Non tutto può essere risolto con una scazzottata, colpi di pistola o un duello con spade.
Ed è proprio ciò che è successo stasera, al museo; non si tratta solo della resurrezione dell'imperatore ed il panico che ne è scaturito in seguito durante l'inseguimento per Shanghai, oltre a questo si è aggiunto un fatto gravissimo che riguarda me e Tati, e che stavolta non ha fatto ritornare solo lei nel peggiore dei baratri, ma anche me.
Almeno io devo cercare di mantenere la calma più assoluta, cosa che mi costa un dolore costante all'addome fino alla gola a causa della rabbia mista a preoccupazione, perché Dorothy è ormai una macchina totalmente fuori controllo: tutto il suo corpo è scosso da violenti tremori, in particolar modo nelle mani, tanto che il bicchiere che aveva afferrato con l'intenzione di scagliarlo contro una parete della casa di Jonathan, finisce accidentalmente per scivolargli dalle dita, subendo comunque la sorte che il suo possessore si era prefissato; il vestito che indossa è ridotto una pezzo di stoffa stracciato, il colorito del viso è sparito lasciando posto ad un pallido quasi cadaverico (ad eccezione delle macchie nere sullo zigomo sinistro e sul mento dovute al fumo generato dall'esplosione di quelle luci che chiamano fuochi d'artificio) incorniciato dalla massa di capelli scompigliati, mentre dalle labbra secche fuoriescono ancora rivoli di sangue da uno spacco, così come dalla sbucciatura sul ginocchio destro.
In tutto questo non le importa affatto delle sue condizioni fisiche, che tuttavia non sono così diverse dalle nostre.
Tutti i tentativi di parlarle si sono trasformati in enormi buchi nell'acqua, non perché Tati non abbia aperto bocca, piuttosto il contrario, dando prova evidente del lato oscuro entrato a far parte del suo carattere.
E si sa che in casi del genere è meglio non svegliare il cane che dorme, un detto che lei stessa mi ha insegnato, ma che mi risulta complicato mettere in atto: è mia moglie, la amo, e non ho la minima intenzione di abbandonarla nel suo lacerante rancore.
"Come abbiamo potuto permettere che accadesse" commenta ad un certo punto Evelyn, con una nota carica di amarezza nella voce, camminando su e giù per la stanza, porgendo poi a Jonathan, seduto sul divanetto, una garza pulita per tamponare il taglio che ha sulla tempia: se l'è vista brutta anche lui, ma fortunatamente è vivo.
Alex e la misteriosa ragazza che ci ha aiutati nel tentativo di fermare la fuga di Yang e dell'imperatore, continuano a loro volta a gironzolare sul pavimento, mentre Rick si avvicina poggiandomi una mano sulla spalla sinistra per attirare la mia attenzione.
"Riprenderemo vostra figlia, stanne certo"
Non rispondo, mi limito a fissare il mio vecchio amico e alleato in silenzio.
So che sta cercando di confortarmi, ma non posso non essere d'accordo con le parole che mia moglie ha urlato durante la breve ma violenta discussione che ha scatenato mezz'ora fa: i nostri attuali nemici non hanno alcun motivo per tenere Azelie in vita e la uccideranno non appena se n'è presenterà l'occasione, sempre che non l'abbiano già fatto.
Il vero diamante uscito dall'Occhio di Shangri La che serve per trovare la suddetta via per la vasca della vita eterna, è in mano nostra e sarebbe un grande vantaggio, ma per me lo sarebbe se avessi mia figlia sana e salva con me, non mi importa di quello stupido pezzo di pietra.
In altri tempi non avrei mai pensato in un simile modo, ma adesso la mia priorità assoluta è la mia famiglia.
Rifletto brevemente che se quei bastardi hanno rapito Azelie vorranno sicuramente fare uno scambio, altrimenti l'avrebbero uccisa subito.
Ma come ho pensato poco fa: non è detto che non la uccidano lo stesso.
L'imperatore infatti non ha esitato ad uccidere Roger Wilson, un uomo che lo aveva aiutato.

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Eye Of Shangri La "The Mummy"
FanfictionSEQUEL di "Three Sides Of The Pyramid" Ella lesse la formula magica in un'antica lingua che l'imperatore non capiva: il Sanscrito. La maledizione non dovrà mai essere infranta, o l'imperatore risorgerà per rendere schiava tutta l'umanità e in quel...