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Kakashi si era ritrovato a dormire con la testa appoggiata al lettino d'ospedale. Si teneva su a malapena, era in una posizione altamente scomoda ed avere il sedere sul pavimento gelato da alcune ore sicuramente non aiutava.

Quando Sayuri aprì gli occhi fu sorpresa, ma non così tanto alla fine di ritrovarsi in ospedale. Tenne stretta la mano di Kakashi alla sua, poi si alzò lentamente per sistemarsi meglio con il cuscino, questa volta dietro la schiena per rimanere seduta.

Allungò la mano alla testa del marito e sorrise. Dormiva beatamente. Vederlo con quei vestiti le fece tornare in mente qualcosa e così ci ripensò su, poi ci arrivò, erano gli stessi vestiti che aveva addosso una volta che la donna era tornata a casa con i regali di compleanno per lui. Non si era cambiato. Guardò fuori dalla finestra, era piena mattina.

Fece per svegliare l'uomo e quando lui si stiracchiò aprì gli occhi. Vedere la propria moglie finalmente sveglia lo fece gonfiare di gioia. -SAYURI!- gridò per poi abbracciare la donna che rise in risposta mentre l'uomo all'apparenza duro e freddo, quasi non scoppiò a piangere. Vedere la donna amata perdere i sensi tra le proprie braccia era stato qualcosa di estremamente spaventoso, per non parlare delle mille paranoie che gli erano nate in testa, pensando alle peggio diagnosi. -Dio mio, mi hai fatto spaventare a morte. Il medico ha detto che non c'è nessun problema, ma che deve parlarci con entrambi svegli- fece lui portandosi in piedi davanti alla donna castana.

-Vado a chiamare il medico, così sentiamo che ci dice. Torno subito- fece lui.

La donna sbadigliò nell'attesa e sentì la pancia brontolare rumorosamente, ringraziò che Kakashi fosse uscito pochi attimi prima dalla stanza per non ritrovarsi in un silenzio imbarazzante dopo il forte brontolio.

-Eccoci qui, allora, Sayuri Hatake- iniziò il medico facendo sorridere entrambi innocentemente.

-Mentre era senza sensi, come di consueto, abbiamo fatto le analisi obbligatorie e abbiamo capito cosa le è successo. Come le ha già spiegato, immagino, suo marito non c'è alcun problema di salute nel suo corpo- iniziò il medico sistemando meglio la posizione della donna.

-Allora qual è il problema? Come mai sono svenuta di punto in bianco a casa?-

-Non di punto in bianco. Il signor Hatake mi ha spiegato che prima di tornare a casa lei ha corso parecchio, tornando con il fiatone e completamente sudata, ecco, per i prossimi mesi non dovrà più fare una cosa del genere, potrà ovviamente fare il giusto esercizio, ma niente di stancante o di troppo estremo-

-Quanti mesi?- domandò allora Kakashi, leggermente sollevato dal tono calmo e pacato del medico.

-Direi circa otto mesi, ora non siamo si curi, ma intorno agli otto sicuramente- finì lasciando in stato di shock i due amanti.

-Aspetti... a-a-aspetti... ci sta dicendo che s-sono...- fece Sayuri balbettando, con quasi le lacrime agli occhi.

Aveva capito, non c'era altra spiegazione e sinceramente non c'era nient'altro dalla vita che volesse veramente oltre l'amore di Kakashi se non quello.

Kakashi fissò il medico, non mosse un muscolo, il suo incubo più grande come il suo sogno agognato sembrava essere appena iniziato.

-Sì, Sayuri Hatake, Kakashi Hatake, tra otto mesi arriverà un bambino. Auguri a entrambi, adesso vi lascio da soli, ovviamente vorrete parlarne in privato- fece sorridendo abbassando di poco il capo per poi uscire dalla stanza con un cumulo di foglio che era su un mobile lì vicino.

Sayuri iniziò a piangere quasi urlando, Kakashi, invece, restò sul suo posto a guardare la porta chiusa della stanza, scioccato.

Il più grande riportò la sua attenzione sulla moglie solamente quando lei urlò tra le lacrime il suo nome.

A quelle urla della moglie, Kakashi non poté fare a meno che correre ad abbracciarla forte a sé, sentendo il bisogno di quel contatto.

-Va tutto bene... v-va tutto bene, Sayuri... va t-tutto bene- sussurrò sul petto della donna, emozionato.

Iniziò a piangere anche lui, senza controllo.

Le loro urla si sentirono per tutto il corridoio di quel piano, il medico non poté che sorridere.

Sarà un bambino amato veramente.

-È n-nostro- fece Sayuri ridendo con ancora il sapore delle sue lacrime sulle labbra.

Kakashi si decise una volta per tutte e portò il suo volto vicino a quello della donna amata e la baciò, forse come mai prima.

Un semplice bacio a stampo tra i singhiozzi di uno e dell'altra.

-Ti amo- disse Kakashi facendo scappare un sorriso alla donna castana.

-Ti amo anche io- rispose allora Sayuri.

Quelli a venire probabilmente sarebbero stati i mesi più lunghi della loro vita, ma i più felice, oppure chissà, quel periodo sarebbe stato solamente "l'attesa prima della tempesta" o forse ancora "delle tempeste".

I due sposi sapevano solamente che il bambino che sarebbe nato dopo otto mesi sarebbe stato il loro bambino, il loro amatissimo simbolo d'amore, la loro luce dopo il tunnel, la loro vita.

-Va bene se lo chiamiamo Sakumo?- ridacchiò Kakashi posando la fronte su quella della moglie. -Puoi chiamarlo come vuoi, scemo, basta che a quello dopo fai decidere a me- a quello scambio di battute risero entrambi come bambini, come persone sinceramente felici.

Non avrebbero mai dimenticato quel giorno, ne erano più che certi.




The End

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Ed ecco a voi il finale di questa fanfiction su uno dei personaggi che mi ha accompagnato per anni nella mia vita di tutti i giorni. Ovviamente metterò dei capitoli bonus con la famiglia al completo (in maniera non regolare anche perché ho altre quattro fanfiction da finire al momento). Spero vi sia piaciuta, è una di quelle storie che mi ha fatto battere il cuore mentre scrivevo, ci ho messo il cuore anche se è molto corta. Grazie a tutti i lettori, fatemi sapere se vi è piaciuta e se avreste fatto delle scelte diverse da quelle della protagonista! Grazie ancora a tutti!

My Family | Kakashi HatakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora