L'imperatore dragone è il mio obiettivo principale.
Dovrei provare paura di fronte alla gigantesca creatura simile ad un drago in cui si è trasformato, dovrei avere paura di fronte ai suoi poteri, invece nessuna parte del mio corpo trema; piuttosto lo farò tremare io per aver osato fare del male a mio marito, per averlo ucciso senza pietà di fronte ai miei occhi, evento che poi mi ha costretta a dover decidere di donare a lui la mia parte umana in cambio di un addio definitivo: il peggior prezzo da pagare, ma che comunque sono stata disposta a patteggiare pur di salvargli la vita.
Per colpa dell'imperatore dovrò abbandonare tutta la mia famiglia.
Mentre avanzo minacciosamente nel campo di battaglia sabbioso, con un pugno scaravento via, simile ad un'onda d'urto, un soldato di terracotta senza provare alcun dolore fisico, piuttosto la mia forza è notevolmente aumentata così come la mia resistenza al dolore; oltre ai guerrieri risvegliati vi sono anche i soldati cinesi che ci hanno attaccato al museo di Shanghai.
Stavolta la lotta sarà molto diversa dalla prima, perché mi basta afferrare quella donna, la stessa che ha osato minacciare mia figlia con una pistola alla tempia, per il collo e sollevarla per spezzarglielo, le rivolgo uno sguardo carico di disprezzo mentre mollo la presa lasciando che si accasci a terra con una fissa smorfia di sorpresa nella voce.
"Disgraziata"
Fermo davanti a me, ora, in posizione d'attacco, è il suo compagno di giochi, il generale Yang ancora vivo e vegeto; non ancora per molto.
Sollevo un angolo della bocca, fissandolo con gli occhi ridotti a due fessure: ha anche lui ciò che merita per aver minacciato mio marito al museo, quando gli riservo la stessa sorte della soldatessa.
Ora tocca al pesce grosso.
Digrigno i denti dall'ira da cui vengo ingabbiata.
Compio un lungo salto che mi porta a sbarrare la strada al suo cavallo in corsa, mi tengo in posizione d'attacco stringendo i pugni e piegando leggermente le ginocchia; sul suo volto si disegna un ghigno altrettanto dispregiativo e di scherno.
Potrà anche avere il potere degli elementi, ma non ha ancora capito con che cosa ha a che fare.
Vediamo come se la caverà l'imperatore mutante contro il dio Anubi.
Entrambi iniziamo una lotta allo stremo, in cui tutti e due diamo il meglio, ma nessuno dei due con l'intenzione di cedere la vittoria all'altro; il mio obiettivo è prendere il pugnale che ha nel fodero della cintura, unico oggetto in grado di cancellarlo dalla faccia della terra una volta per tutte, ma le mie forze sono comunque messe a dura prova, soprattutto quando vengo disarmata e costretta a bloccare con le mani la lama della sua spada a pochi centimetri dal mio petto.
Il sudore mi cola a fiumi dalla fronte e me mie braccia tremano; alterno lo sguardo dalla spada al suo volto dall'espressione vincente, nello stesso momento, da lontano, incrocio lo sguardo di... serro gli occhi... deve trattarsi di mio marito... sì, è lui; ingoio, chiudendo le labbra e alzando leggermente gli angoli della bocca in un sorriso.
Allo stesso tempo, però, provo tristezza e rancore per il fatto che sia venuto.
Non doveva farlo.
Il nostro breve contatto comunque mi infonde una specie di impulso, come se mi ricaricasse dell'energia necessaria per la mia prossima mossa: mi concentro sull'imperatore dragone, sulla sua cintura, sulla spada e poi di nuovo su di lui e da immobile che sono agisco in maniera fulminea, spingendo verso il basso la lama, caricando tutto il mio peso su di essa con il piede destro e con esso mi dò la spinta necessaria per compiere una capriola sopra il sovrano, tenendo il suo sguardo interdetto contro il mio, contemporaneamente afferrando il pugnale nella sua cintura.
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Eye Of Shangri La "The Mummy"
FanfictionSEQUEL di "Three Sides Of The Pyramid" Ella lesse la formula magica in un'antica lingua che l'imperatore non capiva: il Sanscrito. La maledizione non dovrà mai essere infranta, o l'imperatore risorgerà per rendere schiava tutta l'umanità e in quel...