6. Ricatto

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Ho saputo che la nostra azienda è stata acquisita da un grosso colosso industriale ma non sappiamo qual è , siamo tutti un po' impauriti per il nostro posto di lavoro... Di questi tempi trovarne uno non è che sia facile. Guadagno abbastanza da pagarmi l'affitto, per mangiare, vestirmi... E qualche divertimento... Metto via molto poco e non ho un auto non posso permettermela, meno male che Jin dà un passaggio a tutti. Lui fa il modello e guadagna piuttosto bene, Tae invece fa l'avvocato in un'associazione di recupero tossicodipendenti... Li aiuta ad uscire dai piccoli reati che compiono.... Pure lui non è che ha uno stipendio da re... Ma in tre cerchiamo di aiutarci come possiamo. Se perdessi il lavoro sarebbe un problema pure per loro.
L'altro giorno abbiamo visto Jeon Jungkook alla televisione è qui a Seul, Jin mi ha chiamato perché stavano trasmettendo un'intervista.
Mi ha fatto uno strano effetto non lo nego rivederlo. È molto cambiato, sembra un uomo adulto sicuro di sé, molto curato elegante e con un fisico possente. È stato sempre un bel ragazzo, ma non credevo che da uomo potesse avere un tale fascino. Un po' ne risento quando lo rivedo... Non si è più fatto sentire e non ha risposto alla mia lettera.
Così l'ho dimenticato...o almeno credevo di averlo fatto. E sono andato avanti.
Ho ancora il suo anello in una scatolina in fondo al cassetto delle mie mutande, non mi decido a venderlo.... Vale un sacco potrei farci un po' di soldi è un Bulgari originale ma non ne ho mai avuto il coraggio, come non ho mai avuto il coraggio di fare con qualcun altro quello che non ho fatto con lui... Beh si insomma ho 24 anni e il mio culetto è rimasto vergine.

Oggi è il gran giorno sembra che la nuova direzione si insediera' presto, vedo un uomo moro alto entrare accompagnato da altre tre persone, sono venuti a preparare l'arrivo per il grande capo.
Corre voce che sia un Ceo infallibile, intransigente e che pretende molto dai suoi sottoposti. Leon che è in ufficio con me ed è un ragazzo spagnolo mi ha detto che l'ha visto ed è di una bellezza mozzafiato.
Oggi mi sono vestito con un maglioncino in angora azzurro una camicetta a righine e un jeans più scuro senza strappi... Non sia mai che sia un conservatore. Tae dice sempre che vestito così sembro un ventenne... Anche l'aspetto è importante.
Il Ceo ci riceve uno alla volta ancora una persona e dovrei entrare io... Sono molto nervoso ho con me la cartella dei miei disegni, tutte le bozze dei miei lavori. Mi mangio le unghie, non nascondo che sono preoccupato.
Quando è il mio turno entro... Ma alla scrivania seduto non c'è nessuno... Il Ceo è in piedi mi dà le spalle e sta guardando fuori dalla finestra.
-Seul ha sempre il suo fascino non trovi...?
Quella voce.... Faccio un passo avanti ed inciampo nel tappeto. Mi cade la cartelletta mi metto subito in ginocchio per raccogliere i fogli sparsi qua e là.... Che figura sono il solito maldestro.
Ho la testa china intravedo un paio di scarpe nere lucide.
-Bene... L'importante è ricordare sempre qual'è la propria posizione...
La voce dice ironica.
Alzo il viso e incontro quello di Jeon Jungkook, sono scioccato non so cosa dire.
Il suo segretario Yoongi mi aiuta a raccogliere i fogli e ad alzarmi.
-ciao Jungkook.
Provo a dire porgendo la mia mano.
JK non la guarda nemmeno e si siede sulla sua poltrona.
È stupendo elegantissimo, ma il suo sguardo scuro è profondo, freddo, cattivo.
-Sig. Park abbiamo già visto i suoi bozzetti ce li avevano anticipati via mail... Li troviamo interessanti.
Dice Yoongi convinto.
-lasciaci soli!
Il tono di JK è perentorio, Yoongi ubbidisce subito.
JK ha l'aspetto altero di chi è abituato al comando, mi mette soggezione.
-Per te Park Jimin il tempo non è passato, sei sempre bellissimo.
-Grazie Jungkook.
-per cortesia quando siamo con altri impiegati dammi del lei.
Mi accorgo che Jungkook guarda le mie mani... Cerca l'anello... Le nascondo sotto la scrivania. Mi sorprende perché lui ancora indossa il suo.
-come stai?
-bene e tu?
-benissimo adesso benissimo
Rincara Jungkook.
-ma torniamo al lavoro Park.
-per giovedì vorrei un bozzetto per l'interno del mio yacht personale queste sono le piantine e le foto.
Non deludermi.
-ma giovedì è domani JK... Non ce la posso fare. Sono già le 15 del pomeriggio ho poche ore lavorative a disposizione...
-lavora anche stanotte... Che sarà mai??? Fare due disegni del cazzo non ti porterà via troppo tempo... O hai altri programmi?
Magari esci con qualcuno?

