CAPITOLO 14: Non Capisco Più Niente

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•~Come credi di poter fuggire,
da quello che c'è dentro la tua testa?~•

Sto scendendo in sala grande, esco dalla sala comune e per i corridoi vedo tutti che mi fissano. Non capisco perché finché non arrivo nel corridoi che porta alla sala grande. Mi blocco all'istante quando vedo uno striscione sopra la porta con su scritto:
- SEI UN INSULSA E INUTILE SANGUEMARCIO, HAI INFANGATO IL NOME DELLA CASA DI SALAZAR SERPEVERDE. NON SARAI MAI UNA DI NOI DELFINA.-
Ho appena finito di leggere il cartellone con su scritto tutti quegli insulti.
Tutti mi guardano.
Sento il fiato mancarmi, e le lacrime che minacciano di uscire. Non posso dargli questo soddisfazione.
Dietro di me sento dei passi e delle voci che parlano felici.
Adesso hanno smesso.
Mi giro e vedo l'interno corpo insegnanti guardare lo striscione, poi me.
Vedo il Professor Piton, che sembra incazzato nero. Le professoresse hanno le mani sulla bocca. Il preside sembra calmo ma i suoi occhi lo tradiscono perché sembra ci siano delle fiamme nelle sue iridi.
I mi rigiro verso il cartellone, i miei capelli stanno diventando bianchi, di un bianco spento. I miei occhi diventano neri, spenti.
Io indietreggio di qualche passo. I professori sono accorta scioccati. Io leggo per la terza volta quella frase. Sento altri passi e vedo i miei tre migliori amici arrivare e appena vedono lo striscione si portano tutti e tre le mani alla bocca.
Non riuscendo più a vedere quello striscione prendo la bacchetta e lo incendio pezzettino per pezzettino. Ho usato la bacchetta solo perché Silente mi ha raccomandato di non usare i miei poteri davanti ad altre persone, anche se penso che non sia servito a tanto, dato che penso di aver usato un fuoco che non è normale.
I professori mi fissano, sta volta un po' intimoriti pensando che possa esplodere da un momento all'altro.
Non ci penso proprio. Anche se dentro sto morendo non si danno questi tipi di soddisfazione alla gente che cerca di farti sentire inferiore.
Dopo avere incendiato il cartellone, ripongo la bacchetta ed entro in sala grande.
Appena entro vedo che tutte le teste sono girate verso di me.
Alcuni meravigliati per i miei nuovi capelli e colori degli occhi altri perché invece mi pensano come una bomba ad orologeria.
Io invece vado a sedermi al centro del tavolo dei Serpeverde.
Dato che i posti sono occupati da due ragazzi del 4 anno che non mi permettono di sedermi, prendo la bacchetta, la punto sui due, lo faccio levitare e li faccio riaccomodare alla fine del tavolo. Tutti mi guardano sbalorditi e impauriti.
Solo perché sono del primo anno non significa che io sia debole o che non sappia fare incantesimi più complessi.
Sì forse potrebbe centrarci la mia dote, ma perché cruciarsi troppo.
Dato che tutti mi stanno fissando compresi i professori mi alzo infastidita e urlo.
- CHE AVETE DA FISSARE?! SONO UN INUTILE SANGUEMARCIO NON UN FOTTUTISSIMO FENOMENO DA BARACCONE! E si Professor Piton punizione di una settimana per il mio comportamento e dopo mi aspetta nel suo ufficio per parlare del mio linguaggio poco appropriato. Sa mi dispiace non essere degli standard dalla casata di Serpeverde ma sapete che vi dico?! ANDATE TUTTI A FANCULO.-
Detto questo, prendo un muffin riprendo la mia cartella, tiro fuori la bacchetta per crearmi uno scudo che non si infrangerà neanche con un incantesimo di Albus Silente, rimetto la bacchetta a posto e inizio a camminare. Sento che mi arrivano alcuni incantesimi da dietro. Come immaginavo sono quelli dei professori che cercando di farmi rimettere seduta. Dato che loro non ci riescono, interviene Silente. Come appunto avevo escogitato neanche l'incantesimo di Silente riesce a infrangere il mio scudo e l'incantesimo rimbalza. Dato che mi sono scocciata riprendo la bacchetta e faccio l'incantesimo che feci con le mani quando scappai dall'infermeria, solo che stavolta appunto uso la bacchetta. Sparisco e tutti guardano il punto dove sono sparita sconcertati.
Dopo un po' io riappaio ma stavolta sono vicino alla porta della sala grande.
- Incantesimo di disillusione, ultimo capitolo libro del settimo anno. Nulla di più semplice.- dico per poi uscire dalla sala grande e andare verso il mio dormitorio.
Una volta nel dormitorio esce la mia vera me.
Insonorizzo la stanza e scoppio in un pianto disperato.
Forse hanno davvero ragione. Non dovrei stare in questa casa. Forse sono davvero inutile.
Dopo aver pianto mi risistemo ed esco per le lezioni.
Scopro di aver fatto perdere alla mia casa ben 50 punti ovviamente tutti recuperati brillantemente nelle lezioni.
Non vado a pranzo e dopo le lezioni pomeridiane mi reco nello studio del Professor Piton. Mi fa una bella strigliata e poi arriva ad una domanda:
- troveremo chi ha fatto quel cartellone! Ma lei non deve arrivare al punto di mandare a quel paese tutti compresi il corpo insegnanti.-
- Lo so, ho sbagliato. Comunque non mi interessa chi qull'ottuso che ha fatto quel cartellone. Mi scusi ancora.- dico io e il professore sembra un po' sbigottito.
- Va bene.- dice poi continua.
- Come stai ?- la solita domanda
- Bene.- la solita risposta falsa.
Dopo questo, anche se non sembro averlo convinto mi fa un discorso su quanto io non sia meno Serpeverde dei purosangue.
F

inito il discorso mi congedo e vado in biblioteca.
Sono sfinita ma devo trovare qualche cosa sui miei due nomi.
Prendo dei libri sui nomi, storici della magia ma trovo anche un altro libro che mi incuriosisce.
Questo libro parla di legende e di fiabe.
Prendo tutti i libri e li porto in camera, ogni volta che incrocio qualcuno loro si zittiscono, manco fossi medusa.
Poso tutto in camera e mi incammino con la voglia di parlare con i miei amici.
Finalmente li ho trovati. Adesso stiamo camminando per il sentiero con Hagrid e stiamo parlando del cane a tre e teste finché lui non si lascia sfuggire che si chiama fuffy e che quello nascosto sotto la botola è una questione fra Nicholas Flamel.
I ragazzi mi hanno spiegato anche loro "paranoie" sul fatto che Piton vuole uccidere Harry e che ha fatto il malocchio alla scopa.
Io dico che ci sarà una spiegazione plausibile e che Piton non stesse cercando di uccidere Harry.
Ovviamente i ragazzi non mi credettero ed erano rimasti fermi sul fatto che lo volesse uccidere.
Poi i ragazzi mi fecero i complimenti per aver parlato tutti quei colpi di Silente e di come avevo fatto fare una figuraccia a tutti gli studenti del 7 anno che non conoscevano un incantesimo che sapeva fare una del primo anno.
- Approposito come ti senti?- mi chiede Harry
- Bene.- dico cercando di fare un sorriso.
- Si vede che non stai bene che ti succede.-
- Succede che non ci capisco più niente...-
- In che senso- chiede Ron
-Nel senso che ho un mucchio di pensieri per la testa... E tu come credi di poter fuggire da quello che c'è dentro la tua testa?- dico.
I ragazzini guardano, e rimaniamo in silenzio per alcuni minuti finche,Io mi ricordai del sogno e gli fece una domanda senza però spiegargli il perché.
- Ragazzi posso farvi un domanda?- chiesi appena vidi che nessuno ci stesse ascoltando.
-Certo!- risposero i tre Grifoni in coro.
- Allora, sapete cosa possono significare o a chi possono appartenere questi due nomi: Alya e Nashira?- chiesi.
- Non lo so ma a quanto ne so c'è una leggenda, non ha questi nomi, sono molto simili però, possiamo controllare,c'è il libro in biblioteca. Si chiama " Legends About Magic".-
- l'ho preso poco prima di venire qui, vuol dire che lo leggerò appena avrò un po' di tempo.-
Detto questo andammo a dormire.

Narratrice pov's
Ma Delfina non sapeva che quel libro lo avrebbe letto solo parecchi anni dopo.

Angolo Autrice
Chissà di quale leggenda parlava HERMIONE,
Vi avviso che fra pochissimo finirà il primo anno e partiremo per il secondo.
Saluti stelline ✨✨✨

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