Capitolo 4

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Era sera,e di Livia nessuna traccia. Lodo e Diego erano andati a cenare fuori,e a casa c'eravamo solo io e Jorge.

-Senti Jorge..- eravamo sul divano,mi girai verso di lui curiosa nel fargli una domanda.

-Dimmi piccola.- rispose.

-Cos'hai avuto? Insomma..perchè sei,ahm..cosí?- domandai,cercai di esprimerlo meglio possibile.

-Non ne voglio parlare Martina.- si scusó.

-Dai,ti fara' bene sfogarti un po'.- lo convinsi.

-Sono cosí perchè mi piace far soffrire le ragazze,okay?- alzò il tono di voce e salí in camera.
POV'S JORGE.

Non mi andava di discutere sul mio passato,punto. Avrei dovuto accennare il tradimento di una ragazza,i miei gravi problemi familiari,insomma..glielo spiegherò piú avanti,promesso.

"Mi piace far soffrire le ragazze."  la mia frase che le ho urlato contro poco fa,si sara' offesa,ma è cosí orgogliosa..come me,d'altronde.

Ero sul mio letto e pensavo a Martina. Pensavo a quanto lei fosse diversa dalle altre,e a quanto mi divertivo a prenderla in giro,scherzando. E poi non è quel tipo di ragazze che mi faccio io,lei è piú bella,piú dolce,piú..Piú niente. Jorge Blanco può solo far soffrire,okay?

Andai di sotto,stavo morendo di fame.

-Ordiniamo la pizza?- dissi mentre la guardavo seduta in cucina col suo cellulare in mano,non rispose. -Oooh.- urlai per farmi sentire.

-Eh? No grazie,non ho fame.-

-Ma se sei magrissima,ci vuole poco cosí che diventi anoressica.- risposi senza pensare,un attimo alle conseguenze. Che testa di cazzo che sono.

-I-Il mio corpo non è un problema tuo.- disse con gli occhi pieni di lacrime,corse di sopra. Avevo esagerato,e anche molto. Poi anoressica? Vero che è magra,ma è bellissima anche cosí. Non potevo cedere per scusarmi quindi,andai a farmi una doccia. Mi liberai dei miei vestiti,ed entrai in vasca. L'acqua scorreva sul mio corpo,e poi ci passai sopra del bagnoschiuma. I capelli li avevo lavati prima,quindi non c'era necessita'. Uscii dalla doccia,e dopo asciutto misi il pigiama,lei stava per entrare in bagno ma mi vide.

-Devi farti la doccia?- che cazzo di domande faccio? Stava con pigiama e intimo in mano,mah,non rispose e cercò di passare.

-Senti scusa,non volevo,okay?- la fermai per un braccio.

-Lasciami,tu non sai quanto cazzo fa male essere presi in giro per il proprio corpo Jorge,e comunque non mi importa,perchè sono forte,chiaro?- spiegò.

Amavo il suo carattere,era orgogliosa,forse troppo,ma non mancano le qualita' positive.

-Non lo penso davvero.- risposi.

-No? E cosa pensi? Che sia una presuntuosa?- domandò guardandomi.

-No,non ne avrei motivo,penso che tu sia stupenda.- mi lasciai andare e le sorrisi,ma un sorriso vero e io non sorridevo da tempo.

-Mh,si,non ti credo.- si limitò a dire.

-Sei diversa Martina,ti invidiano tutte per tutto,e questo ti rende diversa,lo capisci?-
POV'S MARTINA.
Sei diversa.
Penso che tu sia stupenda.

Mi rimbombavano nella testa quelle parole,che pronunciate da lui sono dolcissime.

-Diversa,in che senso?- chiesi curiosa.

-Sei speciale.- non lo incitai a continuare,perchè ad un tratto si fermò stesso lui.

Sorrisi,per far sorridere lui. Mi piaceva il suo sorriso,sembra banale ma è la cosa piú bella che ho visto. Peccato che quel sorriso fosse proprio suo,di Jorge.

~Mi hai insegnato a vivere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora