capitolo 17

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Con la testa sepolta tra i documenti, sto tornando nel mio ufficio.
Ho ricevuto una mail in cui Collins mi chiedeva di occuparmi di un nuovo file che ho dovuto recuperare in un altro reparto.
Poveretti dovranno subire anche loro la mia punizione dato che mi aiuteranno.
Almeno la sua idea non era licenziarmi ma una semplice lunga punizione...
Mentre sfoglio tranquilla le pagine dei fogli sbatto contro qualcuno.
Cazzo, i fogli si sparpagliano per tutto il pavimento.
Sospiro.
Non c'è bisogno di farne un dramma; avevo solo da guardare dove andavo.
Sarah Lodge, mi sta fissando.
"Oh scusi non l'avevo vista" dice mettendo il telefono nella borsa.
Si inchina per aiutarmi a raccogliere i fogli sparpagliati per terra.
Sarah Lodge, colei che ha creato tutti i problemi che ho con Collins.
"Stia tranquilla, fa niente." dico cercando di essere cortese ma dopo ciò che ha fatto...
Mi passa i fogli, senza dire niente.
Questo non è il suo reparto, che ci fa qui?
" Posso chiederle cosa ci fa qui?"
" Stavo cercando Collins per un documento ma ho visto che non c'era"
"Torna in giornata ha da fare in città, se vuole posso dirgli che è passata e che lo cercava. "
"No. Non si preoccupi. Ho il numero di Collins in caso avessi bisogno di contattarlo, grazie"
Dice voltandosi e sculettando verso l'ascensore.
Che cosa voleva insinuare esattamente con quella frase?
Guarda te con chi devo avere a che fare...
Rimango in silenzio con il mio nervoso raggruppando i fogli.
Improvvisamente si gira e viene verso di me.
Che le prende ora?
"So cosa sta cercando di fare, ma le assicuro non ci riuscirà"
" Come prego ?" la guardo accigliata.
Ora mi sta dando su i nervi.
" Non serve recitare e far finta di non capire, lui non è qui"
Di cosa sta parlando questa? se non sarà chiara giuro che la tiro da quei capelli.
Nonostante ciò rimango calma, inutile gettare benzina sul fuoco.
"Ha qualche problema con me? Non penso di conoscerla"
La nostra bellissima conversazione ha destato l'attenzione della vipera della segretaria del piano che ci guarda attentamente.
La riguardo di conseguenza anche io finché non distoglie lo sguardo.
"Ricordati di stare al tuo posto quelle come te non andranno da nessuna parte." dice infine andando verso l'ascensore.
Ma che cazzo di problemi ha? Ma vedi tu con chi devo avere a che fare di prima mattina.

