Gente che urlava, gridava a squarcia gola. La maggior parte aveva in mano dei forconi e sembrava assai arrabbiata. Rachele osservava il tutto dal suo piccolo appartamento che dava sul centro della città dell'amore.

I cittadini stavano combattendo, come poco tempo prima avevano fatto gli americani per essere indipendenti dal Regno Unito. Volevano essere liberi, uguali e non essere considerati più degli schiavi. Ed avevano ragione. Rachele era fermamente convinta dei loro ideali.

Questa notte avrebbe fatto un po' di caccia e tutti avrebbero alzato le mani consapevoli che questa rivoluzione non era pacifica. La vampira saltò giù dal balcone atterrando perfettamente in piedi sulla strada principale. Nessuno aveva fatto caso a lei, tranne una piccola adolescente che la guardava curiosa.

Rachele aveva fatto la sua scelta, nessuno avrebbe dovuto sapere della sua esistenza. Si avvicinò alla ragazza con la sua velocità ultra umana. La ferrò per l'abito scuro che portava e la trascinò in un piccolo vicolo buio che si trovava lì vicino. Poi fece la sua mossa, dissanguandola lentamente e gustando il sapore del sangue come se fosse la prima volta.

Ultimamente Rachele stava cercando di cambiare, non voleva essere più l'assassina spietata del mondo vampiro. Aveva iniziato a bere quello animale per evitare di uccidere troppe persone. E ci stava anche riuscendo. Anche se, in alcune giornate, sentiva il bisogno del gusto dolce degli umani. Rachele si sentiva sporca e delusa da se stessa.

Aveva scampato il rogo perché la chiesa credeva fosse una strega, aveva combattuto più guerre di tutti gli uomini messi insieme, ma si sentiva ancora inadeguata. E quella notte, il 14 luglio del 1789, la vampira, giurò che avrebbe cambiato stile di vita.

*1945, Germania*

-i tedeschi si stanno ritirandó- urlò il capitano della squadra americana che stava combattendo contro gli ariani. Rachele sparò altri due colpi prima di abbassare l'arma da fuoco, sicura che i nemici erano stati sconfitti.

Si passò una mano sul viso sporco di polvere e fango sospirando felicemente. -amico, sta sera festeggiamo!- urlò un componente della sua squadra a Rachele. Tutti pensavano che era un uomo ed era per questo che si trovava in questo posto.

Lei voleva far parte dei buoni e aveva giurato di cambiare stile di vita. E infatti fu cosi. Si era allenata tanto sia sul combattimento corpo a corpo, sia con l'utilizzo di armi come spade e fucili. Quante volte era stata pugnala oppure trafitta da una lama. Eppure nemmeno una cicatrice era rimasta sulla sua pelle. Aveva l'aspetto finisco di una ragazza di 17-18 anni. Sembrava così pura ed innocente.

Rachele si incamminò con i suoi compagni verso l'accampamento più vicino degli americani. Tutti stavano cantando, ballando e bevendo per festeggiare la Vittoria appena avuta. Questa scena strappò un sorriso alla ragazza che si unì al gruppo di ballerini quasi subito.

-i tedeschi hanno perso!- continuavano a dire queste parole gli ubriachi seduti nel piccolo angolo bar della zona militare.

-amico, vuoi qualcosa da bere?- Rachele si girò verso il ragazzo che le aveva parlato. Era poco più alto di lei, biondo con gli occhi verdi. Poteva avere circa venticinque anni. Era troppo giovane per lei. Anche se solo un vampiro avrebbe potuto superarla d'età. Annuì poco allegramente come risposta al ragazzo impaziente, che le sorrise prima di voltarsi ed andare a prendere da bere.

Era da circa un secolo che non vedeva un vampiro perché Rachele aveva scelto di non far parte di nessun clan. Era così abituata a star da sola, che non voleva fare conoscenza con qualcuno della stessa specie per paura. Semplice e solo paura.

𝘛𝘩𝘦 𝘊𝘩𝘰𝘴𝘦𝘯 𝘰𝘧 𝘵𝘩𝘦 𝘉𝘭𝘰𝘰𝘥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora