Loved by a billionaire

capitolo 20

Questo pomeriggio Chris mi ha chiesto di lavorare ad un progetto importante. È nel mio interesse mostrargli che sono volenterosa e capace, nel mio lavoro.

Si tratta del progetto di acquisizione e fusione di una giovane impresa europea che si occupa dello sviluppo di tecnologie emergenti, cosa che sembra interessare notevolmente Chris.

Vuole una lista completa delle attività e dei dirigenti dell'impresa. Mi metto subito al lavoro, cercando informazioni sulla società.

Dopo aver finalmente raccolto tutto, mi stiracchio sulla sedia. È tutto molto bello ma dovrò ricontrollare tutte le informazioni che ho trovato...In questa società ci saranno dei documenti dettagliati da qualche parte. Anche se l'idea non mi entusiasma, chiederò alla vipera della segretaria.

"Mi scusi, sa se esiste una sala archivi con i dati relativi alle fusioni e acquisizioni della società?" Mi fissa, sollevando un sopracciglio.

"Qui non esiste una sala archivi per quello, è tutto digitalizzato. Si rivolga al reparto IT." È il reparto di Blake!

Lo chiamerò subito anche perché non ci sentiamo da un po.

"Signorina ci sono delle pratiche da inserire nell'archivio, ci pensa lei vero?" Mi implora la ragazza che ho di fronte. Da quando è arrivato Chris, ha chiesto a tutti i reparti di mandarmi il resoconto.

Annuisco sospirando e mi alzo incamminandomi verso gli schedari, userò questa breve pausa per sgranchirmi le gambe. Stare seduta tutto il giorno non fa per me, preferisco correre da un posto all'altro. 

Prima che esca  il telefono prende a squillare incessantemente. 

"Scusi un attimo" dico alla povera ragazza immersa in una pila di fogli.

"Si tranquilla vado a finire il lavoro al mio dipartimento, grazie ancora signorina Rollins"

Le sorrido dolcemente poi esce chiudendo la porta.

"Pronto?...Si l'abbiamo mandata tre giorni fa...si capisco perfettamente...certo, non si preoccupi,la merce arriverà in perfetto orario... buona giornata anche a lei" Attacco il telefono tirando un grande sospiro di sollievo. Certo che se non chiama ogni mezz'ora per sapere dov'è la merce, non è soddisfatto. Dovrebbe veramente trovarsi un hobby sto uomo! Fa venire la frustrazione, ma è un nostro socio in affari più importante in Perù.

Chiudo l'ultima finestra aperta sul mio Computer

È ora di tornare a casa. Mi alzo dalla sedia chinandomi per raccogliere la borsa a tracolla. Ordino i documenti facendone combaciare i bordi, li spillo per poi sistemarli all'interno. Faccio cosi per tutti gli altri. Afferro un fogliettino finito sul pavimento.

Un fruscio mi fa sollevare gli occhi di scatto, trovandomi di fronte a un petto fin troppo famigliare. Sobbalzo per lo spavento, facendo scivolare dalle mani ciò che avevo appena raccolto.

Il mio cuore, per un microsecondo, si ferma completamente per poi riprendere a battere più forte quasi a trapanarmi i timpani.

Sbatto le palpebre incredula.

"Signor Collins...?" tento di non far tremare la voce, senza risultato.