Oggi è stata un giornata abbastanza piena di emozioni e eventi.
Non mi aspettavo arrivasse a licenziare Sarah, ma ha fatto la cosa giusta.
Appena prendo l'ascensore poggio la testa contro il freddo metallo in attesa che arrivo al piano terra.
Chissà se c'è ancora Mads..
Proprio in quel momento mi arriva un messaggio.
È Chris!
" Buonasera Signorina, ho bisogno che lei domani mattina venga all'ufficio presto devo discutere con lei di una questione importante, La passeremo a prendere io e Taylor alle 6:30. Buona serata"
Perfetto...
Quando arrivo vedo che non c'è più nessuno a parte Mads.
"Ciao bellissima "
"Amy, tesoro come stai?" Non la vedo da quando sono partita per Las Vegas nonostante lavoriamo nello stesso edificio.
Vado verso di lei e l'abbraccio fortissimo.
"Tutto bene tu?"
"Mi sei mancata tantissimo"
"Anche tu mads, non sai quanto"
"Tesoro, parlavo giusto prima coi ragazzi, volevano che ci vedessimo stasera al Diamond, vieni?" Dice mentre ripone le ultime cose nella borsa per poi uscire.
Mi mancano le nostre uscite di gruppo. Blake,Mark, Mads e io al Diamond, era il nostro locale preferito, ci andavamo sempre dopo lavoro o nel fine settimana.
Ultimamente non sento quasi più ne Blake ne Mark.
Soprattutto dopo ciò che è successo con Mark...
" Mi spiace Mads ma stasera no, domani mattina devo alzarmi presto, magari un altro giorno."
"Va bene tranquilla si può sempre riorganizzare."
"Va bene Mads vai a divertirti e salutami quei due"
Facciamo ancora qualche passo insieme ridendo per poi fermarci all'incrocio.
"Va bene tesoro. Fai attenzione mentre torni qualsiasi cosa chiamami, ci vediamo domani"
Mads si allontana, salutandomi.I miei tacchi battono un ritmo regolare, mentre cammino.
Ne approfitto per ammirare gli edifici intorno a me, che mi sovrastano nella loro danza di luci.
Si sa che la Grande Mela è stupenda, soprattutto la notte...
Mi ritrovo a pensare a Collins nel suo ufficio, ad ammirare la città dalla sua enorme finestra.
con la cravatta un po' allentata, che gioca con i suoi gemelli o con un bicchiere di rum o scotch in mano. Per non parlare di quel sorriso soddisfatto stampato sul volto...
Ogni suo semplice gesto è così bello su di lui.
Basta Amanda è ora di tornare alla realtà e andare a casa prima che Collins licenzi anche te!La mattina mi alzo di fretta a fare la doccia per poi asciugarmi i capelli e facendo i boccoli, mi trucco come al solito con il correttore mascara e eyeliner con un po' di rossetto nude per poi dirigermi verso l'armadio.
Oggi opto per un pantalone a zampa nero con una canotta bianca e un blazer nero sopra.Dopo che sono venuti a prendermi abbiamo passato tutta la mattinata a lavorare, aggiungendosi pure il rimpiazzo per Sarah.
Sono così stanca che potrei crollare in questo preciso momento. È da due ore che riceviamo ragazze su ragazze ma a quanto pare sono solo interessate al fascino del nostro super sexy CEO.
"Va bene la faremo sapere" dice Collins mandando via finalmente l'ultima di oggi.
Appena esce mi butto sulla sedia sbuffando sonoramente.
"Qualcosa non va signorina? " dice Collins con quel suo ultra sexy sorriso girandosi completamente verso di me.
Mi ricompongo all'istante.
"Non per dire signor Collins, ma è abbastanza evidente che queste ragazze non siano interessate al lavoro ma a lei." Dico facendo finta di niente abbassando la testa.
"Ah si?" dice chinando la testa come se stesse cercando di avere un contatto visivo con me.
"Si signore, preferisco dirglielo così almeno non ricade nello stesso errore"
Dico alzandomi.
Iniziavo a sentirmi a disagio. Quella vicinanza...
Scuote la testa ridendo.
" Io non faccio errori signorina Rollins, prima di fare qualsiasi cosa la ricontrollo almeno 10 volte..." Si alza abbottonandosi la giacca.
"Ah, e non per dire, ma non ne avrei ammessa nemmeno una tra tutte quelle che abbiamo visto stamattina, come ha detto lei era evidentemente che non interessasse a loro il lavoro"
"Errare è totalmente umano."
Ed eccomi di nuovo qui a sfidare il Grande Chris Collins.
Non c'è modo che tenga la lingua a freno a meno che qualcuno me la tagli!
"Ha totalmente ragione, ma qui non c'è spazio per gli errori il minimo errore è fatale per l'azienda e la sua reputazione"
Su questo ha ragione, ma il mio punto di vista era un po' generale. Per lui deve essere tutto perfetto, e quando dico perfetto veramente perfetto.
Se ci si siede su una sedia nell'ufficio del signor Collins, una volta alzati la sedia deve tornare al suo posto perfettamente. Ogni cosa ha un suo posto.
Ho notato che tutti i lavoratori sanno di questa "ossessione" di Collins, infatti ogni volta che qualcuno entra nel suo ufficio deve riporre le cose come quando le ha viste quando è entrato.
Annuisco raccogliendo la mia borsa e alcuni fogli per poi uscire dall'ufficio.
