capitolo 15

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Si voltarono verso il futon. Il piccolo pargolo si era appena addormentato.

Ciao mamma,

Ogni giorno che passo a scriverti ti sento sempre più vicina, è davvero un sollievo! Ah tuo nipote mi fa davvero impazzire, ha sei mesi e i primi dentini per lui sono un inferno, non so proprio come fargli passare il dolore! A casa ci mangiucchia sempre un piede del tavolo o la coperta del futon, insomma, mi serve un tuo consiglio! Quando io e Sota eravamo piccoli come facevi a farci passare il dolore ai dentini? A parte usare i giochini di gomma dell'epoca moderna. Magari un metodo efficace, dato che Inudaiki non ha semplici dentini, ma zanne.

Mi raccomando rispondimi!

A presto

Neomamma Kagome

Kagome pose il pennino e adagiò la lettera sul tavolo, in modo da far asciugare l'inchiostro. Sorrise leggendo la sua firma: neomamma ci stava proprio bene! All'improvviso sentì un pianto, uno che le era molto familiare ormai.

-Inudaiki ti sei svegliato! Cosa c'è, quei brutti dentini ti hanno disturbato?- chiese la miko con voce dolce. Inudaiki la guardò per qualche secondo poi ricominciò a piangere in modo stridulo, allungando le braccia verso la mamma.

–Eh lo so piccolino che i denti ti fanno male, però devo chiedere alla nonna come fare per farti stare meglio.- disse Kagome prendendolo in braccio facendo cessare il pianto.

-Facciamo così, vuoi accompagnare la mamma a consegnare la lettera per la nonna?- domandò Kagome guardando il figlio. Lui la guardò silenzioso poi rise, asciugandosi le lacrime con i pugnetti.

–Bravo!- esclamò Kagome uscendo di casa con Inudaiki in braccio e la lettera nell'altra mano. Giunsero al Goshinboku dove Kagome posò la lettera piegata in quattro. Quando sparì, Inudaiki guardava la base, ormai vuota, dell'albero, quasi da dimenticarsi il mal di denti. Ma poco dopo ricominciò a piangere mordicchiando la giacca di Kagome, in modo da trovare sollievo.

–Ah no Inudaiki!- lo ammonì Kagome cercando di toglierlo.

–Ehi Inudaiki, lascia la giacca della mamma!- disse una voce lontana.

–Ah Inuyasha sei tornato!- disse Kagome contenta. Al suono della voce del padre Inudaiki si staccò subito, come folgorato, e protese le braccine verso Inuyasha.

–Bene bene cos'abbiamo qui, un bimbo capriccioso con delle piccole zanne?- chiese Inuyasha guardando i piccoli dentini inferiori che erano spuntati da pochissimo.

–Ho appena mandato una lettera a mia madre, dovremo sopportarlo ancora per poco.- disse Kagome dando Inudaiki al papà.

–Ah meglio così, non mi piace avere i mobili mangiucchiati!- si lamentò il mezzodemone mentre si dirigevano al mercato.

–Eh già, ma forse tu non ti ricordi, secondo me neanche a te piaceva avere delle zanne al posto dei denti!- scherzò Kagome ridendo sommessamente.

-In effetti non me lo ricordo ma... ehi!- esclamò Inuyasha fingendosi offeso. Scoppiarono entrambi a ridere all'unisono. Giunsero al mercato, nella gran quantità di bancarelle, dove passavano tantissimi ricchi e mercanti. Cercavano in particolare kimono da bambino e qualcosa con cui affilare Tessaiga. Mentre camminavano, una voce sorpresa di un uomo fermò Kagome.

-Sacerdotessa attenta, c'è un mezzodemone vicino a voi!- esclamò l'uomo. Kagome perplessa si guardò attorno.

-Dove?- chiese spaesata.

–Quel ragazzo con le orecchie da cane!- disse ancora più spaventato l'uomo. Inuyasha e Inudaiki mossero le orecchie in sincrono. Vedendoli l'uomo si terrorizzò.

I can't stay without you. -InuYashaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora