Siamo seduti qui nel ristorante da mezz'ora e il nostro socio in affari ancora non si è fatto vivo. Il cibo sul tavolo si è già raffreddato e io sono stanchissima e mi sto annoiando.
Chris sta facendo telefonate su telefonate aspettando una risposta dal diretto interessato.
Mi appoggio allo schienale della sedia per stare comoda buttando la testa all'indietro.
I miei occhi intercettano il tiramisù, quel tiramisù che mi brama da quando è stato appoggiato sul tavolo.
Mi volto a cercare Chris con lo sguardo e lo vedo ancora intento a parlare al telefono, così ne approfitto per un'assaggiatina...
Prendo una forchetta per prendere un bel pezzo di tiramisù.
Beh, se non lo toccava nessuno sarebbe rimasto lì per l'intera serata e sarebbe stato un totale spreco!
Tiro fuori il cellulare della tasca per controllare se ci sono messaggi, ma niente. Lo spengo definitivamente.Finalmente ritorna Chris guardandomi dispiaciuto.
"Purtroppo il signor Moore ha avuto un imprevisto, non può venire stasera." Dice risedendosi e allentando la cravatta.
"Spero nulla di grave"
"No, sua moglie ha avuto la figlia stasera quindi...diciamo che voleva passare la serata con la famiglia"
"Certo, l'importante non sia nulla di grave"È calato un silenzio, uno di quelli dove non sai se dire qualcosa o evitare.
E ora che si fa? Si torna direttamente all'hotel?
"Ora mangiamo e poi vediamo come avere un'altro incontro con il signor Moore" Quest'uomo oltre ad essere incredibilmente sexy e autonomo sa leggere anche nel pensiero? Mi spaventa e mi affascina allo stesso tempo.
" Uhm certo va bene"
Mentre mangiavamo non è volata nemmeno una mosca, anche perché siamo in tavolo riservato lontano da tutti e con i muri in vetrate che si affacciano sulla magnifica Atlanta.
"Dunque signorina Rollins, come si trova con il lavoro?" Dice Chris pulendosi la bocca con il fazzoletto di carta per poi prendere in mano il bicchiere di vino.
Pure questo semplicissimo e innocente gesto con lui diventa la cosa più sexy che abbia mai visto.
"Me la cavo" rispondo con sicurezza ma non appena alzo lo sguardo verso di lui, la mia sicurezza svanisce completamente. Sembra una cavolata, ma il suo sguardo, quel dannato sguardo riesce a mettere in soggezione persino la donna più sicura di sé al mondo.
"Buono a sapersi..."Alla fine della serata siamo tornati direttamente in hotel ed ora sono qui stesa sul letto a non riuscire a dormire. Continuo a girarmi e rigirarmi nel letto ma non riesco nemmeno lontanamente a dormire. La notte è la cosa peggiore che possa vivere, mi fa riaffiorare ricordi che vorrei rimanessero per ora nascosti
A volte mi chiedo, la morte è davvero l'unica soluzione per fermare il dolore?
Certo, cesserebbe il dolore all'istante, ma una volta che il mio animo abbandona la vita, io cosa ho ottenuto? Niente, assolutamente niente.
Devo parlare col dottor Miller e rifarmi prescrivere di nuovo le medicine, stare sveglia di notte mi fa portare a riflessioni che nemmeno io so da dove escono!Mi alzo dal letto sospirando infilando una maglia larga per poi dirigermi a piedi nudi verso la terrazza.
Cerco di fare piano chiudendo la porta, che porta dalla mia stanza alla terrazza, per non svegliare Chris."Oh dio santo..." Dico portandomi una mano al cuore.
Quando mi giro, sussulto così forte dallo spavento che credo che sia ancora un miracolo che non abbia avuto un infarto.
Davanti a me c'è Chris con solamente pantaloni in tuta.
Pensavo stesse dormendo!
Mi risistemo e mi schiarisco la voce.
"Io...mi dispiace averla svegliata...ecco forse è meglio se torno a dormire.." dico facendo retromarcia.
"No rimanga, non mi ha svegliato affatto stavo vedendo dei documenti. Non volevo spaventarla."dice indicando l'enorme montagna di fogli.
Mi avvicino lentamente sedendomi anche io su un divanetto e portandomi le ginocchia al petto.
"Problemi a dormire?"dice interrompendo il silenzio
"Già, soffro di insonnia. E lei?" Chiedo guardandolo mentre mi versa un bicchiere di vino rosso che non rifiuto affatto.
"Stessa cosa." Dice
Lo capisco perfettamente. L'insonnia è la cosa più brutta che esista su questo pianeta.
"Non si stanca mai?" Chiedo indicandogli i fogli.
Scuote la testa e sorride tristemente.
"Il lavoro è l'unica cosa che mi distrae.." Dice per poi riappoggiare il bicchiere con il vino.
"Capisco."
"Ha mai pensato di parlare con un terapista? A proposito dell'insonnia" Mi chiede interrompendo il silenzio.
"Si, ma ho smesso l'anno scorso, non andavo più alle sue sedute, credevo di non averne più bisogno.." dico abbassando la testa
"Capisco"Dopo aver parlato un po' di lavoro ognuno è andato nella propria stanza,solo che non riesco a dormire mi balenano in mente ricordi di Adam
Com'è potuto andare da Madison?!?________________________________________
Okok, credo che qui ci sia assolutamente bisogno di un punto di vista da parte del nostro Chris, che ne pensate?😉
❤️
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Loved by a billionaire
RomanceAmanda Rollins, 26 anni e lavora nella Collins Company, un'azienda multimilionaria. Con passato difficoltoso in cerca di una via di felicità. Chris Collins,28anni, giovane ragazzo alle rendini del suo impero, la Collins Company, Il ragazzo ricercato...