Prima di andare a casa mi fermo all'ufficio di Collins, perché so che è l'unico momento della giornata libero e senza appuntamenti.
Entro nella stanza buia illuminata dalla luna e dalla luce del suo schermo del telefono.
Sta parlando al telefono e mi fa segno di accomodarmi e aspettare.
Ha un fascino assurdo. Lo osservo attentamente come se lo stessi ispezionando.
Ha sul viso un espressione concentrata, il modo in cui parla sicuro di se in maniera concisa e chiara. È perfetto.
Non mi piace sta cosa. Non mento ha un fascino irresistibile nessuna donna resisterebbe ma in generale nessuno può.
Scuoto la testa e mi siedo giocando con le mie ginocchia.
Appena finisce, si accomoda e annota qualcosa sul suo computer e poi alza lo sguardo verso di me.
"Bene signorina Rollins..."
Il modo in cui ha detto il mio nome...
Mi schiarisco la voce poggiando i documenti sul tavolo.
"Signore...ecco il file che aveva richiesto."
Mi porge uno sguardo di sfida per poi iniziare a sfogliare i documenti frettolosamente per poi richiuderlo.
" Ok, grazie." dice con un sorrisino sulle labbra
"Suppongo sia soddisfatto... o sbaglio?" chiedo
Si appoggia contro lo schienale della sedia, strofinandosi delicatamente il mento con il dorso della mano.
"Più che soddisfatto, dato che alla fine non era così importante"
"Come prego?" sta scherzando?
"Come ha sentito"
"Io è tutta il giorno che ci lavoro in più ho dovuto farci lavorare pure un intero reparto con tutto ciò che avevano fare dicendomi chiaramente che era urgente e lei adesso mi sta dicendo che non era importante?"
"Esattamente, l'ho fatto per il suo bene, in modo che capisse con chi sta lavorando e la sua posizione "
Sembra totalmente composto. Non è né altezzoso né insolente, sembra veramente credere ciò che ha appena detto.
" Mi lasci dubitare del gesto di magnanimità. Penso più che altro le persone siano solamente oggetti, dei burattini da plasmare secondo le sue esigenze" Okay sta volta ho davvero superato il limite, ma una cosa che non sopporto proprio e che mi da sui nervi è questa.
Ride di gusto.
Lo guardo stupita. Ora mi licenzia.
"Wow signorina Rollins, questa è nuova, non l'avevo mai sentita. Devo farle i miei complimenti ne ha di immaginazione..."
Si sta seriamente prendendo gioco di me?!
"Le persone non sono solo delle pedine da muovere su una scacchiera. Hanno il loro valore e le loro aspirazioni."
Si alza sistemandosi i gemelli fissandomi. Questo gesto semplice su di lui è dannatamente sexy...
"Signorina Rollins, il suo carattere decisivo è davvero adorabile, ma ha l'abitudine di mischiare tutto ed è un'abitudine che deve assolutamente perdere."
Fa un passo verso di me sistemandosi la cravatta. Come ho già detto un semplice ed innocente gesto fatto da lui diventa così sexy che difficilmente rimango concentrata.
"Ok. Mi dica allora che sto sbagliando" la mia voce esce cosi esitante. Probabilmente la sua vicinanza mi deconcentra.
Incrocio le braccia al petto per far vedere di essere sicura di me anche se mi sento di star rischiando tutto il mio lavoro stando qui e facendo così.
L'angolo delle sue labbra si inclina all'insù formando un piccolo sorriso avvicinandosi di più fino a lasciare pochi centimetri tra noi.
"Si sbaglia" dice fissandomi con i suoi occhi azzurri come il ghiaccio.
Tutta la sicurezza che avevo si sta gradualmente andando a fottere.
Sono stupida sto ribattendo contro il mio capo. Proprio quando la situazione tra noi si stava calmando dopo ieri la sto peggiorando.
"Okay allora mi spieghi il motivo, è una chiara dimostrazione di considerare le persone come una merce?"
La mia maledetta bocca va chiusa. Devo imparare a stare zitta. Bene ora posso definitivamente dire addio al mio posto di lavoro.
Si passa una mano sulla fronte poggiandosi con una mano sulla scrivania.
Ho di fronte a me un esperto nella retorica. Non gli permetterò di uscirne così semplicemente. L'ho fatta già grossa tanto vale completare il lavoro.
" Gliel'ho già spiegato una volta l'ho fatto per il suo bene. In modo che comprendesse ora la sua posizione non lavora più nel suo dipartimento ma con me. Lei è la mia assistente. Ciò vuol dire che determinate cose che le dico devono rimanere tra me e  lei non dirlo anche alla sua amica, perché creerà solamente problemi inutilmente."
Si sta chiaramente riferendo a quando eravamo a Las Vegas...

