Eye Of Shangri La "The Mummy"

Extra: Azelie (ARDETH)

Mai nella mia vita avrei immaginato di dover fare quello che sto facendo; mi sono sempre ritenuto totalmente incapace, addirittura imbarazzato al solo pensiero, ma davanti al piccolo spettacolo dal capelli folti e neri che ho davanti, quello che mi è impossibile fare è restare indifferente.

È passato solo un anno dall'arrivo di questa piccolina, ma sono bastati i primi due secondi per farmi affezionare a lei.

Non mi rendo conto di cosa succede esattamente, né come, ma mi ritrovo improvvisamente con un pugno di sabbia in bocca; sono costretto ad emettere vari colpi di tosse per sputarla via, sebbene me ne rimangano alcuni residui attaccati.

Sbatto le palpebre, bloccandomi per un istante, quando mi pare di udire in sottofondo delle vere e proprie risate divertite: con sorpresa e scetticismo mi volto verso il viso arrossato della birbante che ha ancora la manina destra sporca di sabbia: mentre io sono troppo scioccato dalla situazione che non ho mai sperimentato, Azelie è così presa dal ridere che finisce con il cadere di schiena su una dunetta di sabbia.

Mi posiziono con il volto sopra il suo, guardandola dall'alto.

Azelie ferma le fragorose risate, respirando affannosamente, ma senza togliere il sorriso; ad un certo punto mi appoggia le manine morbide sulla bocca che per la loro miniatura sono quasi la metà delle mie labbra.

Lei socchiude le sue, pronunciando, a modo suo, una parola che aspettavo da tanto, ma non che arrivasse cosi presto.

"Pap-pa"

Non riesco a descrivere la sensazione che mi ha infosto quella semplice parolina, forse perché è una sensazione talmente stupenda che è impossibile raccontarla a parole.

Prendo in braccio la mia piccolina, posandola tra le mie braccia senza riuscire a smettere di guardarla come fosse un prezioso gioiello.

Anzi, lei è qualcosa di assai più prezioso di una semplice pietra colorata: un tesoro unico donatomi da una giovane donna altrettanto straordinaria.