capitolo 3

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Quando arrivo a casa sono già le 2 di pomeriggio.
Mi cambio velocemente mettendo qualcosa di comodo e mi siedo sul divano.
Sono stanca, di tutto ma soprattutto per ciò che è successo.
Come ho fatto a non capirlo?
"vattene a fanculo Adam, ti odio" urlo sprofondando il mio viso sul cuscino
L'ho amato con tutta me stessa.
Non so, mi fa stare male sapere per tutto questo tempo mi ha mentito, mi ha tradita.
Gli ho dato tutta me stessa. Ho cercato di stargli vicino e comprenderlo nonostante le difficoltà col lavoro e altri. Ho fatto di tutto per far funzionare questa relazione.
Mi sento crollare, sto male.
Solo a ripensare a quel che ho visto mi viene da vomitare.
Ma oltre al dolore, provo una rabbia immensa, il dolore ne fa una piccola parte, ma la rabbia che provo in questo momento è imbattibile, come se una parte di me sapeva che tutto ciò sarebbe accaduto quindi si è preparata.

Ho bisogno di vino, magari mi aiuterà, ma devo rimanere sobria per stasera.

Inizio a versare il vino nel bicchiere finché improvvisamente il mio telefono inizia a suonare incessantemente.
È Adam.
Solo a leggere il suo nome nello schermo mi viene una rabbia incontrollata.
"AAAA.... VAI AL DIAVOLO ADAM"
spengo del tutto il telefono e lo lancio da qualche parte sul divano, non voglio né vederlo né sentirlo. Poggio il bicchiere sul tavolo e mi sdraio sul divano.
Stanca, mi addormento.

All'improvviso mi sveglio, e la prima cosa che mi passa in mente in quel momento è l'appuntamento.
Mi alzo immediatamente a controllare l'ora.
Pff... Ho avuto uno spavento incredibile, pensavo di essere in ritardo invece sono solo le 16:48.
" É ora di iniziarsi a preparare"con malavoglia vado a farmi una doccia.

Ho asciugato e arricciato i capelli sulle punte sciolti poi mi sono truccata con un trucco leggero.
Metto un vestito corto nero elegante e prendo la giacca
Mi guardo un'ultima volta allo specchio. Perfetto!
Prendo la borsa e cerco il telefono. Merda l'avevo lanciato.
Corro con in mano i miei tacchi per la casa a cercare il telefono.
"Cazzo il telefono" inizio a cercarlo come una scema tra le coperte e i cuscini sul divano e finalmente lo trovo.
"Credo di aver preso tutto, telefono, borsa, agenda per appunti.....ahh le chiavi della macchina" che scema!
Prendo le chiavi per poi salire e andare verso verso l'edificio.

Quando arrivo all'edificio, vedo i primi lavoratori abbandonare il loro ufficio.
Ormai è tardi e tutti tornano a casa dalle loro famiglie.
Io invece ho bisogno di distrarmi, e il lavoro è la cosa migliore.

Entro dentro l'ascensore e premo il bottone del piano dove devo andare.
Mentre aspetto di arrivare al mio piano tiro fuori il cellulare per accenderlo e controllare i messaggi, ma l'ascensore si ferma al 5 piano.

C'è ancora qualcuno? Saranno dei lavoratori che devono ancora uscire. Dovrò aspettare che loro scendano per primi...
E invece quel qualcuno é Collins.

"Signorina Rollins ....é venuta?" mi guarda stupito inarcando un sopracciglio.
"Beh si....non avevo nulla da fare"
"Tutto bene?" dice salendo e posizionandosi accanto a me premendo il pulsante del piano per poi guardarmi.
'' mhh...si perché?"
"È pallida e ha gli occhi gonfi. È sicura di sentirsi bene?"
"Oh...i-io.. si si sto benissimo" Perfetto, si nota così tanto?
"Va bene..." Dice non credendo della mia risposta.
"Spero di non averle rubato tempo ieri...con il documento"
Si gira completamente verso di me appoggiando la spalla contro la parete dell'ascensore.
"Oh no... affatto " inizio a sentirmi a disagio. Ho i suoi occhi addosso e dobbiamo fare praticamente 45 piani insieme.

"Menomale, perché il suo file era davvero interessante. Ho inviato quel documento al signor Yoahn Yong, l'amministratore della loro multinazionale, e gli ho proposto la partnership, gli aiuteremo con l'ecologia del loro paese. E stasera gliene parleremo, anche se la videoconferenza non doveva essere di questo argomento."
Credo di aver già sentito parlare di Yoahn, un uomo duro.
"Conosco Yoahn Young, so che avevate provato a creare un accordo con lui in passato ma non ha funzionato. Mi auguro che questa volta funzioni so che è un uomo molto difficile e diffidente."

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