" So che non dovevo dirlo a nessuno ma l'ho detto a una persona fidata. Come glielo avevo già spiegato è  stata Sarah Lodge a dire a tutti ciò che avevo solamente detto alla mia amica."
ad interromperci è qualcuno che bussa alla porta.
Mi allontano velocemente da Collins.
"La nostra conversazione non è ancora terminata" Collins si sistema la cravatta per poi dire avanti.
Parli del diavolo spuntano le corna è entrata Sarah.
Passa lo sguardo ripetutamente da me a Collins.
"Buonasera signor Collins mi aveva richiesto nel suo ufficio?" dice con voce profondamente fastidiosa.
" Buonasera, si sieda"
Sarah mi guarda con sguardo interrogativo come a dire cosa ci fai ancora qui.
Faccio per prendere le mie cose.
" Signorina Rollins, rimanga."
"Deve per forza rimanere? Voglio dire è una conversazione privata." vuole per forza cacciarmi sta befana.
Si cara ora rimarrò.
"Si, lei è la mia assistente e deve sempre rimanere al mio fianco"
Non so se questa frase è più riferita a lei o a me.
Mi guarda con aria disgustata e nervosa.
Mi siedo accavallando le gambe e guardandola con un sorriso sulle labbra.
Si cara non mi sono dimenticata cosa mi hai detto stamattina, ora tocca a me.
"Signorina Lodge, andrò dritto al punto. Mi sono giunte voci che lei ha è andata dai giornalisti a dire dove eravamo io e la Signorina Rollins, è vero?"
Posso chiaramente vedere Sarah sbiancare e tremare dato che sta giocando nervosamente con le mani.
La guardo anche io aspettando una sua risposta.
" I-Io signore... Lei non mi aveva detto niente pensavo fosse in pericolo così ho chiesto alla segreteria dove foste e per placare le voci l'ho detto hai giornalisti"
Mi viene da ridere, oltre che ha strangolarla ovviamente.
Collins si massaggia delicatamente le tempie facendo un profondo sospiro.
" Io l'ho assunta come capo delle pubbliche relazioni, dunque il suo unico compito è difendere la Collins Company dai giornalisti e dalle false notizie, giusto?"
"Si signore, ma-"
" E lei lo ha fatto?"
"No signore..."
"Perfetto, continuerà a lavorare qui finché non troverò qualcun altro per lavorare al suo posto, buona serata." Dice indicandole la porta con la mano.
Wow questo è stato chiaramente intenso, quasi mi dispiace per Sarah.
Vedo i suoi occhi inumidirsi.
" Signore...I-Io non avevo affatto cattive intenzioni lei non me ne parlato, di solito mi avvisava se avevamo a che fare con giornalisti."
" Lei aveva da fare una cosa sola, chiamarmi. E le avrei spiegato la situazione. È molto più stupida e banale di quanto lei ha comunicato hai giornalisti."
dice sbattendo sulla scrivania il giornale facendola sobbalzare.
" "La nuova fiamma di Chris Collins è la sua Assistente. Romantica la cena e la fuga a Las Vegas" Questo per me è tradimento. Glielo avevo detto lo stesso giorno che l'ho assunta, la cosa che odio di più è questo. Ora esca da questo ufficio, le comunicherò domani stesso se trovo rimpiazzo."
Passa ripetutamente lo sguardo da me a lui per poi alzarsi raccogliendo le sue cose e uscire con le lacrime agli occhi.
Non mi aspettavo tale conseguenze.
Lo ammetto un po' mi spiace per lei ma fossi stata al posto di Collins avrei fatto la stessa cosa.
"Regola numero uno: mai fidarsi di nessuno perché se ti confidi con qualcuno saprà tutti i tuoi punti deboli e non ci penserà due volte prima di farti fuori alla prima possibilità che ha.
L'ho imparato fin da piccolo, ora capisce?"
Dice interrompendo il silenzio.
Ora capisco dove venga la sua sfiducia verso il mondo intero... mi pento di aver esagerato con le parole, non avrei dovuto esagerare.
Ma alla fine ha ragione, tutti quelli a tradirti sono le persone da cui meno te lo aspetti.
Tengo lo sguardo basso raccogliendo la mia roba.
"Vada a riposare Signore, ne ha bisogno. buona serata" dico facendo un leggero sorriso.
Oggi ho rischiato veramente tanto...


Spazio autrice
Ciao innanzitutto mi scuso per il ritardo, troppo ritardo ma con la scuola ed è anche stato un periodo un po' giù ma rieccomi, vi prometto che sarò più attiva e inizierò a pubblicare.
Ecco a voi un nuovo capitolo... Che ne pensate? 🫶🏻

Loved by a billionaireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora