Prima che Jonathan possa rispondere alla domanda fatta da mia moglie, a seguito della discussione con il figlio, Alex, O'Connell mi chiede gentilmente di dedicargli un paio di minuti, seguendolo in una balconata del locale che dà sulla città: quando usciamo fuori l'aria è abbastanza fresca, ma a me non fa alcuna differenza, è come se non sentissi niente di nuovo.
Probabilmente l'unica strana sensazione che provo proviene dallo... come l'ha chiamato Tati? Smoki? O era cravatta? (Tengo mentalmente una risatina nel riflettere sulla somiglianza che accomuna me e mia figlia sulla pronuncia di determinati termini apparentemente per noi impronunciabili); in ogni caso il vestito nero che indosso... oltre al fatto di non sentire più i capelli sfiorarmi le spalle e i baffi solleticarmi il labbro superiore.
Mi fa sentire in un certo senso... nudo.
Il mio vecchio amico (e posso aggiungere con soddisfazione, ed anche un po' di nostalgia per i tempi di Hamunaptra ed Ahm Shere, alleato Medjai) mi porge uno dei due bicchieri che porta con sé, appoggia poi le braccia sulla ringhiera nera facendo penzolare a vuoto il liquido dorato all'interno del proprio piccolo, circolare oggetto di vetro: sta sicuramente aspettando il momento giusto per iniziare a parlare.
"Dopo quattordici anni mi sento come se fossi un uomo nuovo, un completo straniero in questa città, in questo mondo... non ti nego di avere nostalgia dei vecchi tempi... dove sono finiti quei bei tempi?"
Nelle ultime parole si volta nella mia direzione, cercando un contatto visivo.
Senza aver concordato nulla in anticipo, abbiamo avuto gli stessi pensieri.
Ciò che non ho mai smesso di mostrare è la fermezza nel dare risposte; tuttavia, le parole che ha appena pronunciato valgono per un intero discorso.
Tati aveva ragione quando, in quella città in cui siamo stati un giorno fa e di cui non ricordo il nome, disse che probabilmente Rick ed Evy erano pentiti della scelta che avevano fatto abbandonando l'Egitto, e le parole insieme all'espressione attuale di O'Connell non fanno altro che confermare quella teoria.
Incrocio le braccia appoggiandole a mia volta sul parapetto della balconata, butto una vaga occhiata sul contenuto ancora intatto al suo interno e sbatto le palpebre prima di rispondergli.
"I vecchi tempi non andranno mai via. Anche se ci sembrano scomparsi, esisteranno sempre. Il nostro attuale stato d'animo spesso dipende dai lati del nostro presente su cui ci concentriamo e come li consideriamo. Dopotutto, è il passato che crea il futuro e possiamo fare del futuro il nostro passato"
Rick mi rivolge un'occhiata abbastanza perplessa, tornando poi a concentrarsi sul panorama offerto dalla città illuminata.
"Sai, non avrei mai immaginato di vederti vestito così..." accenna una lieve risatina che si trasforma subito in un respiro "Abbiamo molte più cose in comune di quanto pensassi: adesso anche una moglie e una figlia che ti somiglia in maniera impressionante... è stata una... strana sorpresa... in realtà lo è stata per tutti. Non so che potere avete, ma ancora una volta siete arrivati nel momento in cui avevamo bisogno di voi... non che stavolta dovessimo affrontare delle mummie... avevamo bisogno di voi come amici" sospira di nuovo, giocherellando con il bicchierino, per poi rovesciare via la bevanda che si unisce alla scia del vento, trasformandosi presto in tante minuscole gocce brillanti simili ad una pioggia fine; torna a guardarmi sollevando l'angolo destro della bocca, battendomi una pacca sulla spalla sinistra "Benvenuto in famiglia"
Per il nostro soggiorno in Cina Jonathan ci ha ospitati a casa sua: una grande villa a due piani ben realizzata e confortevole, munita di tre camere e due bagni.
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Eye Of Shangri La "The Mummy"
FanfictionSEQUEL di "Three Sides Of The Pyramid" Ella lesse la formula magica in un'antica lingua che l'imperatore non capiva: il Sanscrito. La maledizione non dovrà mai essere infranta, o l'imperatore risorgerà per rendere schiava tutta l'umanità e in quel...