13. La fuga

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Ho atteso che uscisse di casa.... Ho finto di dormire, avrà pensato che ero troppo stanco dopo stanotte... Mi lavo mi vesto....ho tempo starà in ufficio fino a stasera rischio solo una telefonata...
Chiamo Lisa Stanford gli dico che ho bisogno di aiuto... Accetta di aiutarmi anche se mi sembra di sentirla stranamente titubante. Fissiamo un appuntamento per le 11 a casa sua.
Mi ricollego al PC... Mi hanno accreditato anche l'ultima paga questa mattina. Apro un conto on line e ci trasferisco i miei soldi... allo sportello poi li prelevero' con il cellulare, ci ho messo la mia vecchia Sim... Non credo che JK abbia il mio numero. Prendo i pochi contanti che ho.
La mia piccola tablet la metto nello zainetto.
Mi preparo una grossa sacca infilando la maggior parte delle mie cose tranne quelle che mi ha regalato lui. Prendo solo il collare di diamanti o brillanti non so neanche cosa sono in realtà e quanto valga... So qual'è il suo significato... . Ma l'orologio di Cartier, l'anello Bulgari, tre bracciali Tiffany glieli getto sulla scrivania insieme ad una scatola di spille e orecchini preziosi.
Il collare no... Me lo prendo... Mi ricorderà cosa non dovrò essere più.
Mi infilo un paio di Jeans e una felpa nera lascio a terra il mio pigiama.... Un giubbotto tipo bomber, un cappellino nero, un paio di occhiali scuri uno zainetto e la sacca pesante.
Uscirò dalla porta sul retro.... Ruberò la bici di uno dei camerieri che viene a fare i servizi di mattina... Tanto JK lo rimborserà di sicuro.

Va tutto liscio sono in strada in venti minuti arrivo da Lisa...
Mi abbraccia subito gli racconto per sommi capi la situazione, mi rassicura e dice che può aiutarmi e mi consegna le chiavi della villetta di sua madre, la signora non c'è più potrò stare lì finché non decido cosa fare.
Prendo la metropolitana, all'arrivo deposito la sacca in uno di quegli armadietti a pagamento... la casa è in periferia, per strada mi compro pure qualcosa da mangiare.

3 ore dopo...
-Martin... Sono JK passami Jimin... Non mi risponde al cellulare...
-signor Jeon buongiorno... Ma il signor Park non è in casa...
-Non può essere controlla in camera da letto...
-l'ho appena sistemata il suo pigiama era a terra...
-Non capisco non mi risponde al cellulare... Con che macchina è uscito vai a vedere...
Due minuti dopo...
-le macchine ci sono tutte. Sig. Jeon.... Non so se siano dei particolari rilevanti ma le ante degli armadi sono aperte mancano dei vestiti e una sacca e nello studio mi diceva Luis ci sono dei preziosi sulla sua scrivania... Il sig Park non ha fatto colazione questa mattina... È rimasto tutto sul tavolo come preparato.

Mi va il sangue in acqua...
Con Yoongi dieci minuti dopo arriviamo a casa...
Raccolgo il suo pigiama da terra lo annuso ci appoggio il volto... Quel profumo misto all'odore della sua persona... quel mix che mi fa impazzire e di lui non c'è traccia....
Fino alle 16 del pomeriggio facciamo le dovute ricerche... Finché Jin piomba in casa....
-È da Lisa Stanford... Ospite nella casa di sua madre in periferia... Mi ha appena chiamato... Questo è l'indirizzo.

Sento le portiere di un auto che si chiudono... Sbircio dalla finestra... È lui con Yoongi, mi infilo il giubbotto prendo lo zainetto piccolo con le mie cose e mi nascondo dietro la porta della cucina... Forse mentre mi cercheranno riuscirò ad arrivare alla porta sul retro.... Ho visto la bicicletta della mamma di Lisa.... Lisa... pure lei.... si è comprata JK.
Li sento entrare...
-Jimin...so che sei qui...
Jimin....
Sento rumori per la casa.... Qualcuno scende di sotto...
Ho il cuore che mi va a mille..
Improvvisamente mi ritrovo Yoongi davanti...
Per poco non mi scappa un urlo...
Lo guardo... Ho la marea alta negli occhi... Il mio sguardo è supplichevole... Gli faccio cenno di no... no... no..
Con la testa come per dirgli.... Taci non dire che sono qui...
Yoongi è sorpreso... Mi guarda serio...
Come dovesse prendere una decisione velocemente....
Poi fa un cenno con il volto verso la porta sul retro... Per dirmi vai... E mi sussurra... "avrò di che pentirmene lo so..."
Non me lo faccio ripetere due volte... Esco inforco la bici e pedalo.... Pedalo.... Non so dove sto andando... Ma so che sto mettendo più distanza possibile fra me e JK.

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