Sono scioccato dai suoi modi e dalla sua richiesta.
Non gli rispondo prendo la mia cartella e mi alzo. Faccio. Per dirigermi verso la porta ma mi blocca l'uscita con un braccio.
-sono io che interrompo le conversazioni Park... Non tu... Portami il bozzetto degli interni dello Yacht Premiere quello per il magnate russo Cratevich.
-perché mi fai questo JK?
-Perché tu te ne sei fregato di me.
Mi risponde violento spalancandomi la porta facendomi uscire.
Leon mi viene incontro....
-com'è andata?
-temo non troppo bene
Dico sinceramente dirigendomi alla mia scrivania per prendere quello che. Mi ha chiesto.
Quando ci sono non ricordo di quale Yacht vuole il bozzetto Premiere o Genevieve? Ne prendo uno a caso.
Busso ed entro... JK è con una donna alta bionda decisamente bella sembra straniera gli sta cingendo la vita. Si volta bruscamente verso di me...
-Non ho detto che potevi entrare...lascia lì e vattene.
Poi si gira verso di lei ficcandogli decisamente la lingua in bocca.

È evidente che ha deciso di tormentarmi e dovrò trovarmi un altro lavoro. Il bozzetto per il suo Yacht me l'ha fatto rifare tre volte dopo che ho passato tutta la notte a progettarlo.
Ne ho parlato con Tae... Anche lui concorda che forse è meglio che mi cerchi un altro impiego.
JIN invece ha un'altra concezione...
-è tornato per te... Ti rivuole... Com'è romantico... Ti ricordi di Namjon se tornasse da me cederei subito.
Jin vive in un romanzo rosa da sempre... È una principessa che aspetta di essere salvata io sono decisamente più razionale... Credo che JK sia solo uno stronzo irrispettoso.

Jk
-che cazzo è questo?
Due ore dopo quando ormai l'ufficio è deserto, mi aggredisce gettandomi il bozzetto sbagliato sulla scrivania.
-dov'e ' la tua professionalità Park? Questo non è quello che ti ho chiesto.
Senza scusarsi né rispondere mi porge il bozzetto giusto.
Non ci vedo più dalla rabbia non mi considera minimamente.
-Park rivoglio i miei soldi.
Dico serio sedendomi
sulla poltrona di fronte alla sua scrivania, poggiando i piedi
sfrontatamente sulla stessa
Mi guarda stupito strabuzzando gli occhi.
-quali soldi?
Fa finta di non sapere il bastardo.
-quelli che mio padre ha versato a tua madre ogni mese in 5 anni sono bei soldini.... Li rivoglio ora se non vuoi che dica a tutti in questo ufficio che sei stato il mio amante che il primo a metterti un dito in quel fottutissimo culo che ti ritrovi sono stato io.
Gli sottopongo un foglio con un calcolo approssimativo della cifra che mi deve più ovviamente gli interessi... Sbianca improvvisamente... Prende il telefono e davanti a me chiama sua madre...
La telefonata è concitata sento che gli dice...
-Hai preso dei soldi da Jeon Hang?
-Cosa ne hai fatto?
-te li sei giocati? Ma sei pazza....
-ti giuro JK non ne sapevo nulla
Non so perché ma gli credo. Voglio però utilizzare questa cosa per avere potere su di lui.
-che tu sapessi o no mi sei debitore.
Vattene a casa ora. Tae ti aspetta di sicuro.
Prende velocemente le sue cose e se ne va. Cerco di non pensare a lui fra le braccia di Tae... Potrei impazzire.

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