Ci si aspetta una lunga giornata...
Mentre faccio una breve pausa bevendo il mio caffè ricevo una nuova e-mail.
Dio santo...
È una mail dal signor Collins
"Potrebbe preparare la documentazione per gli investitori coreani, per mercoledì? Inoltre ci trovi un ristorante che non sia troppo distante da ciò a cui sono abituati."
Mhh un ristorante coreano..?
Mi passo la penna sul labbro inferiore, pensando.
Ricordo che c'è un ristorante a Broadway che serve cucina raffinata a base di alimenti biologici. Però aprono solo dopo le 5.
"Buona sera signore conosco un ristorante perfetto, ma apre dopo le 5. Le fisso un appuntamento per giovedì . I documenti saranno sulla sua scrivania per stasera."
rispondo alla sua mail e attendo alla sua risposta che non tarda ad arrivare.
"Ho già da fare giovedi, organizzi un altro giorno conto su di lei buona serata"
Controllo il programma del mio richiestissimo amato CEO. Effettivamente ogni anno puntualmente il 17 settembre non c'è.
Strano, che farà mai in sto giorno di ogni anno..?
Non sono affari miei ma sono curiosa.
Decido di andare a cercare il vecchio programma della vecchia assistente e dopo un po' lo trovo e anche qui, ogni anno sempre il 17 settembre non c'è Collins, e anche qui non c'è scritto il motivo.
Chiudo il file sbuffando rimettendolo nell'armadio.
Chissà perché...
Probabilmente si prende un giorno di ferie, non posso biasimarlo con tutto il lavoro che fa è comprensibile.
Rimetto tutto a posto nell'armadio per poi iniziare a riordinare le cose e finire il lavoro.
Finalmente ho finito.
Sono le 8:30 pm.
Da quando ho iniziato a lavorare come segretaria finisco sempre tardi, ma come si dice meglio tardi che mai.
Mentre ritiro le cose sento qualcuno bussare.
Chi sarà a quest'ora? Sicuramente sarà Collins che vuole i documenti.
"Avanti"
Non mi sarei mai aspettata che sarebbe entrato Sebastian Williams
"Ah ah, che sorpresa è mai questa, Sebastian come sta?" è da tanto che non lo vedo e non lo sento.
"Amanda, tutto bene lei?" Dice venendomi incontro salutandomi.
"Tutto bene grazie, dov'era sparito?"
Dico indicandoli con la mano la sedia dei visitatori.
"Ero a Parigi, qualcuno doveva gestire l'altra sede della Collins Company c'erano dei problemi lì, ora tutto apposto menomale, lei come va con il lavoro? Si sta abituando alla nuova postazione?" Dice indicandomi con la testa la pila di fogli sulla mia scrivania di vetro.
"Si si, tutto bene menomale, sono solo stanca dopo tutto sto lavoro"
"Normale, deve anche capire che ora è l'assistente del Signor Collins e questa è una responsabilità grossa, quindi anche del lavoro in più"
"Ha assolutamente ragione"
" Senta che ne pensa se andiamo a cena da qualche parte, immagino non abbia ancora cenato, la aiuterà anche a staccare un po' dal lavoro..."
Cavolo è la seconda volta che me lo chiede.
Mi piacerebbe, ma adesso sono stanca e non me la sento sinceramente.
Sto per aprire bocca quando sento bussare qualcun altro.
"Aspetta per caso qualcuno? "Mi chiede Sebastian
Alzo le spalle non sapendo chi possa essere.
"Avanti"
Entra Chris in tutta la sua bellezza passando gli occhi da me a Sebastian svariate volte.
Appena Sebastian vede Chris si alza subito andando a salutarlo.
"Spero di non aver interrotto qualcosa di importante"
"No no affatto, il signor Williams era solo passato a salutarmi"
"Si esatto, ora però devo andare ci sentiamo domani Amanda, buona serata signor Collins"
Chris osserva Sebastian andarsene finché non prende l'ascensore senza ricambiare il saluto.
Mi schiarisco la voce.
"Vedo con non solo dà del tu e confidenza a Taylor ma anche a Williams"
Alzo le spalle con noncuranza senza guardarlo in faccia.
Non riesco mai a tenere un contatto visivo con lui, incredibile!
"A proposito ecco a lei i documenti" dico cercando di cambiare argomento sempre con lo sguardo ovunque tranne su di lui.
Chris prende i fogli non degnandoli nemmeno di uno sguardo ma mantiene il suo sguardo su di me.
"Va bene ora devo andare ci vediamo domani signore" dico a disagio.
Mi sorride dolcemente.
"Buonanotte" dice per poi salutarmi e uscire.
Che gli è preso?
Alzo le spalle con noncuranza e esco fuori da questa gabbia dorata.
Hanno deciso di accompagnarmi a casa dato che era tardi.
Sono così stanca che potrei crollare in questo preciso momento perciò ho accettato.
Finalmente arrivata a casa, gli saluto e scendo.
Mentre cerco le chiavi nella borsa, alzo lo sguardo e vedo l'ultima persona che mi sarei aspettata di vedere
"Cosa ci fai qui?"...
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Loved by a billionaire
RomanceAmanda Rollins, 26 anni e lavora nella Collins Company, un'azienda multimilionaria. Con passato difficoltoso in cerca di una via di felicità. Chris Collins,28anni, giovane ragazzo alle rendini del suo impero, la Collins Company, Il ragazzo ricercato...